Sofia Cabello si sveglia a causa dei raggi del sole che picchiano sulla pelle e per il suono prodotto dalle corde di una chitarra. Passa le mani sul viso e poi ne allunga una toccando l'altra parte del divano letto, ma è vuoto. Si aspettava di trovare Taylor.
Un respiro profondo e si mette in piedi. Oggi sarà una lunga giornata: dovranno chiarire varie cose con Lauren e Camila, hanno un pranzo da organizzare al quale sarà presente anche il fidanzato di Anaëlle. Per fortuna è il fine settimana e i ragazzi sono un po' più liberi e autonomi dalle suore, così Anaëlle può rimanere di più con loro.Affacciatasi alla porta finestra, trova Taylor seduta su una sdraio che arpeggia mentre canticchia qualcosa.
«Taytay»
Le lascia un bacio sulla testa e si siede accanto a lei. La Jauregui intona una canzone e Sofia la segue a ruota, usando il tavolino come percussione.
Quella piccola performance diventa il risveglio delle sorelle maggiori, le quali si godono lo spettacolo dalla finestra. Le voci delle due donne combaciano perfettamente, un'unica armonia e non mancano di certo i sorrisi e gli sguardi di complicità.
Sicura di non essere vista da nessuno, finita la canzone, Taylor si sfila la canotta e il pantalone che ha usato per dormire, rimanendo in intimo. Maliziosamente si avvicina a Sofia, lei ha capito le sue intenzioni e si allontana, ma viene presa in braccio senza preavviso e come una bambina inizia a dimenarsi. Taylor prende la ricorsa e si tuffano in piscina.
Una volta tornate in superficie, la piccola Cabello la schiaffeggia sul braccio, facendola ridere fragorosamente. Si guardano a lungo negli occhi, una mano del militare finisce tra i capelli bagnati della donna di fronte a lei. Quest'ultima si lecca il labbro inferiore e, alzandosi sulle punte, annulla le distanze.
Si mettono fronte contro fronte, Taylor le prende il viso e le regala un sorriso mozzafiato.
«Ogni tuo sorriso è la mia ragione di vita» soffia Sofia a pochi millimetri da lei «Ti amo»
Taylor la stringe nelle forti e muscolose braccia, lasciandola appoggiare al suo petto. Preme con le labbra sulla testa e chiude gli occhi, lasciandosi coccolare dal dolce profumo della fidanzata.
«Grazie per darmi la forza di andare avanti ogni giorno, seppur costantemente lontane» sussurra al suo orecchio «Ti amo»****
Una doccia al volo, vesititi puliti e asciutti, e tutta la famiglia Jauregui Cabello si sveglia, cominciando la loro mattinata. Ovviamente Taylor e Sofia fanno finta di essere solo amiche in contatto da sempre, nascondendo la loro lunga relazione al mondo intero.
In cucina c'è Camila ai fornelli che prepara waffles e caffè per tutti, con Lauren che la coccola tenendola dalla vita. Appena pronta la colazione arriva anche Anaëlle, con faccia assonnata, e non saluta nessuno, prendo posto a tavola e rimane con gli occhi mezzi socchiusi ancora nel mondo dei sogni.
«Anaëlle, sull'attenti, pancia indietro e petto in fuori» fa la voce grossa Taylor come se stesse parlando ad un soldato, facendole prendere un colpo
Come risposta la nipote le alza il dito medio e lentamente si accascia sul tavolo, finché non le viene servita la colazione.
«Siamo molto stanche» si mette Camila vicino a lei «Magari se dormissi invece di passare la notte a parlare con tua zia e ridere» tira una occhiata furtiva alla futura cognata
«Lei non c'entra nulla» sbadiglia
Nel momento in cui Anaëlle prende la forchetta in mano e porta il cibo alla bocca si estranea dal mondo.
Masticando sente delle voci nella sua testa, quelle ochette che la giudicano. Inizialmente fa finta di nulla, ma al terzo boccone posa una mano sulla pancia ed inizia a sentirsi in colpa vero sé stessa. Posa la forchetta comportandosi in modo abbastanza strano, sente gli occhi puntati su di sé. Fa finta di nulla e prende un bicchiere di acqua fresca, provando a calmarsi.Mentre le quattro donne continuano a parlare, sperando di non essere notata, va via, ma, a metà salotto, Lauren attira la sua attenzione con un fischio, indicandole con lo sguardo il cibo.
«Sai quali sono le regole, finisci di mangiare»
«Mi fa male la pancia, oggi abbiamo anche un pranzo, non mi voglio appesantire»
Riesce a convincere la madre e la lascia andare al piano di sopra, nella sua stanza. Solo che non sa che non è quello il posto in cui è diretta.
Chiude la porta a chiave del bagno, apre il rubinetto facendo scorrere tanta acqua e si piega davanti al water, mettendo due dita in bocca.
Appena finito si lava i denti per togliere il disgustoso sapore ed esce dal bagno, come se non fosse accaduto nulla.
Va a sbattere contro Taylor, la quale è con le braccia conserte, davanti a lei, con aria dura e severa.
La ragazza deglutisce rumorosamente ma cerca di torna subito in sé.
«Ehi» finge un sorriso
«Non fare questo alle tue madri» la guarda dritta negli occhi «Se non sarai tu a dirlo, lo farò io»
«Non so di cosa tu stia parlando» torna ad indossare quella maschera da strafottente di mesi fa «Se non ti dispiace, devo andare»
Gira le spalle e si incammina nella sua stanza, ma la zia la prende per un braccio e, senza fare un minimo sforzo, la tira a sé, questa volta bloccandola alla parete, così da non avere vie di fuga.
«Ieri, quando mi hai stretto la mano, mi sono accorta subito dei segni dei tuoi denti sul dorso. Così come questa notte» le sbatte in faccia la verità «Vuoi ora negare che tu non ti sia infilata indice e medio in bocca per vomitare?»
«Cosa ti importa!» ringhia «Cosa vuoi da me»
«Questa notte mi hai fatto una promessa, ti ricordo. A me importa, sai? Importa che mia sorella e la mia futura cognata non soffrano più e, dopo tutto quello che avete passato...» scuote la testa «Non voglio una nipote bulimica» scandisce bene le ultime due parole «Quindi, vai da Lauren e Mila e dici tutto o lo farò io e non starò zitta»
Anaëlle chiude gli occhi e sospira. Taylor la sta mettendo sottopressione, mettendosi pure a fare il conto alla rovescia.
«No, non voglio dirlo» la zittisce
«Allora lo faccio io»
«Smettila» sibila «Non è nulla di serio, devo solo perdere qualche kilo, va bene?»
Taylor indietreggia, la squadra velocemente e torna con quell'aria da stronza.
«Posso aiutarti io» distorce le labbra «Troverai nell'attività fisica un rimedio migliore ed efficace, a patto che tu smetta di fare quello che fai, chiaro? E se tu dovessi avere altri problemi, la tua famiglia è sempre disposta ad ascoltarti ed aiutarti. Devi dire alle tue madri la verità su quello che sta accadendo»
«Non oggi» cede
«Abbiamo un accordo»
La guarda dall'alto al basso e, Anaëlle, sentendosi intimidita, raddrizza la postura e mette le braccia lungo in fianchi.
«Riposo, soldato» sospira Taylor
Prima di andare via, accarezza la mano della nipote, dove ci sono i segni e poi l'abbraccia forte.
«Puoi sempre contare su di me e sappi che ti voglio bene»
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Brainiac ||CAMREN||
ФанфикSarebbe stata l'ultima goccia, un'altra bottiglia rotta. Lacrime e dolore. Occhi che bruciano al tramonto. È l'amore di una madre.