La mattina seguente, alla terza ora, Camila deve fare lezione al corso di Anaëlle. Con sua sorpresa è una delle prime ad entrare e prima che possa prendere posto, la ferma per scambiare due parole con lei. Non appena la chiama, la ragazza rotea gli occhi a cielo e svogliatamente si avvicina a lei.
«Davis, sarò diretta» premette, senza lunghi giri di parole «Hai dei voti davvero bassi nella mia disciplina. Eri una delle mie studentesse migliori, ero davvero orgogliosa di te, ma ora sono molto delusa, per non parlare di tutte le note disciplinari»
Anaëlle annuisce, non guarda neanche in faccia la sua insegnante. Trova molto più interessante il pavimento.
«Cosa ti sta succedendo?»
Alza le spalle come per dire "chissà". La verità è che non sa neanche lei cosa stia accadendo. Da quando ha stretto un forte legame con Lauren che dimentica di fare i compiti, pensa solo a lei e vuole stare solo con lei. L'unica persona che la capisce e che le vuole davvero un gran bene.
«Guardami negli occhi quando parlo» la riprende nel vedere tutta quell'indifferenza
«Senta, prof, non lo so. Sto cercando di recuperare anche le altre materie, okay?» sbotta, attirando un po' l'attenzione dei suoi compagni
«Come mai hai voti eccellenti solo in francese?» la stuzzica, cercando di arrivare a quel nome, strappandolo dalla bocca «Solo con la professoressa Jauregui hai voti molti alti, a quanto so»
«Perché amo le lingue» taglia corto
«Già che ha fatto indagini sul mio conto, dovrebbe ben sapere che studierò lingue al college il prossimo anno, o questo forse l'è sfuggito, mh?» la provoca con tono arrogante «Oh, guarda, non dovrebbe tenere una lezione. Che è tutto questo ritardo» fa la finta, guardando l'orarioVa al suo posto, tra gli ultimi banchi ed inizia la lezione. La prima ora passa tranquillamente, la seconda si fa più pesante. Alcuni ragazzi iniziano a fare battutine e versi ad Anaëlle, quest'ultima prova a stare calma ma non riesce più a domare le sue emozioni e finisce per perdere le staffe.
«Basta» ringhia, voltandosi dietro con sguardo assassino «Adesso basta»
«C'è qualche problema?» interviene Camila «Allora»
«Sì, prof, ce l'ha Davis» commenta il capo branco, ovviamente Harris «Mentale» continua facendo ridere gli altri
Anaëlle non ci vede più. Prende lo zaino, sistema le sue cose ed esce dalla classe sbattendo la porta.Si incammina verso il suo armadietto, ha bisogno di erba. Ha bisogno di calmarsi e fumare. Arrivata davanti ad esso trova una scritta con un pennarello indelebile, "Baleine". Balena in francese. Legge quel nome più volte. Le fa ribollire il sangue. Sono mesi che la prendono in giro per il suo fisico: aveva delle curve invidiabili, poi ha iniziato a mettere su qualche chilo. Non che sia ingrassata, è nel peso norma, ma agli altri piacere ricordarle cosa prova quando si guarda allo specchio.
Presa dalla rabbia, butta un urlo e lancia lo zaino contro la teca dei trofei, frantumandolo.
Subito un bidello accorre ed inizia a urlare contro di lei, attirando l'attenzione dei docenti nelle altre aule che escono per capire cose sia successo e con loro anche gli alunni.Le prime ad uscire in corridoio sono Camila e Lauren. Quest'ultima si fa largo tra le folla che si sta creando e si precipita da Anaëlle, mentre il collaboratore scolastico non la smette di alzare la voce contro di lei e puntarle il dito.
«Stai bene, cosa è successo?» chiede, guardando i suoi occhi lucidi e spaventati
«Professoressa, questa raga..»
«Stia zitto!» tuona «Ho parlato con lei? Non mi sembra! Innanzitutto non punti mai più il dito contro una donna, chiaro? Secondo, abbassi il tono di voce o vuole continuare lo spettacolo, non è già abbastanza ridicolo questo siparietto? Terzo, pulisca quella merda sull'armadietto della mia alunna e guai a lei se mi manca nuovamente di rispetto» continua accigliata «Chiunque di voi sia stato a scrivere quella cosa» si rivolge ai ragazzi «Non la passerà liscia. E chiudete quelle bocche, sembrate dei pesci lessi andati a male. Non avete lezione!?»Lauren mette un braccio sulle spalle di Anaëlle e la porta con sé infermeria. Si è scheggiata le mani con il vetro, deve medicarla, ed inoltre vuole un posto tranquillo per stare con lei e capire cosa sia successo per filo e per segno.
Quando iniziano ad andare e la stringe a sé davanti a tutti, i suoi occhi incrociano quelli di Camila. La Cabello ora riconosce la Lauren di venti anni fa, quel suo sguardo folle che incuteva terrore, soprattutto tra i banchi di scuola. Non è cambiata per nulla: pazza era, pazza è rimasta.
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Brainiac ||CAMREN||
FanfictionSarebbe stata l'ultima goccia, un'altra bottiglia rotta. Lacrime e dolore. Occhi che bruciano al tramonto. È l'amore di una madre.