84. 𝑰 𝒅𝒐𝒏'𝒕 𝒈𝒊𝒗𝒆 𝒖𝒑 𝒐𝒏 𝒚𝒐𝒖.

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Una voce mi distrasse da tutti quei pensieri che non facevano altro che logorarmi dentro ormai da settimane, chiunque esso sia sperai tanto non mi avesse ascoltata

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Una voce mi distrasse da tutti quei pensieri che non facevano altro che logorarmi dentro ormai da settimane, chiunque esso sia sperai tanto non mi avesse ascoltata.

Mi alzai in piedi e voltando il capo mi accorsi che Alec fosse lì, a guardarmi affranto.

Feci un passo verso di lui e le sue braccia si aprirono, pronto a rinchiudermi all'interno, pronto per darmi quel posto che da anni mi faceva sentire al sicuro quando qualcosa non andava.

«Sta tranquilla» le sue mani si spostavano lungo tutta la mia schiena, tentando di calmarmi. «Ci sono io »

«Alec!» I ragazzi camminarono verso di noi, mi asciugai il viso staccandomi dalle sue braccia quando Zayn corse nella mia direzione, osservandomi, il mio viso non doveva essere dei migliori e lo notò.

«Tutto bene?» Domandò scrutandomi attentamente.

Annuii restando in silenzio, era la via più semplice, mi poggiò un braccio sulle spalle pronto per andare via ma improvvisamente si fermò ed il suo corpo si allontanò dal mio.

«Zayn?» Lo guardai avvicinarsi alla tomba di Harry, poi lo sentii sussurrare qualcosa.

«Zayn» mormorò Chad, gli andò vicino poggiandogli una mano sulla spalla, poi entrambi camminarono via.

Guardai Alec confusa, lui alzò le spalle e mi fece cenno di seguirli.

«Ricorda che è stato uno di loro a rapirti, Zayn ce l'avrà a morte con lui sicuramente» ipotizzò mentre andavamo via.

In effetti l'avevo pensato anch'io.

Tornammo alle macchine ed una volta salutati i ragazzi entrai in quella di Zayn, era silenzioso, comprensibile.

Lo sguardo fisso sul tragitto davanti a lui, la mano stretta sul volante, era pensieroso, era palese.

Ed io non ero assolitamente da meno, ma portai una mano sulla sua gamba, lasciandola lì. Dopo qualche minuto anche la sua si poggiò sulla mia stringendola.

E restammo in quella posizione per tutto il tragitto, solo quando si fermò fuori casa mia crebbe la voglia in me di restare ancora un po' con lui.

«Posso....possiamo restare ancora un altro po'?» Chiesi timidamente, temendo una sua risposta negativa.

Mi guardò, poggiò indietro la testa al sediolino e strinse ancora di più la mia mano, fino a lasciarci sopra un bacio.

Sorrisi a quel gesto ed il mio corpo tremò.

Mise di nuovo in moto e partì, non mi importava dove, avevo in mente solo di stare in sua compagnia.

Eravamo entrambi molto silenziosi, finché non accese la radio lasciando che Save your tears dei The Weeknd ci accompagnasse in sottofondo.

I miei pensieri vagavano così tanto che ben presto la testa cominciò a far male.

'Harry è il passato, adesso devi pensare al presente e a Zayn', pensavo, ma nel mio profondo ero convinta di fare un torto ad entrambi.

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