73 (𝑷𝒕2). 𝒀𝒐𝒖 𝒃𝒆𝒕𝒓𝒂𝒚𝒆𝒅 𝒎𝒆.

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«Cosa?» Enunciammo tutti e quattro all'unisono, palesemente sorpresi.

In effetti quella frase l'aveva pronunciata guardando loro tre, non me.

Ma non volevo illudermi.

«Ho detto andate via, adesso» indicò loro la porta.

Ok, non ce l'aveva con me.

«Harry lei è..»

«Non me ne frega un cazzo, va via» mormorò in modo acido insistendo.

«E questa cosa ci fa qui?» Tomàs raccolse la chiave da terra, guardandomi confuso.

Lo fissai a mia volta, incrociando le braccia e restando in silenzio.

«E' mia quella» sbuffò Harry.

«Lo so, cosa ci fa qui?"

«Tomàs vattene» ringhiò il riccio.

«Dimmi cosa sta succ..» Fu interrotto da un destro di Harry in pieno viso.

Quel ragazzo cadde al pavimento indolenzito e aiutato dagli altri due, la mia mano invece finì sul suo braccio tirandolo verso di me.

«Sta calmo» gli sussurrai.

«Andiamocene, ma Harry non la passerai liscia, ci devi più di una spiegazione» enunciò Louis.

I due continuavano a guardarsi in cagnesco, poi non appena Louis e Drake si voltarono, Tomàs tirò fuori la pistola dalla sua tasca puntandola verso Harry.

«Che cazzo fai!» Mi parai davanti al suo corpo, guardandolo malissimo.

«Forse questa è la volta buona per farvi fuori entrambi» sbottò.

«Tomàs non fare cazzate!» Lo rimproverò Drake.

«Abbassa quella cazzo di pistola» mormorai osservando Harry pararsi davanti a me, stranamente calmo.

«Tomàs!» Lo richiamò Louis spaventato, in effetti lo ero anch'io, visti i suoi occhi neri dalla rabbia.

«Avanti, fammi vedere» invece ad esortarlo c'era Harry.

Scossi la testa sgranando gli occhi, temevo l'avesse fatto davvero.

Poggiai una mano sul suo braccio, stringendolo forte.

«Tomàs, basta o chiamerò Carlyle»

«Hai paura?» Rise Harry. «Non dirmi che non hai il coraggio..»

«Vuoi stare zitto?!» Urlai.

Inaspettatamente riportò la pistola nella sua tasca continuando a guardarlo male.

«Sta attento, Harry, perché non è finita qua» lo minacciò.

I tre mi guardarono male poi ad uno ad uno sparirono dietro la porta. Harry fece dei passi nella mia direzione ed il mio cuore batté all'impazzata, poi mi superò chiudendola a chiave.

«Stasera dormirai qui» disse passandomi nuovamente accanto lasciandomi inspirare il suo profumo «Non posso rischiare che qualcuno venga a farti un assalto nel cuore della notte» lo osservai tirar fuori una coperta dall'armadio, sistemandola per terra.

«Che stai facendo?» Chiesi confusa.

«Prendi tu il letto»

«E' abbastanza grande, possiamo entrarci in due» sussurrai ancora accanto la porta, mi guardò per qualche secondo, poi posò di nuovo la coperta nell'armadio.

Sospirai avvicinandomi al letto, tolsi le scarpe e mi sdraiai su quella morbida superfice abbastanza grande per due persone e lo osservai attentamente in tutti i suoi movimenti.

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