Date voi un titolo.

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Ultimo aggiornamento 10 maggio. 86 giorni senza scrivere.
Ho provato a farlo nelle settimane precedenti, ma con scarsi risultati. 
Ritrovarmi qui e scrivere di getto sembra strano, molto strano e mi sento fuori luogo. Sono quasi tre mesi che non mi faccio sentire, che non metto nuovi capitoli e nessuno mi ha chiesto il perché, no che mi interessa ciò, ogni ha la sua vita e le sue cose, ma ho deciso di aprire il pc e raccontarmi. Vi voglio raccontare cosa è successo.
In questi mesi ho imparato molto. Non so cosa di preciso, non voglio fare la solita filosofa del cazzo che parla parla e poi...? Poi cosa? 
Ho imparato probabilmente a guardarmi per quella che sono davvero, il mio presente, il mio io e non a pensare al futuro, a pensare solo a realizzarmi e di poter cambiare il mondo.  Queste manie di grandezza, episodi maniacali mi hanno portata a perdere la testa e non solo. 
Wattpad, la scrittura, università, bugie, nuova città, esami, stress, tutto mi ha portato a perdere il controllo, a cadere nella depressione nuovamente o forse non ero mai uscita da quella condizione mentale. Anaelle ero io. Anaelle sono stata io tutto il tempo e rivedermi nella sua mentalità, nei suoi problemi, ha riportato alla luce la mia adolescente.
Sono stata molto male. Ho praticamente mollato l'università, studiavo e non mi presentavo all'esame, passavo giorno e notte a scrivere, a odiare me stessa, capitava che andavo a dormire alle 8-9 del mattino, spesso non mangiavo pure per 24h, bevevo e fumavo in continuazione e mi sono trovata a non essere del tutto sobria alle due del pomeriggio.
Un pomeriggio di maggio sono crollata. Un forte attacco di panico, non stavo in piedi e tremavo. Credevo fosse la fine. Credevo mi avrebbero ricoverata in un centro psichiatrico e sedata. Deliravo. 
Quel giorno avevo solo bisogno di piangere. Quel giorno volevo solo aggiornare e prima di farlo mi sono sentita sola come non mai, perché wattpad era il mio mondo, i miei personaggi il mio tutto. Lo dice pure lo slogan della piattaforma "Dove le storie prendono vita"... ma alzata la testa chi c'era? 
Non ero sola eppure mi sentivo un vuoto dentro enorme. Volevo piangere ma non riuscivo.
Ho sentito per un attimo la stanza diventare piccola e stretta e quella non era la mia realtà. Mi sentivo schiacciata. Un peso enorme addosso. Non riuscivo a respirare. 
Non auguro mai a nessuno di provare quello che ho provato io quella sera. 
Ho imparato da questa esperienza che è più facile chiedere aiuto che provare a fare l'eroina. 
Ho imparato che anche i crolli psicologici, per quanto orribili, possono dare i loro frutti e sicuramente questa cosa mi ha fatto crescere e maturare di più.
Mi  ha fatto ritrovare parti di me che avevo dimenticato, passioni che avevo lasciato da parte. Le mie chitarre le avevo lasciate appese al muro, ora non passa giorno che non suona una di loro.

Perché vi sto dicendo tutto questo? 
Non ho idea, ma mi sono sfogata un po'. 
Un messaggio che tengo molto a lasciarvi è: NON ABBIATE TIMORE NEL CHIEDERE AIUTO.
Questo fa di voi persone forti e coraggiosi. Vi ringrazierete una volta finita la tempesta!
Non so quando tornerò a scrivere. Ho paura di sentirmi così al sciuro e bene nelle storie e poi stare male. E ora che ho finito di scrivere ho nausea e mal di testa. Evidentemente il percorso di recupero è ancora lungo.  
Un mese fa volevo cancellare le storie e il profilo. Ad oggi sono del pensiero che quando sarò pronta scriverò gli ultimi dieci capitoli della storia, poi smetterò definitivamente di scrivere su wattpad e mi concentrerò sui miei studi, sul mio presente e scriverò per conto mio finchè non pubblicherò il primo libro di poesie.

Grazie a tutti per avermi dedicato del tempo!
-V.


Brainiac ||CAMREN||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora