5. 𝑬𝒚𝒆𝒔.

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Vi chiedo un favore, se leggete la storia votate tutti i capitoli, non solo il primo

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Vi chiedo un favore, se leggete la storia votate tutti i capitoli, non solo il primo. Vi ringrazio!❤️

Guidai velocemente diretta a casa di Jace. Al cellulare era sembrato un po' strano e la mia estrema sensibilità ne era certa. Riuscivo a capire quando una persona era giù di morale, da un semplice messaggio o dal tono di voce.

E questo riusciva a condizionare anche il mio umore.

Ci eravamo dati appuntamento a casa sua, come al solito, visto che mia madre era contraria anche solo a vederlo girare nella nostra.

Ed io accettavo la situazione, l'importante era vederlo e stare in sua compagnia, non il luogo.

Non avrei rinunciato a lui, a noi, per alcun motivo al mondo, se potevo lottare era giusto farlo, fino in fondo.

"Sono sotto la doccia", lessi il suo messaggio scendendo dall'auto, era di qualche minuto fa.

Salii i tre gradini alzando il tappeto e trovando la chiave.

Chiusi la porta alle mie spalle, prestando attenzione all'assoluto silenzio che mi si presentò davanti, dal bagno non proveniva alcun rumore.

"Jace? Sei qui?" Dissi non ricevendo alcuna risposta, feci qualche passo notandolo seduto sul divano, davanti a lui c'era la tv.

Spenta.

"Jace!" corsi verso di lui trovandolo con lo sguardo fisso nel vuoto. "Jace, tutto bene?" Chiesi preoccupata togliendomi la giacca e poggiando la borsa sul tavolino davanti a lui.

Mi abbassai sulle ginocchia accarezzandogli il viso, i capelli erano ancora umidi.

"Mi manca così tanto, Ellis", sussurrò con le lacrime agli occhi. "Era tutta la mia vita, non riesco ancora a..a credere che...", sospirò.

Mi alzai sedendomi a cavalcioni, si passò le mani davanti al viso asciugandolo, poi le posò ai lati dei miei fianchi.

"Vedrai che la troveranno, troveranno tutti. La polizia sta facendo il possibile", non sapevo cosa dire, qualsiasi cosa non riusciva a colmare quel vuoto e lo sapevo.

"Oggi è mercoledì, di solito ogni mercoledì passavamo un'intera giornata al parco, solo per noi due", ricordò provocando anche a me gli occhi lucidi.

Non piangevo spesso, anzi tendevo sempre a farmi vedere forte da chiunque, ma in quel momento mi si sciolse letteralmente il cuore.

"Jace se c'è qualcosa che io possa fare.."

"Non andartene mai, ti prego", mi disse piantando gli occhi nei miei.

"E dove dovrei andare?" Chiesi retorica accarezzandogli il viso.

Chiuse gli occhi ed io gli lasciai un bacio sul naso, mi fece sdraiare salendo su di me, mi lasciò un dolce bacio sulle labbra per poi scivolarmi accanto.

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