XXV

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Prima di andare a letto, Lauren entra nella stanza degli ospiti e controlla Anaëlle. La sua bambina sta dormendo, è rannicchiata su stessa. Le rimbocca le coperte e le accarezza dolcemente il viso, baciandole la fronte prima di uscire.
«Dorme?» chiede Camila, quando la sua ex rientra in quella che era la loro camera da letto
«Sì» annuisce, forzando un sorriso «Ehm, ci sono ancora dei tuoi vestiti,  puoi usare quelli, anche se dubito ti entrino, o ti posso dare qualcosa di mio» cambia discorso
«Come preferisci» trattiene un sorriso
«Ehi, è sempre casa tua questa, l'abbiamo comprata insieme, non essere così tesa»

Lauren le porge uno dei suoi pigiami.
Per prima cosa mette i pantaloni, poi si alza in piedi e toglie maglietta e reggiseno. La Jauregui capta tutto a rallentatore, sembra lo stia facendo apposta.
Quando Camila si volta, nota che si è imbambolata e ridacchia leggermente, prendendola in giro ancora una volta.
«È tutta una serata che mi prendi in giro» si lamenta, mettendosi sotto le coperte
«Ma sei così tenera» continua, con sguardo divertito
Si toglie la protesi che inizia a darle fastidio. Occhi verdi cambia completamente espressione, si sente a disagio per questa cosa e in colpa.
«Ehi, tutto okay?» domanda Camila, sistemandosi accanto a Lauren
«Mhmh»
«Lolo» sospira, comprendendo la situazione «Non ci pensare, va bene? Dai vieni qui»
Spegne la lampadina sul comó e si ritrova tra le braccia della sua ex, con le testa sui suoi seni. Questa le bacia la testa e lei si irrigidisce, trattenendo il respiro per pochi secondi.
«Fino a questa mattina litigavamo, ora siamo nel nostro letto matrimoniale, abbracciate con nostra figlia in casa. Non ti sembra strano?»
«Molto» soffia sul suo viso, con le labbra che sfiorano la fronte «Non avrei mai creduto di ritrovarmi in questa casa, con te sul mio seno, a coccolarti. Potrei... Potrei farne l'abitudine, se tu... Ehm»
«Ti voglio a mio fianco, Camz, nella mia vita. Non importa il ruolo, voglio solo che tu sia presente»
«Ci sarò, nena» trattiene un sorriso «Adesso dormiamo, coraggio»
«Buonanotte, Camz»
Allunga il viso verso di lei e le da un bacio sull'angolo della bocca, lasciando Camila perplessa.

****

Il mattino seguente, la Cabello si sveglia con Lauren poggiata su di sé. La osserva mentre dorme. Il suo viso è rilassato, c'è un piccolo sorriso sulle sue labbra. È così splendida.
Le sembra ancora strano essere lì, aver passato la notte con lei. Le è mancata, questo non può negarlo.
Le è mancato il suo profumo, la sua voce, il suo sguardo penetrante.
Averla con sé, al suo fianco, le dà un senso di sicurezza. Una pace interiore e una serenità inspiegabile.
Forse perché lei è sempre stata tutto ciò di cui aveva bisogno. E anche dopo diciotto anni nulla è cambiato. Il suo cuore continua a battere per lei.

Facendo attenzione a non svegliarla, si mette seduta sul letto. Passa le mani sul viso, sbadigliando, e indossa la protesi, con un paio di calzini che trova nel solito cassetto.
Silenziosamente, scende al piano di sotto, recandosi in cucina. Tutto è rimasto come allora, solo il piano e la sua chitarra, che prima erano nel salotto, sono spariti.
Una volta preparato il the, torna nella zona giorno e, lasciandolo raffreddare, fruga nei cassetti. Cerca proprio quella chiave. Quella che apre la stanza diventata un ripostiglio, dove sa di per certo di trovare tutti i ricordi, tutte le cose che ha lasciato. Una volta sarebbe dovuta essere la stanza di Anaëlle.
È l'unica porta senza chiave, non l'è passato inosservato questo dettaglio.

Appena la trova, si reca subito al piano di sopra, la inserisce nella toppa e la porta si apre, cigolando.
Eccolo lì. Il piano a coda di Lauren, la sua chitarra acustica e vari scatoloni.
Prende posto sullo sgabello in pelle del pianoforte e sorseggia il the in silenzio, guardandosi intorno.
Alla sue spalle arriva Lauren. La coglie di sorpresa prendendola dalla vita, poggiando le labbra sul suo collo.
«Ho avuto paura che fossi andata via» biascica, stringendola forte
«Non ti lascerò un'altra volta, piccola»
Lauren le bacia nuovamente il collo, questa volta lasciando una umida scia. Camila trattiene un gemito e piega il collo all'indietro sulla spalla di Lauren e questa, messa a gambe aperte sullo sbagello, la fa appoggiare su di sé.
«I tuoi baci» ansima
«Buongiorno, Camz» soffia sulla sua pelle
«Mi sono mancati questi tuoi risvegli»

Brainiac ||CAMREN||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora