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È passata una settimana da quando siamo a Los Angeles,è domenica e siamo chiusi in hotel,perchè fuori è brutto tempo e il mare è agitato.
«Non ci voleva proprio»sbuffa Zack.
«Vedrai che passerà»gli dico osservando fuori dalla finestra.
«Non credo proprio»mi dice.

«E poi c'è sempre la piscina e le terme al piano di sotto. Potremmo andare lì zitti zitti»gli sorrido girandomi verso di lui.
Lui ricambia il mio sorriso,solo con un pizzico di maliziosità.
«Io sono d'accordo,fammi sciacquare la faccia e poi possiamo andare»dice alzandosi e,prima di andare in bagno,mi bacia e si chiude nel bagno.

Sorrido come un ebete e appoggio la punta delle dita sulle mie labbra arrossendo. Ogni volta che appoggia le sue meravigliose labbra sopra le mie,sorrido sempre è più forte di me.
Fareste lo stesso se foste nella mia stessa condizione,credetemi.
Ogni volta che mi bacia,ogni fottuta volta che lo guardo sorridere,che mi guarda anche solo per un istante,tante di quelle farfalle svolazzano nel mio stomaco e fanno un tale caos che anche il mio cervello va in dilt.

Lui è stupendo,ogni volta che parlo di lui o se solo nomino il suo nome,arrossisco. Lui mi fa questo effetto,è come un droga. Più ne abusi e più hai bisogno di prenderla. Non ti stanchi mai.
Sento la porta del bagno aprirsi e Zack a petto nudo uscire da esso.

È più bello del solito,o è semplicemente lo stesso,solo che io lo guardo in un modo diverso.
«Non mi consumare»mi dice notando i miei occhi fissi a guardare il suo fisico.
Arrossisco di colpo,mentre lui se la ride di gusto.

Mi riprendo dal mio stato di trance e lo guardo dritto negli occhi.
«Andiamo?»mi chiede lui.
Annuisco e lo seguo fuori la stanza.
Scendiamo fino alla hall e chiedo informazione per le terme.
«Ha detto scendere al piano di sotto e chiedere informazioni lì?»ripeto mentre siamo in ascensore.
«Si,ha detto così»mi dice.

Le porte dell'ascensore si aprono e di fronte c'è un enorme sala,semipiena,con pareti bianche,un tavolo e varie poltrone e poi un bancone.
Io e Zack ci avviciniamo e la segretaria ci guarda con un sorriso molto inquietante.

«Vorremmo usare le terme,se possibile»le dico attirando la sua attenzione.
Annuisce e ci porge due asciugamani.
«Andate in quel corridoio,a destra ci sarà la sala terme»ci sorride.
La ringraziamo e facciamo come ci ha detto.

«Aveva un sorriso che non mi piace per niente»dice Zack.
«Lo penso anch'io»ridacchio.
Giriamo a destra e ci fermiamo davanti un porta con su scritto terme,io e Zack ci guardiamo per un attimo poi decidiamo di entrare. La stanza è molto grande,ci sono due vasche.
Non siamo i soli,oltre allo staff dell'hotel,ci sono anche alcune coppie o persone che si rilassano.

Ci immergiamo nell'acqua calda delle terme e,per la prima volta da quando ho incrociato quella vipera,mi sento rilassata.
«Resterei qui per sempre»sussurra Zack e dalla sua voce capisco che anche lui,come me,si sta rilassando.
«A chi lo dici»dico immergendomi completamente.

L'acqua è così rilassante che ogni volta che vedo Stevie,mi rilasserebbe immediatamente.
«Abbiamo fatto bene a venire qui»dico guardando Zack.
«Dovremmo approfittarne»dice.
Annuisco. «Possiamo venirci quando non abbiamo nulla da fare»gli sorrido e lui ricambia per poi baciarmi.

Passiamo quasi un'ora e mezza alle terme,è stato un bene per entrambi,ma dobbiamo andarcene.
Prendiamo due accappatoio,li indossiamo e torniamo in camera.
«Sta ancora piovendo»sbuffa Zack appena entriamo in camera.
«La cosa positiva è che abbiamo usufruito delle terme»sorrido avvicinandomi a lui.

«Su questo non ho dubbi»accenna un sorriso e poi appoggia entrambe le mani sulle mie guance per baciarmi.
Una delle sensazioni che adoro sono le sue mani calde appoggiate sulle mie guance e le sue labbra a contatto con le mie.Ci stacchiamo ormai senza fiato e lui mi guarda sorridendo. Non posso fare a meno di sorridere anch'io.

Questo bellissimo momento viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta.
Sbuffo e mi affretto ad aprire,trovandomi un ragazzo,con una camicia bianca,un berretto nero con su scritto palma's hotel e in mano ha un mazzo di rose rosse e rosa.
Deve essere qualcuno che lavora qui.

«Ci sono dei fiori per lei signorina Gray»mi sorride gentilmente lui.
«Da parte di chi?»gli chiedo.
«Mi ha chiesto di non dirvelo»mi risponde e annuisco.
«Arrivederci»mi sorride un'ultima volta per poi andarsene.

Chiudo la mia porta dopo aver preso i fiori per terra e mi giro verso Zack.
Lui mi guarda strano,non credo sia stato lui. Il bello è che anch'io sono confusa.
Io e Zack ci sediamo sul letto e appoggio anche i fiori su di esso. Noto,però,che tra di essi,c'è un bigliettino piegato a metà con scritto "x Alison Gray".

Mi affretto a prenderlo e a leggerlo ad alta voce.
«Che dice?»mi chiede Zack.
«Spero di piacciano,amore mio. Spero che i tuoi amici,il tuo ragazzo e tu stiate bene in quest'hotel. Spero di vederti presto. Perchè non ci vediamo sta sera alle terme alle 10pm,DA SOLA?
Baci,il tuo amore più grande»leggo ciò che c'è scritto.

Subito dopo noto anche un altro biglietto messo tra i fiori e lo leggo.
«Se non vieni,una tua cara amica farà una brutta fine.
P.S. So che stai leggendo questo bigliettino insieme a Zack,ti conviene non farlo immischiare,quindi vieni da sola. Grazie»leggo finendo in un sussurro.

Alzo lo sguardo verso Zack,lui fa lo stesso e nessuno dei due spicca parola.
«Chiama i ragazzi e falli venire qui»gli dico subito.
Lui annuisce e senza farselo ripetere di nuovo,corre fuori dalla stanza.
Questa giornata era iniziata benissimo,ma per colpa di questi maledetti fiori tutto è andato a farsi fottere.

Non posso rischiare di perdere una delle ragazze e ancor più di non far immischiare anche Zack e gli altri.
Ho deciso..andrò.

Un bacio sotto le stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora