XXVI

1.4K 91 5
                                    

Lauren apre il pianoforte e inizia a muovere lentamente le dita. Erano anni che non provava quella sensazione di libertà che la musica riusciva a darle.
«Mi piacerebbe sentire la tua voce»
Camila si siede sul piano con la sua chitarra tra le mani e la guarda negli occhi, aspettando una risposta.
«È passato tanto tempo dall'ultima volta, non so...»
La Cabello inarca un sopracciglio e, ignorandola, fa un giro di accordi, intonando una canzone. È sicura che se inizia lei, la seguirà a ruota, facendosi trasportare dalla melodia.
Inizia a cantare Total Eclipse Of The Heart, uno dei pezzi che facevano sempre insieme, non solo al liceo. Subito Lauren l'accompagna con il piano e chiude gli occhi, assaporando ogni nota.
«Lasciati andare» le sussurra Camila, durante un giro d'accordi
La voce roca della Jauregui si sposa perfettamente con quella della sua ex, riecheggiando per tutta la casa.
Non smettono di guardarsi neanche per un istante, sorridendosi, vivendo le loro emozioni messe a nudo, insieme ai tanti ricordi.

Lauren finisce decisa con un accordo, ritrovandosi a pochi centimetri da Camila, riuscendo a sentire il suo respiro. Le tornano in mente le immagini della sera prima, quando si stavano per baciare.
«Sei così bella, Lolo»
Le sistema una ciocca di capelli e rimane con la mano tra il viso e il collo, accarezzandola.
«Ed io ti ho ferita così tanto» sussurra con voce calda «Non merito tutto questo. Il tuo meraviglioso buongiorno, cantare con te come una volta, dormire nel tuo letto, a casa tua»
«È anche casa tua, Camz, lo sai»
«Farò tutto il possibile per farmi perdonare» sospira, continuando ad accarezzarla «Tutto il possibile» ripete nuovamente
«Ti ho già perdonata»
Lauren poggia la fronte alla sua, tenendola dalla via vita. Entrambe chiudono gli occhi.

«Mhmh» tossisce Anaëlle, attirando la loro attenzione
«Ohw, ehm... Buo-buongiorno» commenta imbarazza la sua insegnante di francese «Da quanto sei lì»
«Abbastanza» risponde fredda, mostrando una faccia un po' nauseata «La prossima volta che dovete esibirvi, assicuratevi che nessuno dorma, eh?»
«Scusami, ho insistito io»
Anaëlle squadra Camila, senza controbattere. Volta le spalla e va via.
«Ehi, ehi, aspetta» la raggiunge
«Cosa c'è?» ringhia «Se vuole farmi una ramanzina, beh, se la può risparmiare»
«Ascolta, voglio che tu capisca che sono qui per aiutarti. Stai prendendo una brutta strada e questo non mi sta bene, okay? Sono davvero preoccupata per te» ammetta in tutta sincerità «Per favore»
La sua alunna le sbatte la porta in faccia, tornando nella stanza, cosa che fa irritare Lauren. Senza bussare entra e la trova che si sta cambiando, mettendosi i vesititi della sera prima.
«Dove credi di andare?» la riprende
«Lontano da qui»
«Tu non vai da nessuna parte, ragazzina!» esclama seccata
«Non sei mia madre!» le urla contro «È la mia vita e decido io!»
«Allora non mi chiamare, piangendo, quando sei nei guai. Se decidi tu della tu vita, allora non dire che hai bisogno di me!»
Anaëlle si ammutolisce e stringe le braccia sotto il petto, incrociandole.
«Allora non lo farò» borbotta
Mette lo zaino sulla spalla e si trova faccia a faccia con Lauren, che è piazzata davanti alla porta.
«Tu rimani qui, chiaro?»
«Lasciami passare» afferma stringendo la mandibola «Levati»
«Non mi fido! Dopo quello che è successo ieri, mhhh» ringhia a denti stretti «Puoi insultarmi, urlarmi contro, stare chiusa in stanza senza mangiare, ma tu non esci da questa casa!»
«Tanto che ti importa di me, ora c'è lei!»
La spinge, facendole quasi perdere l'equilibrio, e riesce a scappare da lei.
Lauren la rincorre, scendendo velocemente le scale e la prende da dietro, placcandola.
«Che è questa storia?»
«Ora sei felice, io non conto più nulla» sibila, sentendo dell'amaro in bocca
La Jauregui allenta la presa e la figlia, titubante, si avvia verso l'ingresso. Prima fa un respiro profondo, tenendo il pomello tra le mani, e poi esce, battendo la porta così forte da far tremare i vetri.

Lauren rimane immobile a fissare la porta.
Camila la osserva, appoggiata alla ringhiera del piano superiore. I suoi occhi si unimiscono, le trema il cuore. Non sopporta di vederla in quel modo. Il suo viso è un misto tra frustrazione e paura. Tanta paura che inizia a prendere il sopravvento anche su Camila.
Lauren si porta le mani sul viso e finisce a terra, in ginocchio, annegando tra lacrime e dolore.

Brainiac ||CAMREN||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora