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«Davvero non hai fatto amicizia con nessuno? Insomma,c'è la biblioteca»dice Camila.
«La biblioteca è noiosa»dico sorridendo,ripensando alle stesse parole dette da Zack.

«E poi ho fatto amicizia»dico guardandoli entrambi.
«Chi è?»chiede Mike.
«Si chiama Zack»dico.
«E questo Zack è un medico o un paziente?»mi domanda.
«La seconda»

«E com'è?»chiede Camila.
«Occhi castani chiaro,con un po' di verde e capelli bruni»sorrido.
«Non è che ti sei innamorata?»mi chiede Cami.
«Uh,Zack,sei bellissimo»
Mike inizia a "imitare" la mia voce baciando l'orsacchiotto.

«Mike,smettila,non lo conosco neanche»dico arrossendo.
«Andiamo Ali! Hai 18 anni,è normale avere un colpo di fulmine»dice Cami.
«Ma non vuol dire che me ne sia innamorata!»dico.
«Beh,se lo sei non c'è nulla di strano»dice.

«Come mai,Zack,è qui?»mi chiede marcando il suo nome.
«Un problema al cuore,starà qui un mese»dico guardando in basso.
«Ahahah,un problema al cuore?»ride Mike,che però con lo schiaffo di Camila smette subito.

«Non sei divertente Mike»gli dico fulminandolo.
«Cosa ci trovi in questo Zack? Lo hai appena conosciuto e subito ti sei innamorata!»sbraita.
«Non ho detto che me ne sono innamorata,lo avete detto voi»ringhio.
«Come vuoi,io me ne vado,ti aspetto in macchina Camila»dice alzandosi.

«Cosa gli prende?»chiedo a Cami appena,Mike se ne è andato.
«Non lo so,gli parlerò io,tranquilla,ci vediamo domani»dice abbracciandomi.
«A domani»sorrido.

Poco dopo che se ne è andata,mi addormento senza neanche accorgermene.
Apro gli occhi e invece della parete bianca della stanza,mi ritrovo davanti degli occhi castani.
«Ciao»

Spalanco gli occhi e balzo dal letto spaventata.
Sembra che ci abbia preso abitudine a farmi spaventarmi.
Ma prego,con comodo.

«Devi smetterla di spaventarmi»gli dico cercando di calmare il mio cuore,che continua a battere ininterrottamente.
«Ma io mi diverto tanto»mi sorride.
«Capisco che ci trovi gusto,ma io no»sbuffo.

«Dai togli quel broncio che andiamo a fare un giro»mi dice.
«Come vuoi»dico alzandomi e seguendolo fuori dalla stanza.

«Dove andiamo?»gli chiedo.
«Andiamo nel giardino»dice guardando davanti a se.

Entriamo in un corridoio, superiamo diverse finestre e poi usciamo,entrando nel giardino.
È pieno di alberi e affaccia alla città,ci sono varie panchine,molte delle quali sono occupati.
«Seguimi»mi dice portandomi sotto un albero.

«Perchè mi hai portato qui?»
«Alison,fai troppe domande,goditi questi minuti»mi dice.
Faccio come mi dice,e osservo ciò che è attorno a me.

Poco lontano a noi c'è un aiuola piena di rose rosse,qualche margheritina per terra e qualche fiore giallo.
Nella panchina vicina a noi,c'è un ragazzo che legge e vicino a lui una ragazza che dorme sulla sua spalla.

«Ti stai annoiando?»mi chiede Zack.
«No,sto osservando,come mi hai detto tu»rispondo.
«Cosa osservi?»
«Quello chi ci circonda»

Passiamo 30 minuti fuori,poi decidiamo di tornare dentro.
«Ci si vede sta notte?»mi chiede.
«Sempre alla vetrata?»sorrido.
Annuisce sorridendo.
«A sta notte,Ali»dice avvicinandosi a me e mi bacia la guancia.

Io,in pochissimo tempo,assumo il colore di un peperone,forse peggio.
Proprio ora dovevi arrossire!?

Sorride soddisfatto e se ne va,lasciandomi spiazzata.
Lo ha fatto veramente?
Mi ha baciata veramente?
Mi avvio verso la mia stanza e appena sono arrivata vedo mia madre,mio padre e Melissa fuori,seduti.

«Alison!!»urla Melissa venendomi ad abbracciare.
Io la prendo in braccio.
«Che ci fai qui?»le chiedo.
«Volevamo vederti,ma hanno detto che eri uscita»dice.
«Ora sono qui»dico. «Entrate»dico ai miei.

«Come stai tesoro?»mi chiede mamma.
«Sto bene»sorrido.
«Dov'eri prima?»domanda mamma.
«Ero a fare quattro passi»rispondo.

Passano qui un'ora,poi se ne vanno.
Sono le 6pm,e mi sto annoiando.
Mi siedo sul letto,apro il cassetto e prendo il bigliettino.
Ancora non riesco a capire chi me lo abbia scritto.
E se fosse qualcuno che mi spia?

Non essere tragica!
Sono ipotesi
Ipotesi false,dai non siamo mica in un film!
Sbuffo e riposo quel biglietto nel cassetto e lo chiudo.

Mi metto sul letto a pancia in su e guardo il soffitto.
Sbuffo per non so quanto tempo,fin quando non esco dalla stanza e in meno di 5 minuti mi ritrovo a bussare alla porta della camera di Zack.

«Avanti»sento dire.
Apro e mi trovo davanti Zack seduto sul letto che guarda il telefono.
«Hey»lo saluto.
«Hey Ali,non dovevamo vederci sta notte?»mi  chiede lui alzando lo sguardo dallo schermo.
«Lo so,solo mi stavo annoiando»sbuffo.

In questi ultimi giorni sto sbuffando troppo.
Sarà l'aria di ospedale a causare ciò
Sarà...

«Beh,siamo in due. Vieni siediti»dice facendomi spazio sul letto.

Solo ora mi rendo conto che la stanza è illuminata dall'arcobaleno,proprio come oggi.
Sorrido.
«A cosa devo questo sorriso?»mi chiede.
«Al fatto che mi piace questo effetto che fa il prisma,creando questo arcobaleno»dico osservando la stanza.

«Che effetto?»mi chiede.
«Non lo so,mi pare di stare sotto l'arcobaleno,hai presente quelle storie che dico che sotto l'arcobaleno ci sia una enorme ciotola o come si chiama piena di oro?»chiedo e lui annuisce.

«Ecco,mi pare di stare proprio al posto di quella ciotola»dico.
«Come se potessi osservare l'arcobaleno anche di notte»continuo.
«E deve essere bellissimo,no?»
Annuisco. «Stupendo»

«Sai Zack,non te l'ho mai chiesto ma,come va?»indico il cuore.
«Va abbastanza bene,a dire il vero»dice.«Sto bene,ma mi devono tenere sotto controllo»

«A te?»mi domanda.
«Sto bene,a parte il fatto che non ricordo granché»dico alzando le spalle.
«Non capisco perchè ti tengano ancora qui,dovresti uscire fuori per ricordare»dice.
«Ho avuto una botta alle costole»dico.
«Lo so,ma non è grave!»esclama.

«Sai che facciamo sta notte?»mi domanda.
Scuoto la testa.
«Ti porto fuori»
«Fuori?! Fuori dove?»chiedo confusa.
«Secondo te dove è fuori? Dai andiamo!»mi dice prendendomi per mano e inizia a trascinarmi fuori.

Un bacio sotto le stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora