Un angelo dal paradiso

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«Cavolo ancora non vi parlate?», mi chiese Ashlee, erano cinque giorni che provavo a scusarmi con Ryan ma non voleva parlarmi.
La mia "popolarità" era finita, dopo questa rottura tra me e Ryan, la litigata davanti a tutti in mensa con Trevor ed il fatto che non ero più tanto figa ad aver risposto al preside, ero tornata il fantasma di prima.

Eravamo ad una festa a casa di Bred, era sabato sera ed i suoi non c'erano ma, in cambio, tutta la scuola era venuta a fargli compagnia, conosceva davvero tutti.
Ero in un angolo della casa a bere un punch disgustoso alla fragola e a guardare da lontano tutti che si divertivano, le feste di Bred erano etichettate come "le più fiche con fiumi di alcol e tante ragazze", ed era vero, c'erano tantissime ragazze.

«Credi che Bred conosca davvero tutte queste ragazze?», mi chiese Ashlee di fianco a me, ci stavamo guardando intorno ed eravamo le uniche a non divertirci, lei aveva appena litigato con Brendon, non mi aveva detto ancora per cosa, ma da come lui parlava con le altre ragazze potevo intuirne il motivo. Forse la sua popolarità con le donne aveva scatenato la gelosia di Ashlee.

«No.. saranno solo conoscenti. Tu se fai delle feste conosci ogni singola persona che si presente a casa?», chiesi guardandola.

«Si», disse secca continuando a guardare lui, okay, non avevo migliorato la situazione.. «vado a prendere dell'altro punch ma stavolta ci aggiungo della vodka. Lo vuoi anche tu?», mi chiese iniziando a camminare verso il bar.

«No.. grazie sono a posto», dissi sorridendole, sparì tra la folla mentre io mi concentrai su un'altra persona, Ryan.
Stava girando con Brendon a salutare quasi tutte le ragazze della festa. Nauseanti. Vidi Melanie e Stacy flirtare con altri ragazzi, tutti erano impegnati a costruire relazioni mentre io ero da sola in un angolo a bere punch di merda. Dovevo rimediare. La nuova me ormai aveva preso il sopravvento anche se non era finito tutto rose e fiori.. andai da Ashlee che era ancora al bancone del bar.

«Sai che c'è? Correggi anche il mio di punch!», lei mi guardò meravigliata.

«Evvai ragazza! Stasera ci divertiamo!», e questa fu la frase fatidica..

Mezz'ora dopo eravamo brille tendenti all'ubriaco, quel sapore dolciastro mi era rimasto in bocca che era quasi priva di saliva ma l'unica cosa che avevo voglia di fare era bere ancora e ballare con la mia migliore amica. Mi stavo stranamente divertendo e non era da me ubriacarmi alle feste ma più mi guardavo intorno e più pensavo che era la cosa giusta da fare. Ero lì per divertirmi cavolo! In realtà ero lì solo per far compagnia ad Ashlee che mi aveva praticamente obbligata ma questi erano dettagli.

«Ehi ragazze..», ci si avvicinò Melanie con Stacy al suo fianco, io la guardai storto e poi guardai Ash, solo a quel punto mi resi conto che lei era molto più ubriaca di me.

«Se volete davvero divertirvi bevete questo insieme a noi», Stacy ci passo dei bicchierini con dentro un liquido verde fluo, «andiamo sa di verde!», ci incitò. Lo prendemmo e lo buttammo giù tutto d'un fiato.
Iniziammo a bere con loro e non sapevo bene per quale motivo, sicuramente ero ubriaca, ma quella sera le vipere mi stavano simpatiche.
Persi il conto di quanto bicchierino colorati ci passarono.

«Vado a parlare con Bred..», disse Ashlee ad un certo punto, biascicando.

«Credi che sia il momento giusto?», le chiesi, ubriaca com'era, non pensavo fosse il caso di andare a parlare con lui.

«Si, è il momento perfetto! Auguratemi buona fortuna», si alzò e andò da lui, gli si gettò praticamente addosso visto che non riusciva a stare bene in piedi e lui la sorgesse, mi misi a ridere anche se in realtà era una scena un po' patetica.
D'un tratto vidi accanto a loro, Ryan che si stava baciando con un'altra ragazza.
Erano fuori in giardino lontano da occhi indiscreti.
Qualcosa nel petto mi si fermò.
Avevo cercato in questi giorni di superare la nostra rottura, non l'avevo praticamente mai visto, ma ora, mentre baciava un'altra ragazza, avrei soltanto voluto andare a staccarla da lui.. so che non era di mia proprietà ma questa cosa mi turbava parecchio..

«Dovresti andare da lui..», mi disse Melanie avvicinandosi, «vallo a fermare», la guardai e lei mi incitò con lo sguardo, ma io non mi feci convincere, aveva la sua vita ed io lo rispettavo. Ma l'idea di lui con un'altra mi fece bere ancora di più. Iniziai a ballare con chiunque in pista, a giocare ai videogame con i ragazzi in sala e a beer-pong. Mi ritrovai in mezzo alla pista, c'era un tavolino ed io ci salii sopra iniziando a ballare a tempo di musica, faceva caldissimo stavo sudando, avevo bisogno di svestirmi.

«Non fa caldo qui.. io ho caldissimo..», iniziai a sbottonarmi il vestito mentre tutto i ragazzi intorno mi guardavano ed urlava di farlo. Me lo tolsi e rimasi in biancheria intima, iniziai a ridere e tornai a ballare barcollando mentre Ash, anche lei non messa proprio benissimo rideva a crepa pelle non rendendosi conto della situazione disperata. Poi vidi la piscina fuori in giardino ed ebbi una terribile idea.. «ragazzi tutti in piscina!», urlai, feci per scendere dal tavolino mentre tutto iniziarono a correre fuori e a tuffarsi, ma mi girò la testa. Chiusi gli occhi e cercai di rimanere in piedi, non riuscivo a tenere gli occhi aperti, vedevo delle figure sfuocate che mi superavano e si buttavano nella piscina. Qualcuno poi mi afferrò e mi sollevò portandomi poi fuori sulle sue spalle.

«Sei un angelo..?», chiesi non mettendo a fuoco il suo volto. Poi quando lo feci il mio sorriso si allargò, «Ryan sei venuto a salvarmi..», lui mi appoggio su una sdraio lontano dalla piscina. aveva in mano il mio vestito ed iniziò ad infilarmelo mentre io non avevo intenzione di aiutarlo nei movimenti da quanto ero stanca.

«Sei ubriaca..».

«Din-din-din!», dissi come se avesse indovinato la risposta del secolo.

«Che cosa ti succede?», mi chiese serio, «perché sei cambiata all'improvviso? Perché sei ti sei immischiata con quel.. Trevor?», diventai seria anche io, l'aria fresca era riuscita a farmi riprendere un po' ma non ebbi il coraggio di rispondergli, che cosa potevo dirgli? Come potevo giustificare il fatto che con Trevor ero riuscita a superare i miei confini e con lui no?

«Ci siamo solo stuzzicati un po'..», dissi ridacchiando, la mia stupida boccaccia! Lui sembrò irritarsi.

«Non ha senso che continuiamo a parlare..», disse quasi delusi, si girò ed iniziò a camminare verso casa.

«Ti prego Ryan.. non abbandonarmi..», si stava allontanando da me mentre le lacrime iniziarono a scorrere sul mio viso, non potevo lasciarlo andare, dovevo risolvere il problema anche se era davvero difficile per me dirgli la verità.. specialmente perché ero ubriaca ma forse era proprio per quello che avevo avuto il coraggio di dirglielo, «ho provato a togliermi la vita..», dissi con un filo di voce tra le lacrime, lui si bloccò all'istante, pensavo di averlo detto con un filo di voce impercettibile e invece mi aveva sentita comunque, «per questo sono rimasta a casa per dieci giorni. Ero in convalescenza. I miei mi hanno trovato svenuta nella vasca. Mi hanno portato in ospedale», rimasi in silenzio cercando di capire cosa pensasse, non volevo che si allontanasse da me di nuovo, lui mi era stato vicino in situazioni molto brutte, con i miei genitori biologici, con Ivan, era mio amico ed io non volevo perderlo, e se avessi dovuto raccontargli anche il resto della mia vita, beh, era il momento di farlo, «mi dispiace essermela presa con te. Quelle foto mi avevano scossa e.. quando l'ho vista ho pensato a cosa avessi potuto pensare tu..».

«Io cosa?», disse confuso dalle mie parole.

«Che.. con lui ero riuscita a.. e invece con te no..», ero molto imbarazzata, lui mi guardò con occhi tristi e si avvicinò a me.

«Io non ho pensato questo.. ho pensato soltanto che volevo farla pagare a chi avesse scattato ed appeso quelle foto in giro..», mi confessò arrabbiato. Era veramente un angelo sceso dal paradiso per proteggermi ed io continuavo a non capirlo..

Fidati di me, mi disse (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora