78 (𝑷𝒕1). 𝑨𝒓𝒆 𝒚𝒐𝒖 𝒕𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒇𝒐𝒓 𝒎𝒆?

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Non intravidi quei lunghi capelli biondi, non era chi mi sarei aspettata

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Non intravidi quei lunghi capelli biondi, non era chi mi sarei aspettata.

Era uno di loro, da quanto potei osservare con il solo aiuto della lampada sul comodino.

«Che cosa ci fai qui dentro?» dalla voce sembrava Tomàs.

«Cosa vuoi?» Domandai con gli occhi gonfi, sedendomi con la schiena contro il muro.

«Ti ho fatto una domanda»

«Ed io non ho una risposta» incrociai le braccia al petto, Tomàs entrò socchiudendo la porta, le mie condizioni non dovevano essere le migliori, mi scrutava ovunque facendo dei passi verso il letto.

«Non hai il permesso di stare qui»

Tirai un lungo respiro, ed i miei occhi si riempirono nuovamente di lacrime quando il suo profumo mi scivolò sotto al naso.

«Tomàs, per favore, non è il momento» la mia voce era tremante e se ne accorse.

Seguì un momento di silenzio, i suoi occhi mi scrutavano attenti.

«E così provavi qualcosa per lui?» Chiese d'un tratto.

«Per favore non...» una lacrima, l'ennesima, mi bagnò il volto. «Non voglio parlarne»

«Sei davvero sicura oppure era solo..»

«Era tutta la mia vita, Tomàs» lo interruppi brusca.

Non rispose, continuava a fissarmi insistentemente, non avrei neanche voluto sapere cosa passasse per quella testa.

«Era un ragazzo fortunato»

«Era un ragazzo buono...che non meritava ciò che...» sospirai spostando gli occhi sul soffitto. 

«Non siamo mai andati d'accordo, ma da ciò che ho visto, sembrava volesse...morire» rispose facendo un altro passo in avanti, mi strinsi nelle lenzuola tremando alle sue parole. «Quindi non so cosa sia successo tra di voi, ma...»

«Non è successo niente!» risposi in mia difesa. «Le cose sono complicate, per favore puoi lasciarmi sola?»

«No»

«Che cosa diavolo vuoi?»

«Osservarti»

Deglutii cominciando a prendere in considerazione l'idea di andarmene da quella camera.

Ma qualcun altro entrò da quella porta.

«Cosa ci fate qui?» Sean.

«Stavo cercando di capire cosa..»

«Su vieni via Tomàs, lasciala in pace»

«Cristo! Cosa diavolo è successo qui?!» Urlò Louis dall'esterno. «E' Josh! Chi ha sparato a Josh?!»

«Va a vedere cos'è successo» Gli ordinò Sean, Tomàs si alzò e passandogli accanto sparì dietro la porta.

Sean mi guardò, uno sguardo più confortevole rispetto a quello del suo amico, mi fidavo di lui, non ne conoscevo il motivo però.

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