42. 𝑫𝒐 𝒚𝒐𝒖 𝒌𝒏𝒐𝒘 𝒕𝒉𝒂𝒕 𝒚𝒐𝒖 𝒂𝒏𝒅 𝑰 𝒘𝒊𝒍𝒍 𝒉𝒂𝒗𝒆 𝒔𝒐 𝒎𝒖𝒄𝒉 𝒇𝒖𝒏?

620 51 17
                                    

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



Chiusi gli occhi a quel tocco alleggerendo la presa nei suoi capelli, tentavo comunque di raccoglierli ma con un po' di difficoltà.

"Sei un coglione", sussurrai poggiando le mani sulle sue spalle. "Potevi farti davvero male."

"Lo so, mi dispiace."

La difficoltà giunse al livello massimo quando sentii le sue mani alzarmi parte del maglione, scoprendomi la pancia.

'Che diavolo sta facendo?' 

"Ho avuto paura anch'io", soffiò con un filo di voce, il suo respiro sulla mia pelle nuda, un fenomeno che mi portò i brividi, che lui accarezzò lentamente.

Muoveva i pollici sulla mia pancia con una lentezza disarmante, mentre con il resto delle dita mi solleticava la schiena. Era una dolce tortura.

"Ho avuto tanta paura", pronunciò ancora.

Avvicinò il suo viso e cominciò a baciarmi la pancia, un gesto che mi mandò totalmente fuori controllo.

Ero indecisa se allontanarlo oppure no, ma il guaio era che non riuscivo a muovere un muscolo. Pensavo e ripensavo mentre le sue labbra si posavano delicatamente sulla mia pelle, lasciando piccoli e umidi baci su e giù.

Chiusi gli occhi provando a godermi quel contatto, ma non ci volle molto, il suo tocco era capace di portarmi in un'altra fottuta dimensione.

Portai la testa all'indietro sospirando pesantemente non appena quella maledette labbra si spostarono più su.

Mi morsi un labbro poggiando le mani sulle sue braccia, lui si alzò di scatto e mi abbracciò.

Sgranai gli occhi al quel gesto così improvviso, le mie mani erano alzate quasi a non volerlo toccare.

'Che diavolo ti prende Ellis? Eppure gli sei saltata addosso dopo che Tomàs stava per abusare di te.'

Solo perché ero spaventata, a morte.

Dopo qualche secondo allacciai le braccia attorno al suo corpo attirandolo a me, sentivo il suo cuore battere forte, forse più del mio.

Ero lì, con la testa affondata nel suo petto, facendo attenzione a non stringerlo troppo tra le mie braccia, almeno forte quanto avrei voluto.

Fu un momento molto intenso, forse non durò tanto, ma in quei pochi secondi, riuscii a scorgere il vero Harry ed io per la prima volta in tutti quei giorni, mi sentii bene.

Ma non quel bene superficiale raccontato da tutti, quel bene che senti fin dentro le ossa, che persino la tua mente si svuota di tutti i problemi lasciando spazio alla tranquillità.

Si allontanò di poco per poi lasciarmi un bacio sulla fronte.

E un secondo.

E un altro ancora, finché ci restò su con le labbra incollate.

NeuroticDove le storie prendono vita. Scoprilo ora