Mi svegliai con un mal di testa assurdo, mi ricordavo poco della sera precedente, dopo aver chiamato Ashlee sapevo solo di aver bevuto ancora a tal punto da ubriacarmi ma non sapevo cosa avessi fatto.
Misi a fuoco la stanza ed ero in quella dei miei come avevo prestabilito, avevo prestabilito anche che a dormire con me ci dovrebbe essere stato Trevor ma non c'era. La parte del letto di fianco a me era vuota ma disfatta, forse mi ero mossa tanto la notte e lui aveva preferito dormire altrove, magari da Rose.. chiusi di nuovo gli occhi, la luce del sole che entrava dalle dubitare stava iniziando ad accecarmi ed il fatto che i miei avessero voluto fare tutta la stanza bianca, mobili, pareti e pavimento, non aiutava.
Dopo un po' però sentii, dal bagno della stanza, scorrere l'acqua nella doccia. Qualcuno si stava lavando quindi voleva dire che quel qualcuno era passato dalla camera vedendomi in quelle condizioni pietose.. mi alzai controvoglia e mi misi davanti ad uno specchio, rabbrividii da quanto i miei capelli fossero in disordine. Presi un pettine dal comodino di mia madre ed iniziai a pettinarli, c'erano talmente tanti nodi che mi serviva l'esorcista per scioglierli.«Dio.. santo.. mannaggia alla tinta..!», borbottai mentre imprecai pettinandomi.
«Sembravi un barboncino stamattina», sentii un commento dietro di me, guardai dalla specchio chi fosse e vidi Trevor con addosso solo un asciugamano legato in vita.. spalancai gli occhi e mi girai di scatto a guardarlo.
«Hai dormito con me?», chiesi un po' impanicata.
«Si.. e ho dovuto darti anche la mia maglietta..», mi guardai ed in effetti indossavo la maglietta che beva la sera prima.. oddio noi.. no, non poteva essere, non potevamo aver fatto sesso! Iniziai ad agitarmi, avevo tradito Ryan? Volevo che la mia prima volta fosse con lui ed invece avevo rovinato tutto per una sera che nemmeno mi ricordavo! «tranquilla.. non abbiamo fatto niente se stai pensando il contrario..», aggiunse, io lo guardai perplessa, «eri ubriaca, ti ho portato a letto, ti ho spogliata e ti ho messo la mia maglia come pigiama tutto qui. Mi hai anche tirato qualche calcio durante la notte..», tirai un sospiro di sollievo, aspetta, mi aveva vista nuda?! Oddio che figura di merda.. mi guardai dentro la maglietta.
«Sono senza reggiseno..», commentai guardandolo male.
«Io non centro niente, giuro. Hai fatto tutto da sola. Biascicavi qualcosa sul ferretto, che faceva male.. ed un tratto te lo sei tolta», rispose, dannata la mia paura del tumore al seno.. aprii un cassetto e prese delle mutande pulite di mio padre, «non gli dispiacerà vero?», mi chiese, io feci di no con la testa e lui si tolse l'asciugamano improvvisamente, mi girai di scatto coprendomi gli occhi e tornando a pettinarmi, vidi dallo specchio che sorrise mentre indossò i boxer. Dovevo ridargli la maglietta o non si sarebbe messo nulla, per scendere dagli altri, mi alzai e andai verso di lui.
«Tieni ti devo ridare questa.. non volevo disturbarti così, scusami..», me la tolsi ma mi ricordai solo quando sentii fresco sul mio petto che nemmeno due secondi prima avevo detto di essere senza reggiseno. Diventai paonazza e mi coprii subito il petto, «non mi guardare!», dissi girandomi di schiena ma lui rimase immobile.
«Che ti è successo..?», chiese, il suo tono di voce era diventato improvvisamente serio, non più divertiva come prima, e da quello mi ricordai delle cicatrici. Cambiai espressione anche io.
«Niente», dissi con voce ferma, andai verso il letto dove avevo visto il reggiseno e lo indossai, misi anche i jeans e la felpa velocemente ed andai verso la porta, «vuoi fissarmi ancora per un po'?», dissi scocciata, uscii dalla stanza lasciandolo li imbambolato. Ripensai al suo corpo mentre scesi al piano di sotto e notai che anche lui aveva qualche taglio qua e là, specialmente nell'addome e nella schiena, probabilmente per le risse con qualcuno.. non si sarebbe mai immaginato quello che avevo passato io..
Scesi di sotto e Fred era in cucina che stava preparando la colazione, mentre Rose e Waite non erano ancora scesi.
«Buongiorno raggio di sole!», esclamò appena mi vidi, non potei non sorridere a quel nomignolo, «dormito bene? Ieri sera eri un po' alticcia ma non ti preoccupare, lo eravamo tutti», mi rassicurò. Mi sedetti a tavola e poco dopo scesero anche gli altri, Trevor continuava a guardarmi ed io mi stavo irritando, notai che anche Rose aveva intercettato i nostri scambi di sguardi..
Mangiammo e Waite iniziò a raccontarmi le figuracce che non mi ricordavo affatto della sera prima, mi vergognavo ma allora stesso tempo mi facevano ridere, mi disse anche che volevo buttarmi nuda nel lago, per fortuna mi avevano fermata..«Allora che si fa oggi? Potremmo fare un escursione nei boschi», propose Waite, «il paesaggio qui è così bello..», continuò guardando fuori dalla finestra, fummo tutti d'accordo.
Finito di mangiare preparammo dei miei vecchi zaini che avevo trovato negli armadi, con l'essenziale, cibo, acqua ed una mappa nel caso ci fossimo persi, il cellulare prendeva a momenti ed anche se conoscevo a memoria quel percorsi per le molteplici volte che li avevo percorsi con i miei genitori, quella possibilità non era mai da escludere.
«Allora siete pronti?», chiesi finendo di raccattare le varie merendine che avevo in casa, non avendo organizzato nulla, non avevo avuto il tempo di andare a fare la spesa quindi non c'era molto in casa a parte cose confezionate o in scatola.
«Io voglio il tonno! È ricco di proteine mi farà affrontare il lungo percorso.. mi sentirò wild, come se l'avessi pescato io..», disse Fred prendendo una scatoletta.
«Si certo, specialmente quando aprirai la scatola e la mangerai con la forchetta..», ironizzò Trevor, sorrisi anche se poi quando mi guardò smisi. Anche gli altri avevano notato che qualcosa non quadrava tra noi ma non era per quello che pensavano loro.. Rose, prese prepotentemente una barretta di cioccolato e la infilo nello zaino.
«Andiamo? O vogliamo guardarci negli occhi ancora un po'?», disse scocciata, uscii dalla porta finestra e tutti la seguimmo, iniziammo ad andare verso il lago e ad ammirare il paesaggio.
«È magnifico qui, vorrei restare per sempre..», si lasciò sfuggire Trevor.
«E invece dovremmo tornare alle nostre merdose vite da studenti emarginati.. pensa un po' che bel futuro che ci aspetta..», commentò Waite dandogli un pacco sulla spalla e superandolo. Lo guardai e gli sorrisi in senso di conforto per poi riprendere a camminare.
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Fidati di me, mi disse (completa)
Romance"Ero ancora bambina quando il fratello di mio padre mi stuprò. [..] "Fidati di me", mi diceva. [...]" Questa storia racconta la vita di Meghan Teller-Boone, troppo vissuta per alcuni, troppo breve per altri. Ora lei ha diciotto anni. Sono passati...