«Siamo a metà del nostro viaggio»
Lauren e Camila camminano mano nella mano tra le silenziose vie di Parigi, vicino la Torre Eiffel.
Sono state a cena insieme e, prima ti tornare in hotel, hanno deciso di godersi la meravigliosa città come una innamoratissima coppia.
«Siamo quasi al quarto giorno, non siamo riuscite a parlare con Anaëlle, probabilmente ci odia, e questo è il primo giorno che riusciamo a stare tranquille e avere del tempo per noi» risponde la più piccola, facendole capire quanto l'hanno stressata questi giorni «Sono stanca, Lolo, tra i ragazzi, la protesi...»
«Lo so» annuisce, consapevole di tutto ciò che sta passando «Ti vedo qualche volta che zoppichi, vorrei prenderti in braccio e non farti sentire la fatica, ma non mi sembra il caso davanti agli alunni» si stringe nelle spalle
Entrambe alzano lo sguardo verso la torre Eiffel, guardandola incantate come fosse la prima volta.
«Saliamo?» domandano ambedue nello stesso momento, scoppiando a riderePrendono l'ascensore, salgono i tre piani e arrivano in cima dove si vede tutta Parigi, uno spettacolo mozzafiato. Si avvicinano alla grata, osservano le luci che fanno brillare la città e sembra di essere in un sogno, in una favola.
«Amore, ti devo dire una cosa importante» rompe il silenzio Camila
«Anche io» trattiene un sorriso l'altra «Prima tu»
«No, prima tu, Lolo»
«Insisto» ribatte
Camila, emozionata, fa un respiro profondo e le prende le mani.
«Lauren» sorride «Se mi avessero detto che ci saremmo ritrovate dopo diciotto anni, probabilmente, sarei scoppiata a ridere. Io? Al tuo fianco? Dopo tutto quello che è successo? Se ci ripenso, mi prenderei a schiaffi sola. Come ho potuto lasciarmi tutto alle spalle solo per dei sentimenti, per dell'orgoglio, mettendo a rischio anche la vita di nostra figlia, abbandonandola. Non avrei mai creduto che ci saremmo ritrovate e saremmo tornate una nella vita nell'altra, ma da quando ciò è successo ringrazio ogni singolo istante il Signore per questa seconda possibilità. È difficile, è difficile, spiegarti le mie emozioni, quanto ti amo, cosa provo per te, come mi fai sentire. Il mio amore è immenso, sei la mia luce, sei la mia salvezza. È davvero un qualcosa di indescrivile»
Porta la mano della fidanzata sul suo petto e le fa ascoltare il battito.
«Questo cuore batte per te! Hai il mio cuore in mano, ogni giorno, da quando ti conosco, quando eravamo solo delle ragazzine, e curi ogni ferita con amore, con delicatezza, con quella dolcezza che solo tu sai darmi. E mi sento al sicuro, mi sento così bene che posso dire di aver visto il paradiso e non riesco a immaginare ormai la mia vita senza di te. Tu sei la mia vita, Lauren! Sei la mia metà, la mia migliore amica, la mia compagna di sempre, la mia fidanzata e ora voglio che tu sia mia moglie»
Tremando, esce una scatolina di velluto dal cappotto e si inginocchia, mostrandole due fedine. Le prende la mano sinistra e la guarda negli occhi che brillano.
«Lauren Michelle Jauregui Morgado, vuoi sposarmi?»
Si porta la mano libera davanti alla bocca, scoppiando a piangere, e annuisce, non riuscendo a parlare.
«S-sì» prova a dire con difficoltà «Sì, Camz, sì, sì, sì»
Camila le sfila il vecchio anello di fidanzamento dall'anulare e le mette quello nuovo. Lo stesso fa Lauren con lei, ancora incredula.
La prende in braccio, girando su sé stessa, e la bacia con foga. La piccola stringe la presa intorno al suo collo e sussurra più volte ti amo, tra un bacio e l'altro.
«Amore mio, non ci credo» piagnucola, mettendola a terra «Camz, piccola mia» trema «Questo bambino, il nostro matrimonio, la richiesta come docente dalla Sorbona, aver ritrovato Anaëlle... È un sogno? Ho paura di svegliarmi»
«È tutto vero» piange con lei «Siamo io, te, questa meravigliosa città, che potrebbe essere il nostro futuro, e una famiglia sulle spalle. Siamo una famiglia, amore, e non desidero altro»Dopo questo momento importante e delicato per la coppia, tra un bacio e l'altro, Camila si ricorda che c'era una sorpresa per lei. Guarda Lauren con sospetto, cosa mai potrebbe aver fatto? Non fa altro che sorprederla ultimamente.
«Cosa volevo dirmi? La tua sorpresa, intendo»
La grande fruga nella tasca e stringe tra le mani un foglio, sembra essere una impegnativa ospedaliera.
«Voglio rimediare a quanto ho fatto. Non posso vivere con questo tormento e so quanto ci stai male tu, voglio solo che tu stia felice e sono stanca di essere arrabbiata con me stessa ogni volta che ti vedo zoppicare o ti lamenti della protesi, o ti vergogni, magari quando c'è Anaëlle»
Le mostra il foglio e c'è scritto il giorno e l'orario di un intervento ortopedico. Ancora Camila non capisce.
«Ti ho prenotato un intervento per una protesi bionica, rivestita in similpelle! Puoi tornare a metterti vestiti, gonne, andare al mare. Potrai finalmente muovere le dita dei piedi perché è tutto collegato al sistema nervoso. Sarà tutto come prima, Camz»
Guarda prima l'impegnativa, poi la futura moglie, più volte, finché non elabora la notizia. Avrà una gamba nuova, potrà tornare ad essere quella di una volta. Non dovrà preoccuparsi di togliere la protesi o sentirne il dolore o l'arto fantasma, il peggiore di tutti.
«Lau-Lauren... Avrai speso tantissimo, hai idea di quanto costi una protesi bionica?»
«Ho speso tutti i risparmi di una vita per te, per la tua libertà, ma l'ho fatto con amore e sono felice di aver investito tutti i miei soldi in ciò. Avrai il miglior chirurgo ortopedico di tutta la Francia, tra due giorni, quando ci sarà la giornata libera, hai un appuntamento con lui per prendere le misure della gamba»
«Oddio» si porta le mani tra i capelli «Tu sei fuori» si morde il labbro, piangendo nuovamente «Grazie, grazie, grazie» soffia sulle sue labbra «Grazie, amore»****
Il tempo passa, le strade iniziano a diventare deserte e loro due sono ancora sull'ultimo piano della Torre Eiffel, abbracciate. Camila dietro, con le mani sulla pancia che sta crescendo, e Lauren appoggiata alla alta grata, che tiene le mani della fidanzata. È tutto tranquillo, silenzioso.
A rovinare la quiete sono dei passi e delle risate. James e Anaëlle corrono al centro del piano, mano nella mano, fermandosi davanti alla grata. Lui poggia le mani sui capelli di lei e le tira il viso, baciandola dolcemente.
«Ti amo, principessa» soffia sulle labbra della ragazza «Lo urlerei al mondo intero quanto ti amo» continua, facendola gemere mentre morde il labbro inferioreLe madri di Anaëlle si guardando con la coda dell'occhio, senza perdersi un istante di quella scena. Dovrebbero intervenire e punirli perché sono oltre il coprifuoco ma, nello stesso momento, sono così felici per la figlia.
Continuano a baciarsi, creando un'aria sempre più calda. Le mani di James finiscono sul fondoschiena di Anaëlle, palpandola, cosa che fa imbestialire Lauren, ma la ragazza ci sta, sentendo aumentare l'eccitazione e il desiderio di farlo con lui.
«Te l'ho detto che non ci avrebbero scoperti Lauren e Camila» ridacchia James
Silenziosamente le due si avvicinano e fanno un colpo di tosse.
«Buonasera» li colgono di sorpresa
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Brainiac ||CAMREN||
FanfictionSarebbe stata l'ultima goccia, un'altra bottiglia rotta. Lacrime e dolore. Occhi che bruciano al tramonto. È l'amore di una madre.