57. 𝑰 𝒋𝒖𝒔𝒕 𝒄𝒂𝒏'𝒕 𝒍𝒆𝒕 𝒉𝒆𝒓 𝒈𝒐.

644 39 66
                                    

Lo fissai sbalordita per qualche secondo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.




Lo fissai sbalordita per qualche secondo.

Non riuscivo a capire se quella frase fosse ironica oppure no.

Scegliere? Mi aveva davvero scelta?

Scelta tra le tante che combattevano per un po' di attenzione da parte sua.

«Ringrazia Dio che io sia rompicoglioni, altrimenti chi diavolo si sarebbe preoccupato per te?» ma ero troppo arrabbiata per pensarci e ribattei subito.

«Tanya» pronunciò lasciandomi sorpresa.

«Quando hai finito di fare l'idiota mi..-»

Scoppiò a ridere avvicinandosi a me, al contrario io mi allontanai.

«Non fare così» scosse la testa tentando di afferrarmi per un braccio, senza riuscirci.

«Voglio che tu capisca.»

«Cosa?»

«Cosa è più importante per te.»

«In questo momento? Tu» non mi sarei mai aspettata una risposta del genere, riusciva sempre a dire o fare qualcosa che mi lasciasse sbalordita, incredibile.

"Lo pensi davvero? Perché se così fosse..»

«Certo che lo penso davvero, non dico cose che non penso.»

«Allora se tieni davvero a me, prenditi cura di te stesso.»

«Lo faccio già.»

«Non abbastanza, Harry.»

«Vieni qui» mi ordinò.

«Per favore.»

«Ho detto, vieni qui, adesso» sbuffai e mi avvicinai giungendo proprio davanti a lui. «Ti fidi di me?»

Lo guardai.

«Sono serio e ti ho fatto una domanda.»

«Sì, certo che mi fido di te.»

'Se mi dici sta tranquilla ti mando a quel paese.'

«E allora non c'è da preoccuparsi.»

Non risposi, non perché acconsentissi, ma perché era così fottutamente testardo.

Allacciò le braccia dietro la mia schiena attirandomi al suo corpo, mi alzò la testa con un dito costringendomi a guardarlo.

«Ti ho mai detto che arrabbiata sei ancora più bella?» Sussurrò sulle mie labbra, non mi mossi.

«Anche da gelosa?» Mi provocò, ma restai ferma e silenziosa. «Non puoi restare immobile per sempre", niente di niente, si avvicinò al mio orecchio, baciandolo lentamente.

«La prossima volta indosserò il giubbotto, promesso» sorrisi istintivamente, cosa che fece anche lui.

Gli poggiai le braccia al collo e alzandomi sulle punte lo baciai.

NeuroticDove le storie prendono vita. Scoprilo ora