Eravamo a cena con Ashlee e Bred, erano passati due giorni dalla sua dichiarazione pubblica ed io non ero ancora riuscita a trovare il momento giusto per dirglielo.
In questi giorni era rimasto a casa mia ma con i miei sempre intorno a controllarci non avevamo avuto un momento solo per noi, da soli senza occhi indiscreti intorno.
Volevo che fosse un momento speciale, non volevo fosse una cosa da niente.«Tu che prendi?», chiese Ryan sorridendomi.
«Gli spaghetti. Grazie», la cameriera prese il mio ordine per poi andarsene dicendo che sarebbe passato qualcuno per il vino.
Ero agitata, quella poteva essere la sera giusta. I miei non erano a casa, anche loro erano andati ad una cena e sicuramente non sarebbero tornati prima di mezzanotte.
Avevo organizzato tutta la serata, cena con gli amici e dopo a casa, nel mio letto.
Si, ero pronta, volevo fare l'amore con lui.«Allora che mi raccontate ragazzi? Come va la vostra convivenza?», chiese Ashlee curiosa.
«Già.. una convivenza sotto sorveglianza..», commentai io, Ryan sorrise.
«Sta andando bene. Sono contento di passare più tempo con lei.. e poi non ho i miei genitori tra i piedi», rispose.
«In compenso ci sono i miei..».
«Si ma sono molto più simpatici dei miei. Pensa che l'altro giorno tuo padre mi ha offerto di andare a giocare a basket con lui. Abbiamo fatto una partita nel vostro giardino e ci siamo divertiti, invece con tua madre ho fatto una torta al cioccolato», alzai le sopracciglia, come mai io non li avevo visti fare tutte queste attività insieme? «tranquilla. La torta non è finita la serviremo domani a pranzo», disse sorridendomi pensando che la mia reazione fosse dovuta al fatto che io non avessi visto la torta, gli diedi una pacca sul braccio avendomi fatto passare per quella ingorda che si rimpinzava di cibo, cosa che era vera ma non volevo si sapesse così apertamente, specialmente di torte al cioccolato, ne andavo matta.
Arrivò la cameriere con i primi piatti, la serata passo velocemente e molto tranquilla, tra risate e aneddoti del passato, avevo scoperto altre cose di Ryan che mi piacevano molto.Andammo a pagare ed offrii lui, aveva insistito tanto, voleva ripagare il fatto che abitava da noi "a scrocco", così lo lasciai fare.
Salutammo Bred ed Ashlee con un abbraccio e tornammo a casa. Eravamo in una macchina con autista ma c'era un vetro nero che ci separava, forse era quello il momento, eravamo soli. Ma avrei dovuto dirglielo in una macchina? No, era un po' squallido. Doveva essere speciale.
Per tutto il tragitto anche lui poteva notare che ero nervosa ma non mi disse nulla, prese solo la mia mano fra le sue e la strinse.Arrivammo davanti casa, avevo pianificato tutto, la mia camera era in ordine, l'avevo cosparsa di candele per creare l'atmosfera, l'avevo letto su internet. Volevo sorprenderlo anche se ero inesperta ed al pomeriggio, al posto di studiare, mi ero letta molti blog di ragazze che raccontavano la loro prima esperienza o come avevano sorpreso i loro ragazzi sistemando la stanza in un certo modo. sapevo tutto ormai in teoria, era ora della pratica. Ma quando entrammo in casa, la mia sorpresa fu un'altra.
«Mamma, papà. Che ci fate già qui?», chiesi guardando l'orario, erano le dieci e mezzo e solitamente restavano fuori più a lungo.
«La cena era un mortorio. Poi tuo padre non si sentiva bene e siamo rientrati. La vostra cena invece?», ci chiese, avvicinandosi.
«Tutto tranquillo. Il posto che ci avete consigliato era veramente stupendo e con un ottimo cibo», rispose Ryan garbatamente, poi restammo lì a fissarci per un po' non sapendo cosa dire, «beh, noi andiamo a letto..», continuò, immediatamente mio padre si girò a guardarlo male, «cioè, volevo dire, andiamo nel letto, ognuno nella propria stanza, ovviamente», io trattenni una risata insieme a mia madre, mi divertiva vederlo impacciato con mio padre.
![](https://img.wattpad.com/cover/173847039-288-k41468.jpg)
STAI LEGGENDO
Fidati di me, mi disse (completa)
Romance"Ero ancora bambina quando il fratello di mio padre mi stuprò. [..] "Fidati di me", mi diceva. [...]" Questa storia racconta la vita di Meghan Teller-Boone, troppo vissuta per alcuni, troppo breve per altri. Ora lei ha diciotto anni. Sono passati...