Camila è sdraiata sul petto di Lauren, avvolte tra le coperte, e si lascia coccolare da quelle morbide e affusolate dita che scorrono delicatamente sulla nuda pelle.
«Sei bellissima, Camz»
Alza di poco il viso e sorride a occhi verdi, rubandole un tenero bacio.
«Vorrei stare così per sempre» ammette, giocando con le sue dita «Io e te, tra le coperte, con il suono della pioggia fuori, dopo aver fatto l'amore e sentire quel senso di calma e serenità... Non riesco neanche io a descrivere come mi sento»
Si tira su con gli avambracci e sale addosso a Lauren, facendo scontrare i loro nudi seni. Le accarezza il volto e si perde nei suoi occhi, fissandola a lungo. Una lacrima scende lentamente, rigandole la guancia, e subito la scaccia via, vergognandosi un po'.
«Amore» sussurra Lauren «Amore mio, perché piangi?»
Le lacrime aumentano, non riesce più a fermarle. Più la guarda negli occhi, più sente un qualcosa di troppo forte.
Si sdraia su di lei e nasconde la testa nell'incavo del collo. Lauren mette una mano tra i suoi capelli e la culla, provando a calmarla, finché i suoi singhiozzi non si placano.
«Scusami» biascica, mettendosi come prima «Davvero, scusami»
«Vuoi dirmi cosa è successo?»
«È che...» fatica a parlare «Ti amo, Lauren. Ti amo tantissimo, non hai idea quanto e quando ti guardo capisco che ho fatto l'errore più grande della mia vita, ho perso il mio più grande e unico amore. Saremmo potute essere felici insieme, ti ho abbandonata e non riesco a perdonarmelo. Non ho mai smesso di amarti dal primo anno di liceo!» confessa «Ventisei anni, Lolo, sono ventisei anni che ti amo, che sei tutto per me e non desidero altra donna al mio fianco, nella mia vita. Tu sei l'unica, l'unica per me. Sei stata la mia migliore amica, la mia fidanzata, quasi moglie, madre di mia figlia. Abbiamo condiviso tanto insieme e vorrei fosse ancora così»
Lauren la guarda perplessa. Si morde il labbro inferiore e lascia che Camila passi il pollice sui suoi occhi, per asciugare le lacrime.
«Mi fai piangere» sorride, commossa «Camz, amore» ride
«Vorrei tornare a portare quell'anello, vorrei tornare ad essere la tua donna, la tua fidanzata ed essere noi, una famiglia»
Lauren fa cenno di aspettarla un momento. Si alza dal letto e va verso l'armadio, aprendo un'anta. Da lì apre un cassetto, dove vi è racchiusa una scatolina in velluto rosso.
Lo stringe tra le mani con un gran sorriso e torna da Camila. Si inginocchia e la apre, mostrandole il suo anello di fidanzamento che molti anni fa si tolse.
«Karla Camila Cabello, vuoi essere ufficialmente la mia fidanzata?»****
Se da una parte c'è chi vive una nottata di tempesta tra coccole, baci e proposte, da qualche altra parte, invece, c'è chi è fuori casa in posti poco raccomandabili.
Anaëlle è con il capo della sua gang in un parchetto abbandonato, in macchina. I fari sono spenti, così come i lampioni della città. Solo i lampi fanno da luce di tanto in tanto. Non vogliono dare nell'occhio.
Sul cruscotto è pieno pieno di erba e pasticche. Sui tappetini ci sono bottiglie d'alcol a perdere.La giovane ragazza finisce di girare una canna e subito l'accende, aspirando il fumo. Annuisce con la testa e ridendo la passa al ragazzo.
«Questa è roba forte» ride
«Dopo tutto quello che abbiamo preso» concorda l'altro «Stai attenta, non sei abituata» la raccomanda
«Cosa mi dovrebbe succedere» cantilena, aspirando ancora
Un sorso di tequila e ora è davvero andata.
«Basta, dai»
Kevin le strappa la bottiglia dalle mani ma lei, con ancora più forza, se la riprende.
«Anaëlle vedi che finisce male, non mi prendo nessuna responsabilità»
«Stai zitto!» biascica con un po' di fatica
Prende una bustina di acidi e scende dalla macchina con la tequila in mano e, barcollando, cammina nel parco.
«Ma perché dobbiamo correre guai, torna in macchina»
Kevin la tira a sé e la tiene stretta, solo che la ragazza si ribella e finisce per cadere a terra con le ginocchia, strappandosi i pantaloni.
«Voglio stare qui»
«Diluvia e fa freddo!» la rimprovera «Domani vorrei pure andare a scuola, ho dei ragazzini da pestare e non ti voglio avere sulla coscienza, okay?»
«Io sto qui!» insiste
«Ho la droga, ho l'alcol» cantilena con la voce di chi è ubriaca marcia «Tu puoi andare»
«Lo sai che se continui, rischi qualcosa di brutto, vero?»
«Io voglio morire» puntualizza «Vi odio, odio tutti. Perché a nessuno importa di me e tutti mi abbandonano. Non ho nessuno e a nessuno importa che io muoia, quindi va via, lasciami qui! Sto benissimo!»
«Chiamo la Jauregui!» le punta il dito contro
Solo lui sa qualcosa del rapporto tra lei e Lauren.
«Chiamala e sei finito» strilla
Nel sentire quel nome inizia a dare di matto, diventando aggressiva.
«Torniamo in macchina, Anaëlle» insiste
«No, vattene!» urla nuovamente
«Allora sto qui con te, va bene? Non deve succederti nulla, non voglio responsabilità. Quando ti riprendi, ti porto a casa»
La ragazza si appoggia con la schiena ad una panchina e ritorna a bere.
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Brainiac ||CAMREN||
FanfictionSarebbe stata l'ultima goccia, un'altra bottiglia rotta. Lacrime e dolore. Occhi che bruciano al tramonto. È l'amore di una madre.