XXII

1.4K 83 4
                                    

Lauren passa a prendere Camila alle otto in punto, come concordato. Mentre l'aspetta, dopo averle fatto un colpo di clacson, rimane assorta nei suoi pensieri con la testa appoggiata al finestrino, tenendo lo sguardo sulla strada appena illuminata.
«Buonasera»
Quando Camila entra in macchina, la sua ex rimane con la bocca leggermente aperta. La sua bellezza è indescrivibile.
«Buo-buonasera» balbetta
Deglutisce rumorosamente, stringe le mani sul volante e parte, cercando di scacciare via la figura appena fatta. Inizia proprio bene la serata...
Il tragitto è silenzio. Di tanto in tanto sente gli occhi della Cabello bruciare sul suo viso. Si sente stretta in questa situazione, è molto agitata e non sa come comportarsi. È da anni che non ha un "appuntamento" con qualcuno. Poi se quel qualcuno è la sua ex...

Parcheggia di fronte al The River Cafe, uno dei migliori ristoranti della città con tanto di vista. Un panorama mozzafiato di tutta New York.
«Buonasera, ho una prenotazione a nome Jauregui» afferma con molta sicurezza
Il cameriere le scorta al loro tavolo. Camila inizia a sbottonarsi il cappotto e Lauren, molto educatamente, si mette dietro di lei e l'aiuta a toglierlo, mettendolo sulla spalliera. La più piccola la ringrazia con un timido sorriso, prende posto e viene accompagnata con la sedia.
«Abbiamo festeggiato il nostro ultimo anniversario qui, ricordi?»
«Certamente» annuisce occhi verdi «Il nostro ultimo appuntamento oltre che anniversario»

C'è un silenzio imbarazzante tra le due. Entrambe si guardano negli occhi, tutto il resto sparisce.
Camila si inumidisce le labbra, lo stesso fa Lauren prima di mordere quello inferiore.
«Ehm» tossisce «Ordi-ordiniamo, che dici?»
Prende un menù, legge attentamente i piatti, quando sono entrambe pronte, un cameriere si avvicina a loro con un blocknotes.
«Buonasera signore, avete già deciso cosa ordinare?»
«Sì, io prendo un risotto lime e astice» risponde per prima Lauren «Come seconda portata, un filetto di salmone alla griglia con un po' di insalata leggermente condita»
Il ragazzo annota il tutto e si rivolge all'altra.
«E per lei?» chiede cortesemente
«Spaghetti allo scoglio con pepe nero e un filetto di branzino con olive e capperi»
«Perfetto» finisce di scrivere «Da bere posso consigliare un Chateau Chalon, un vino bianco secco, molto pregiato?»
«Sì, va benissimo»
Camila guarda Lauren, aspettando una risposta, la quale la spiazza, iniziando a credere che sia davvero cambiata.
«Io non bevo, per me una bottiglia d'acqua naturale, grazie»

Quando il cameriere va via con l'ordine, la Cabello sorridere e Lauren ricambia, mostrandosi imponente.
«Allora, hai smesso davvero?» domanda meravigliata
«Sono astemia da diciotto anni, non tocco un goccio da quel giorno» ammette, facendo tornare alla mente di entrambe l'incendio, l'amputazione e tutto quello che c'è stato
«Sono davvero fiera di te» continua a sorriderle «Comunque, siamo qui per un argomento specifico. Dimmi tutto»
L'espressione di Lauren cambia, fa un respiro profondo. Gli occhi sono già lucidi, sente la pensatezza delle parole che sta per dire.
«Due anni fa sono stata trasferita in questa scuola. Sai, quando l'ho vista per la prima volta sentivo qualcosa di strano... Già il nome lasciava desiderare. I suoi occhi non erano nuovi, i suoi lineamenti mi ricordavano te alla sua età, siete molto precise su certi aspetti. Riuscii ad avere accesso al suo curriculum e una volta letta la data di nascita non c'erano più dubbi»
«22 maggio?»
Lauren annuisce, lasciando cadere una lacrima.
«Il giorno più bello della mia vita. Solo dieci giorni ho potuto tenerla»
Camila, vedendo la sua fragilità, sente il cuore stringere. Così afferra la mano sul tavolo e la tranquillizza.
«Come hai fatto a instaurare un rapporto così forte con lei? È mia alunna da cinque anni e, credimi, non l'ho mai vista così legata a qualcuno, solitamente era sola o con la sua patetica gang»
«La scorsa estate ci siamo ritrovate a fare volontariato in India, è stato il destino. Abbiamo passato due mesi in in una comunità, senza tecnologie e altre diavolerie. Ho avuto la fortunata e l'onore di conoscere una ragazza dolcissima con un grandissimo cuore e ascoltare la sua storia. Si è aperta a me, dicendo anche le cose più intime, fidandosi ciecamente. Nottate intere, l'una abbracciata all'altra, aspettando l'alba. Abbiamo condiviso davvero tanto ma io non le ho mai detto nulla di specifico. Solo pochi giorni fa le ho detto dell'alcol e la nostra relazione»
«Sono così stupida da aver creduto...»
«Non importa, tranquilla» forza un sorriso «Cio che conta davvero è che tu sia a corrente di tutto. Avrei tanto voluto dirtelo prima»
«È solo colpa mia» ingoia un boccone amaro «Avrei dovuto esserci per te e lei, sono stata una egoista»

Brainiac ||CAMREN||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora