Era mattino ed avevo un mal di testa atroce. Ricordavo poco e niente della sera prima.
Misi a fuoco la stanza, pareti bianche, con qualche scritta qua e là, mobili neri e grigi, letto matrimoniale a baldacchino.. non ero nella mia ma le cose mi sembravano familiari.
Sentii mugugnare.
Mi girai nel letto lentamente quando un braccio si appoggiò sul mio fianco, e fu in quel momento che capii di indossare solo l'intimo.
D'un tratto due occhi erano fissi nei miei.«Ehi ti sei svegliata..», disse ancora assonnato, quando notò che io non mi stavo muovendo si accorse del suo braccio su di me e lo sposto, «scusa non me ne sono reso conto..», aggiunse. Io feci i sorriso striminzito e le mie guance arrossirono. Rimanemmo ancora un po' così finché lui non si alzò mettendosi seduto, la sua schiena nuda era di fronte a me e, stiracchiandosi, potei notare i muscoli definirsi in essa. Era davvero molto sexy..
«Abbiamo.. dormito insieme?», chiesi titubante, mi ero ubriacata e ricordavo solo poche cose della sera prima, ma sicuramente non mi ricordavo di essere capitata a casa di Ryan. O nel letto di Ryan.
«Già..», disse lui. Cavolo.. l'avevamo fatto?! Avevo fatto sesso con Ryan e nemmeno me lo ricordavo?? «ma tranquilla, non è successo niente», continuò forse notando la mia faccia preoccupata, «tu ti sei rotolata sul prato di fronte casa, poi mi hai vomitato addosso ed io ho dovuto spogliarti, e spogliarmi, per non sporcare il letto..», aggiunse. Sbancai. Gli avevo vomitato addosso??? Madonna che figura di merda.. non sarei mai più riuscita a guardarlo in faccia.. «farti la doccia sarebbe stato un po' impegnativo..», voleva farmi una doccia???
Si alzò ed in quel momento vidi che indossava solo le mutande, dovetti coprirmi gli occhi con le mani per non rimanere a fissarlo imbambolata.«Ti prego dimmi che il resto della serata non è andata tanto male come mi ricordo..», chiesi mettendole poi fra i capelli e spiaccicando la testa fra i cuscini, ricordando a spezzoni i danni che avevo fatto, ma quella mossa mi fece venire ancora più mal di testa. Oltre a quello che era successo con lui speravo solo che le altre cose ne le fossi immaginate..
«Beh, se i tuoi ricordi si racchiudono in: ballare all'impazzata su un tavolino ubriaca per poi spogliarti davanti a tutti e dar iniziò così ad una festa in piscina.. allora, sì, sono tutti veri», si trattenne dal ridere mentre io gli lanciai un cuscino addosso, «ehi!», iniziai a ridere mettendomi seduta ma non mi ero accorta che lui aveva quella cosa che succede ai ragazzi la mattina, era stato di schiena tutto il tempo ma per prendere al volo il cuscino si era girato verso di me e così anche le sue mutande.
Spalancai gli occhi smettendo di ridere all'istante e, di nuovo, non riuscii a non fissarlo, inizialmente lui non capì il mio comportamento, ma poi abbassò lo sguardo. Lui mise immediatamente il cuscino davanti al pacco per poi sorridere imbarazzato, aveva le guance rosse, non l'avevo mai visto arrossire.
«Scusami, oddio.. me ne vado subito..», mi alzai velocemente, feci per andare alla porta ma lui mi bloccò con la mano libera.
«Non penso che i miei tollerino la nudità in casa..», mi fermai con la mano sulla maniglia e guardai il mio corpo, mi ero scordata di essere ero solo in intimo, per un attimo pensai che fosse stato una buona idea quella della sera prima, quando avevo deciso di togliermi i peli visto che sembravo uno yeti in pieno inverno, «ma credo che a te non dispiace», infierì riferendosi alla festa.
«Non guardarmi!», dissi mentre mi girai verso di lui cercando di coprirmi inutilmente con le mani, era strano per me trovarmi mezza nuda davanti ad un ragazzo, ed era ancora più strano che non mi sentivo tanto in imbarazzo come credevo.
«Tu hai visto me!», controbatté.
«Si ma non è la stessa cosa!».
«Ho un erezione!», esclamò, rimasi zitta diventando anche rossa in faccia per la sua affermazione.
Okay, la sua situazione era peggio ma la sua era una situazione "naturale"..
Mi guardai intorno per vedere dove fosse il mio vestito, era steso su una sedia vicino al letto completamente sporco..
STAI LEGGENDO
Fidati di me, mi disse (completa)
Storie d'amore"Ero ancora bambina quando il fratello di mio padre mi stuprò. [..] "Fidati di me", mi diceva. [...]" Questa storia racconta la vita di Meghan Teller-Boone, troppo vissuta per alcuni, troppo breve per altri. Ora lei ha diciotto anni. Sono passati...