Capitolo 42.

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||SERENA'S POV.||

"Amore, svegliati, ti prego!"

Riconobbi subito quella voce. Aprii lentamente gli occhi, e mossi una mano per strofinarmeli. Ma era stretta in quella di Alessandro.

"A-Ale.. che.. c-che è successo?" farfugliai, con voce impastata.

"Oh, amore." mi baciò la mano "Dovresti dirmelo tu." sorrise debolmente.

Appena ricordai tutto quello che era successo poco prima ebbi come un dolore al petto, e un nodo mi si creò dentro lo stomaco.

Alzai lentamente il busto, aiutata da Alessandro. Mi aveva portata a casa sua. Si sedette accanto a me, e poggiai la testa sulla sua spalla. Anche Michele era lì.

"Sono tornata a c-casa e.. e c'era m-mio pad-re" balbettai "Ho chiesto a mia madre p-perché lui era l-lì e.. e mi dicono che.. che s-si stanno vedendo anc-ancora.. la m-mamma mi ha menata solo.. solo p-perché le avevo sbatt-uto la v-verità in faccia.." mi rintanai con la testa nell'incavo del suo collo, mentre altre lacrime invadevano le mie guance.

"Amore.." mi accarezzò la schiena, e mi lanciò un'occhiata triste.

"S-se dovessero mettersi insieme io.. io n-non so cosa far-farei.." sussurrai.

"Se si amano non puoi farci molto. Poi, non è detto che succeda."

Come se si fosse maledetto per quello che aveva appena detto, non pronunciò più parola.

"Posso.. posso rimanere q-qui stanotte?" cercai i suoi occhi.

"Non devi nemmeno chiederlo." fu Michele a rispondere, sorridendo.

Mi girai immediatamente verso di lui, e ricambiai il sorriso. Poi fu Alessandro a prendere il mio viso tra le mani, e a costringermi a guardarlo.

"In questa casa ci sarà sempre posto per te. Capito?" sorrise, baciandomi la fronte.

Annuii con il capo, e sorrisi.

"Così voglio vederti sempre, sorridente." sorrise anche lui e mi baciò tutte le lacrime.

Risi, per quel poco solletico che mi procuravano i suoi baci su tutto il viso, e lui continuò.

"Mich, non vedi com'è bella quando ride?" sorrise, e io arrossii.

"Siete carinissimi. Mi ricordate tanto me e Sara, molto tempo fa." sorrise con gli occhi lucidi.

"Quant'è che vi conoscete?" domandai, per curiosità.

"Molti anni, 14 più o meno. E io ne ho 29, ma stiamo insieme da 10 anni. Non ci siamo ancora sposati perché i suoi non approvano del tutto la nostra relazione, all'inizio ci avevano proibito di vederci.." sospirò.

"Oh.. come mai?" ero triste io per lui.

"Lei è più piccola di 4 anni, ne ha 25. Quando ci conoscemmo io avevo 15 e lei 11. Fu per caso, lei era in gita con la scuola qui al Duomo e io le diedi delle informazioni. Rimanemmo in contatto e diventammo sempre più uniti. Ci mettemmo insieme che io avevo 19 anni e lei 15. I suoi dicevano che ero troppo grande, che non ero adatto a lei.." spiegò "Ma stiamo insieme da 10 anni. E, giuro, all'inizio eravamo proprio come voi due." sorrise.

Alessandro mi strinse più forte a sé, baciandomi la guancia.

"Se papà mi proibisse di vedere Serena, penso che morirei." rise, seguito da me e Michele.

"Ha ragione, Serena. Questa settimana senza di te dovevi vederlo come si era ridotto. Non immagino oltre." sorrise "Comunque io e Sara abbiamo intenzione di sposarci, con o senza il consenso dei suoi genitori." gli si illuminarono gli occhi.

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