Leipreachán

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«Cosa?!» strillò Michan nell'udire le mie parole, sporgendosi verso di me con gli occhi spalancati come due fanali.

«Non è uno scherzo divertente, Rowan» fu invece la piatta risposta di Solamh, che mi fissò con un'espressione che mi fece male.

Sospirai e fissai Nuala e Leenane, sperando almeno nel loro appoggio, ma l'unica cosa che lessi nei loro sguardi fu un profondo scetticismo.

Leenane mi liquidò dicendo: «Le fate sono morte e sepolte, e così devono rimanere».

Nuala parve pensarci un attimo, poi disse: «La storia è molto bella, davvero, e anche il tuo amico è stato al gioco. Senza una prova reale, però, io non posso crederti... mi dispiace» si scusò, alzandosi.

Presa dal panico, strillai: «Glielo posso mostrare!».

Gli intelligenti occhi azzurri della donna corsero di nuovo su di me e, forse scorgendo la disperazione sul mio volto, l'anziana capo clan tornò a sedersi, domandandomi: «E come hai intenzione di fare, bimba?».

«P-posso?» balbettai, allungando una mano tremante verso di lei.

Un lampo di comprensione passò negli occhi di Nuala: «Davvero? Sei in grado di eseguire una Pictiúir a roinnt? Puoi trasmettermi un'immagine?» domandò infatti, incredula.

Arrossii: «Ci posso provare. La mia Strega Guida mi ha spiegato come farlo quando abbiamo fatto la Smaointe a roinnt, ma finora non ci ho mai provato» ammisi, riferendomi all'espressione in antico irlandese che indicava l'incantesimo che aveva permesso a me e a Rían di scavare nella mia memoria.

Leenane sbatté una mano sul tavolo ed esclamò: «Non è possibile che tu abbia fatto una Smaointe a roinnt! Sei solo una ragazzina, iniziata appena da un mese!».

«Si può sapere di cosa state parlando?» si intromise in quel momento Labhraidh, facendo correre gli occhi scuri da me alle due capo clan e viceversa, senza capire il fulcro del discorso.

Solamh si voltò verso di lui e gli spiegò: «La Pictiúir a roinnt è una pratica piuttosto complessa, usata dalle streghe per trasmettersi immagini attraverso il contatto. La Smaointe a roinnt, invece, è un'attività addirittura più complicata da eseguire, e prevede che una strega entri all'interno dei ricordi di un'altra strega, vedendo immagini, udendo suoni e percependo addirittura gli odori. Per diventare capo clan bisogna essere in grado di eseguirle entrambe» aggiunse poi, osservandomi con curiosità.

«Io continuo a non credere che una ragazzina possa fare queste cose. Se lo sta inventando!» sbottò Leenane, incrociando le braccia al petto e fissandomi con astio.

Sbuffai, non capacitandomi del fatto che la discussione si fosse in così poco tempo spostata da un argomento fondamentale come l'esistenza delle fate ad uno futile come le mie presunte abilità magiche: a quanto pareva nessuno mi aveva presa sul serio... persino Michan e Labhraidh faticavano a credermi.

Nuala rivolse un sorriso dolce alla capo clan dei Pooka e scosse la testa, facendo ondeggiare la candida treccia: «Sei troppo testarda, Leenane. Rowan è una Daoine Sidhe... sai anche tu che i loro poteri hanno dell'incredibile».

Tra sonori borbottii di dissenso, alla fine Leenane mi permise di posarle la mano sul capo, e così fece Nuala, incoraggiandomi con un ampio sorriso.

Feci un paio di respiri profondi e chiusi gli occhi, focalizzando l'immagine del Gobelin che compariva sulla strada per i monti di Wicklow e che si trasformava proprio davanti a me.

Una volta che la sequenza fu ben impressa nel mio cervello, cercai il collegamento con le due capo clan, e individuai le loro energie: quella di Nuala era delicata e leggera, mentre quella di Leenane era aggressiva ma limpida. Scagliai quindi le immagini nella loro direzione, e sentii entrambe le donne sussultare sulla sedia.

Stirpe Di StregaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora