15. 𝑫𝒊𝒔𝒂𝒑𝒑𝒆𝒂𝒓𝒆𝒅.

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Vi chiedo un favore, se leggete la storia votate tutti i capitoli, non solo il primo

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Vi chiedo un favore, se leggete la storia votate tutti i capitoli, non solo il primo. Vi ringrazio!❤️


Non riuscivo a credere ai miei occhi!

Cosa ci faceva una sua foto lì? Su quel manifesto?

Tremai, al solo pensiero tremai di brutto, chi diavolo avevo conosciuto fino a quel momento?

Un fantasma?

"Ecco...", arrivò Zayn con in mano un vassoio e qualche toast. "Che succede?" Chiese preoccupato.

"Zayn che significa questo?" Gli porsi quel foglio tremante.

C'era davvero raffigurato il volto di Edward, con sotto una piccola didascalia: scomparso da cinque anni.

Era lo stesso manifesto di Isabelle, la sorella di Jace, rapita dai sicari.

"L'hai...-"

"Io l'ho visto!" Confessai facendogli sgranare gli occhi.

"Davvero? Dove?"

"Era in giro, non sono pazza, l'ho visto davvero!" Lo guardai sperando non mi prendesse per stupida.

"Ellis è scomparso da cinque anni."

"So leggere, ma so anche cosa ho visto", risposi riprendendolo in mano e scrutando attentamente quella foto, non potevo essermi sbagliata.

"Ellis..lui.."

"Solo ha detto di chiamarsi Edward, non Harry", lessi il suo nome non potendo credere ai miei occhi. "Harry Styles?"

"Edward? Sei sicura di ciò che dici?"

"Certo, devo chiamare questo numero", presi il cellulare ma Zayn mi tirò via il foglio dalle mani.

"No, non puoi."

"Zayn se è scomparso davvero, potremmo..-"

"Ellis sai quante telefonate hanno fatto a questo numero? Non è bello ricevere false notizie, ci hanno girato intorno già per troppo tempo."

"False notizie? Zayn ti sto dicendo la verità, non sono pazza!" Sbottai uscendo dalla sua camera, lasciandolo lì.

"Io ti credo!" Mi bloccò sulla soglia della porta. "Ma è la tua parola contro la loro, se crederanno che dici una cosa non vera, si ritorcerà tutto contro di te, non è una bella situazione, credimi."

"Aveva gli occhi verdi", Sussurrai. "La foto è in bianco e nero, ma lui aveva degli occhi...così...verdi", continuai. "Non sono pazza, te lo giuro."

"Ti credo", scese le scale venendo verso di me. "Ma puoi farci ben poco."

"Sono così spaventata", sussurrai.

"Va tutto bene", si avvicinò accarezzandomi un braccio.

"Perché ce l'hai tu quel volantino?"

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