«... Stavo salendo le scale con Saoirse e li ho visti, abbracciati e scarmigliati, che si facevano gli occhioni dolci... e due secondi dopo erano scomparsi» stava dicendo Michan, gesticolando con fervore, facendo correre lo sguardo da me a Labhraidh e viceversa.
Era sabato sera, il giorno successivo al ballo della scuola, e io e i miei due migliori amici eravamo al Pub della Strega, a Clifden, in una saletta appartata.
Quel giorno, Labhraidh era arrivato insieme a mio padre e ad altre dodici streghe Leipreachán nel territorio dei Daoine Sidhe per partecipare agli addestramenti dell'esercito di streghe, ed era stato temporaneamente ospitato nella casa dei Guerrieri, insieme ai più giovani del mio vecchio clan. Le streghe più anziane, invece, erano state ospitate da Daghain nella sua enorme e vuota dimora, ma le cose sarebbero cambiate a breve per via del costante flusso di nuovi soldati che giungevano nella contea di Galway.
Dopo aver aiutato Michan e Labhraidh nel sistemare le valigie nelle nuove, provvisorie camere, avevo proposto loro di festeggiare il loro arrivo fra i Daoine Sidhe con una bella bevuta al Pub della Strega e, ovviamente, avevano accettato.
In quel momento, dunque, eravamo alla seconda birra e Michan stava raccontando a Labhraidh di avermi vista in atteggiamenti decisamente intimi con la mia Strega Guida, aggiungendo dettagli inventati e scabrosi al racconto, per renderlo più divertente.
«Quanto, di quello che mi sta raccontando Michan, è vero?» mi domandò Labhraidh, posando i grandi occhi scuri su di me, con interesse.
Arrossii lievemente: «Solo una piccola parte!» esclamai, sorseggiando lentamente la mia Guinness.
«E quale sarebbe questa "piccola parte"?» non demorse il moro, con un sorrisetto sulle labbra piene.
Sbuffai e, senza guardare né lui né Michan negli occhi, borbottai: «Quella secondo la quale io e Rían siamo uscii scarmigliati dall'aula di matematica».
Gli occhi azzurri di Michan si accesero: «Ah, lo sapevo che eravate voi due! Vi ho visti solo per un secondo, ma vi ho riconosciuti benissimo!» esclamò, trionfante.
«E dicci, piccola Row, cosa ci facevi in un'aula, di notte, con la tua Strega Guida?» indagò Labhraidh, sporgendosi verso di me con il mento posato sul dorso della mano.
«Secondo te?!» sbottai, rossa in viso, tracannando un lungo sorso di birra.
«Non mi dire che...» cominciò il ragazzo, per poi sbottare, rivolto a Michan: «Ci ha fatto sesso! Rowan O'Brien è finalmente entrata a far parte del mondo dei grandi!» aggiunse, prendendomi in giro.
«Sei proprio un idiota» lo rimbeccai, cercando di ignorare le occhiate stupite, quasi allucinate, che mi stavano rivolgendo i miei amici.
«E dimmi...» si intromise Michan, fissandomi con astio: «...Come mai hai deciso di non dirci niente?» borbottò, offeso.
«Oh, Dio!» gemetti, mettendomi le mani fra i capelli, «Non ve l'ho detto perché è una cosa recente!» esclamai.
«Recente quanto?» indagò Labhraidh.
«La sera del mio compleanno... dopo che ve ne siete andati» ammisi, finendo la birra e sbattendo il boccale vuoto sul tavolo di legno.
Un ampio ghigno si aprì sul volto di Michan: «Un modo eccellente per festeggiare diciotto anni, non c'è che dire» esclamò, scompigliandomi i capelli con fare fraterno.
«Sì, beh, è stato bello» constatai, per poi spostare l'attenzione su Michan: «E tu, invece? Con Saoirse?» domandai.
I suoi occhi azzurri si illuminarono: «È la mia ragazza, da ieri sera» disse, sorridendo beato.
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Stirpe Di Strega
FantasiRowan O'Brien ha quasi diciotto anni, vive in Irlanda ed è una strega. O meglio, lo sarebbe se fosse in grado di eseguire il Rito d'Iniziazione del suo clan. In qualità di figlia del capo clan, sa di suscitare l'attenzione dell'intera congrega, ma...