Era passato un po' di tempo da quando mi ero dichiarata a lui ed avevo passato dei momenti indimenticabili, erano ormai quasi cinque mesi che eravamo tornati insieme e probabilmente erano stati i più belli di tutta la mia vita. Ryan era davvero un ragazzo stupendo, simpatico e carismatico, lo amavo alla follia..
«Andiamo preparati», mi disse lui entrando in camera mia. Era venerdì sera, più precisamente il 19 Dicembre, compleanno di Stacy McDonovan. Stava cercando di convincermi ad andare alla sua festa alla quale io non ero stata invitata, per ovvie ragioni, e sicuramente non le volevo regalare quest'altra sorpresa.. «non mi divertirò senza di te», continuò mentre andò verso il mio armadio per prendermi un vestito, non capivo perché ci tenesse così tanto ad andarci.. okay, si conoscevano da quando erano piccoli ma io non centravo nulla, anzi, ero il motivo per cui si erano lasciati, sarei stata solo di troppo.
In questo ultimo mese, però, Melanie e Stacy erano tornate amiche di Ryan, per questo lui era stato invitato, ma io quando era insieme a loro, non parlavo e mi beccavo chissà quante occhiatacce da parte di Stacy.. «stiamo poco, se non ti diverti ce ne andiamo subito, giusto per far vedere a mio padre che ci sono andato..», ah si, era tornato a casa sua, aveva deciso di non invadere più casa nostra, -anche se per me non era affatto un problema vederlo girare con solo un asciugamano in vita per i corridoi..-, e di tornare dai suoi sperando che non lo tormentassero più e a quanto pareva, si erano calmati un po', la distanza dal figlio gli aveva fatto bene.Dopo altri dieci minuti di insistenza, mi convinse e mi preparai alla serata. Sapevo già che sarebbe stata un noia mortale, almeno per me, ma non potevo fingere un altro improvviso attacco di mal di pancia.. o forse sì..
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Ore dieci e mezzo, avevamo appena parcheggiato di fronte alla villa di Melanie, era lì che si sarebbe svolta la festa per Stacy.
La casa era tre volte più grande della mia, un mega giardino intorno ben curato con una piscina nel retro, in quel quartiere se non avevi una piscina eri considerato un poveraccio.
Percorremmo il lungo vialetto per poi entrare dalla porta principale ed essere subito fissati da tutti, a questa festa erano presenti i più "in", la "crème de la crème", il "top". Io beh, ero fuori luogo, molto.
Ryan mi strinse la mano, sorridendomi, ricambiai anche se il mio unico pensiero era che volevo andarmene il più in fretta possibile da quel posto. Mi sentivo a disagio e si vedeva che nessuno mi voleva lì..
Incontrammo Brendon e Ashlee, bellissimi come sempre, e li salutammo. Dopo poco arrivarono Melanie e Stacy, che subito non si risparmiò.«Che cavolo ci fa lei qui? Avevamo invitato solo te», disse guardando Ryan, poi si girò verso di me, mentre Melanie si avvicinò e mi guardò allo stesso modo, schifata.
«Credo che il tuo invito, Meggy, l'abbiamo buttato nel cesso», disse mettendosi a ridere, «come dovresti fare con il tuo vestito..», infierì, feci un finto sorriso.
«Tranquilla. Me ne stavo andando. E questo vestito è un abito della collezione invernale di tua madre. L'ha consegnato l'altro giorno a mio padre, ma ehi, lascio a te l'onore di dirle dove vorresti che finisse..», dissi mostrando tutta la grinta che avevo, mi ero stancata dei suoi continui insulti e prese in giro. Ashlee mi guardò meravigliata come il resto del gruppetto, a parte Melanie che era incazzata nera, le avevo fatto fare una figuraccia davanti a tutti..
Mi girai e me ne andai verso la porta ma Ryan mi seguì e mi bloccò tenendomi un braccio.«Ehi! Meg! Aspetta un secondo», mi fermai e mi girai per guardarlo, «non andartene, è esattamente quello che vogliono loro. Non possiamo passare una serata insieme senza pensare a quelle due? È una festa! Beviamo il loro alcool e poi vomitiamo sul loro giardino ben tagliato..», dopo quell'affermazione, non riuscii a trattenere un sorriso, «allora ci stai?», chiese sorridendomi, dovevo ammettere che quella proposta mi allettava parecchio.
Annuii e gli strinsi la mano.
Sospettavo già che quella serata non sarebbe finita bene, ma non mi sarei mai immaginata che finisse così male...
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Fidati di me, mi disse (completa)
عاطفية"Ero ancora bambina quando il fratello di mio padre mi stuprò. [..] "Fidati di me", mi diceva. [...]" Questa storia racconta la vita di Meghan Teller-Boone, troppo vissuta per alcuni, troppo breve per altri. Ora lei ha diciotto anni. Sono passati...