Capitolo 56.

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Era tutto spiringuacchiato, pieno di scritte e disegnini. Le prime cose che lessi furono 'Milanese merda.' oppure 'Il rifiuto di Milano' o ancora 'È vero che il nord scarica la sua spazzatura tossica al sud' e robe varie.

Ci rimasi malissimo e questo era scontato, ma la cosa più brutta in assoluto fu che, quando i miei compagni mi videro leggere, scoppiarono a ridere e ad insultarmi. Prima me ne andavo da qui, meglio era.

Chissà quanti anni avrei passato in prigione se avessi commesso uno sterminio di massa. Ma quella situazione non riuscivo a reggerla più.

"Non leggere Seré, hanno scritto solo stronzate, ne so' sicura.." tentò di fermarmi Aurora ma io continuai.

Dovevo capire qual era il loro scopo, fino a che punto arrivavano. E aguzzai la vista alla ricerca di qualche frase leggibile, c'erano scritte talmente tante cose che non si capiva nulla.

'Troia' il minimo.

'Sei lo scarto dei rifiuti'.

'Viva Nico'.

'Abbasso i milanesi'.

'Niente merde in questa scuola'.

'Quella che ruba il ragazzo alla sua migliore amica'.

'Sei una puttana senza confini'.

'Grazie Nico.'

Oh e anche 'Mio fratello è disponibile'..

E ok, ammetto che leggendo molte di quelle frasi la mia indole violenta cresceva sempre di più, assieme all'odio e alla tristezza.

Come potevano dire roba del genere se non si ostinavano neanche a conoscermi?

Una lacrima amara mi rigò il viso, ma la asciugai immediatamente per non dare la soddisfazione di piangere.

"Oh, e aggiungiamo anche.." Rosa mi spostò e scrisse altro con un pennarello nero.

'Frignona.'

"Adesso basta." quasi sussurrai, ma avevo usato un tono di voce abbastanza alto da far zittire tutta l'aula.

"Vorrei tanto sapere" mi allontanai dal mio banco, posizionandomi di fronte alla cattedra "Cosa ho fatto a tutti voi, per essermi meritata quelle cose scritte lì." indicai il banco.

"Be', perché è la verità." cominciò Giulia.

"No." incrociai le braccia "Io non sono una troia, non ho rubato il ragazzo alla mia migliore amica, non sono il rifiuto di Milano e.." pensai a cos'altro avevano scritto "Nico è uno stronzo." sorrisi.

"Senti, ti conviene fare poco la stupida con Nico, intesi?" cercò di venirmi addosso Rosa, ma la bloccai.

"Tu sta' ferma, stronza"

Prima che lei potesse ribattere, dalla classe si levò un leggero 'oooh'.

"Voi non sapete niente di me" mi rivolsi a tutti "Da quando sono qui mi sono capitati solo guai. A Milano stavo molto meglio, per questo vorrei dirvi che tra non molti giorni lascerò Roma"

C'era chi non parlava, chi diceva 'Era ora' o robe del genere.

Ringraziai mentalmente la professoressa per non essere ancora entrata in classe.

"Dicce 'na cosa, ma 'sto ragazzo per cui hai perso la tua migliore amica, è almeno carino?" domandò Giulia, provocando una risata generale in tutta la classe.

"Carino? Bellissimo. E devi vedere come scopa, Giulia. Sono sicura che ti piacerebbe provarlo." stampai un sorrisino orribile sul volto e questa volta fui io a far ridere gli altri.

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