Capitolo sessantatre

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                          Destiny

«Mi ha chiesto di andare a convivere con lui.» Ringrazio con un sorriso il cameriere che porge bevande analcoliche ai piccoli e mi congratulo con Micaela, contenta che la sua relazione proceda senza interferenze.
«Sono felice per voi.» Trangugio un sorso di vino bianco, brindando alla sua felicità. La sala in cui stanno riunendo gli invitati si sta lentamente riempiendo. Scorgo qualche viso familiare ma nessuno con cui abbia preso confidenza, eccezione fatta per Luke e Micaela.
«Io no infatti l'ho lasciato.» Il liquido quasi mi va di traverso. «Scusa?» Micaela si guarda le unghie perfettamente curate con fare indifferente. «Non volevo traslocare così ho optato per la via più facile.» Copro il sorriso che minaccia di crescere sulle mie labbra con il bicchiere che tengo in mano. Questa ragazza è incredibile. «E non ti manca?» «Sì, anche se mi mancherebbe di più il mio appartamento in centro quindi va bene così.» «È qui stasera?» Mi guardo intorno, cercando il suo ex fidanzato con lo sguardo. Trovo il mio intento a guardarmi. Mi sorride e si morde il labbro superiore, tornando a rivolgere la sua attenzione a Luke che si volta e mimando il gesto del telefono mi chiede di chiamarlo. Ryan gli da' una gomitata al che il suo amico ride.
«Non è neanche nella lista. Si è fatto cancellare lo stesso giorno in cui ho rotto con lui.» «Tu sei venuta però.» Le faccio notare. Micaela annuisce. «Champagne gratis, portate da reali e camerieri carini non sono qualcosa a cui rinuncerei facilmente.» Scuoto la testa e le sorrido. La sua attenzione cade su Emily, Dawson e Harry che sottovoce commentano i look degli invitati. «Hai portato anche la prole.» Rivolge loro un sorriso che i piccoli ricambiano. Micaela li guarda con tenerezza. «Ma sono l'amore.» Sfiora il viso di Emily con le dita e preme i palmi delle mani contro quelli di Dawson e Harry.
«Sai una cosa? Ne voglio uno anch'io. Vado a chiamare Mike.» La sua spontaneità mi fa sorridere. Micaela si allontana componendo il numero del suo ragazzo. «A me fa paura.» mormora Dawson, avvicinandosi a me. «È carina.»  replico, difendendola. «È inquietante.» ribatte con convinzione. «Dawson.» Incurvo le labbra verso l'alto. «È vero, sembra una bambola.» «Sono belle le bambole!» Si intromette Emily, guardando torva Dawson.
«Solo se assomigliano alle Barbie come Destiny.» Gli bacio una guancia, ringraziandolo per la sua dolcezza. «Mi stavo iniziando a chiedere dove fossi.» Meghan mi sorride, avvicinandosi e baciandomi le guance. «Sei splendida, tesoro.» Afferma con sincerità, guardandomi interamente. «Ciao anche a voi, marmocchi.» Emily e Harry, avendo fatto la sua conoscenza, le si gettano addosso felici di vederla. Dawson rimane accanto a me ma dal modo in cui la osserva capisco che la sta studiando. «Tu devi essere Dawson, Ryan mi ha parlato molto di te.» È Meghan a rompere il ghiaccio e a presentarsi per prima. Dawson annuisce. «Ed io che pensavo parlasse solo di Destiny.» afferma con ingenuità, facendo ridere entrambe. Dawson sorride e raggiunge i suoi fratelli quando vanno incontro a Luke. Li seguo con lo sguardo, assicurandomi che non si perdano tra gli invitati. «A proposito di Ryan... non è riuscito a staccarti gli occhi di dosso neanche per un secondo.» Arrossisco e lei annuisce con l'aria di una che la sa lunga. «Constatalo tu stessa.» Mi fa cenno di voltarmi. Le do' momentaneamente le spalle e trovo nuovamente gli occhi di Ryan fissi sulla mia figura. «Non è riuscito a tenere il filo del discorso neanche quando l'ho dirottato sulla sua carriera tant'era preso a guardare dove fossi.» Amore mio. Gli occhi di Ryan si fissano nei miei e, nonostante mi sia a qualche metro di distanza, mi toccano come se fossero mani. «Ti guarda come se fossi l'unica presente quando io per attirare l'attenzione di un ragazzo devo quasi mettermi in ridicolo. Tu no, hai la sua attenzione semplicemente stando nella stessa stanza in cui c'è anche lui. Svelaci il tuo segreto, biondina.» Mi stringo nelle spalle, ignara della risposta. Non ho idea di cosa abbia fatto per meritarmi un amore come il tuo.
Solitamente è
Ryan a dirmelo ma questa volta sono io a chiederlo a lui. «Vorrei tanto saperlo anch'io.» Ryan cerca di capire cosa io e Meghan ci stiamo dicendo, ma è troppo lontano per riuscirci pienamente. Decide allora di avvicinarsi ed io trattengo il respiro. «Tienitelo stretto, Des. Amori come il vostro non se ne vedono spesso.» dice un momento prima che Ryan ci raggiunga. «Sarà un quarto d'ora che mi guardate e poi parlate tra di voi.» Avverto lo sguardo di Ryan alternarsi tra la mia schiena ed il viso di Meghan che sorride soddisfatta.
«Cose tra ragazze, biondo.» Ryan sfiora la mia guancia con la sua. «Faccio ancora in tempo a convincere Luke a portare fuori qualcun'altra, Megh.» «Ed io a provarci con il cameriere. È attraente, non credi Destiny?» Il respiro di Ryan mi pizzica la base del collo. Aspetta impaziente una mia risposta. «È carino.» Mi limito a dire, lisciandomi il vestito. Sento la pelle infuocarsi quando le dita di Ryan scendono lungo i miei fianchi. «Attenta a quello che dici, piccola.» Le sue labbra sfiorano il lobo del mio orecchio. Meghan sorride. «Vedi? Destiny approva.» Mia moglie lasciala fuori.» replica Ryan con un mezzo sorriso e a me tremano le gambe a quel nominativo. Meghan ribatte ancora ma il corpo di Ryan premuto contro il mio mi rende difficile prestare attenzione a qualsiasi altra cosa. Dieci minuti con loro ed ho consumato più calorie di quante ne bruci agli allenamenti. «Cosa gli date da mangiare, latte e stupefacenti?» Luke mi porge Emily quando manifesta di voler essere presa in braccio da me. La stringo tra le braccia e lei si accoccola contro il mio petto, guardando Meghan che le fa l'occhiolino. «Vorrà dire che chiederò a mio padre di aumentare le ore che trascorri in palestra se quelle a cui sei abituato non sono abbastanza. Grazie per avermelo fatto notare, Luke.» Sgrana gli occhi e preme le dita contro la bocca. «Sai che scherzavo, zuccherino.» Tenta di rimediare, ma Meghan non si lascia incantare. «Ti aspetto domani in palestra alle dieci. «Alle dieci? Faremo almeno le tre questa sera!» «Troppo presto, dici? Facciamo alle nove, allora.»
I loro battibecchi mi fanno sorridere. «Tempo tre mesi e capiranno di non poter vivere l'una senza l'altro.» mormora Ryan alle mie spalle, guardando i diretti interessati bisticciare. «Io dico due.» Ryan sorride. Appoggia il mento contro la mia spalla e la bacia la punta del naso ad Emily che ridacchia. «Credi davvero che il cameriere sia carino?» Biascica dopo aver mandato Harry e Dawson a chiedere quanto tempo manchi alla cena. La sua domanda mi lascia sorpresa. Non credevo ci si fosse soffermato a tal punto da chiedermi un'ulteriore conferma in merito.
«Tu no?» replico con dolcezza, facendogli comparire un sorriso divertito sul volto. «L'unica cosa carina sarà il suo licenziamento a fine serata se continua a guardarti.» Sposto lo sguardo sull'oggetto della nostra discussione ed effettivamente trovo i suoi occhi turchesi fissi su me e Ryan. «Ecco, appunto.» Sospira, geloso. «Non ci ho fatto caso.» Ammetto, guardando l'unico uomo di cui ho bisogno fisso negli occhi. «Eri troppo presa dai piccoli per accorgertene.» «Da te in realtà.» ammetto e lui mi guarda. Sorride spontaneamente e neanche se ne rende conto. «Seria?» Gli rubo un bacio. «Tu cosa credi?» Sorride e ricambia. Mi stringe in un abbraccio che mi lascia senza fiato. «Ti amo.» commenta, baciandomi la testa. Le sue parole hanno una ripercussione su tutto il mio corpo. Era troppo tempo che non gliele sentivo pronunciare.
«Ti amo anch'io.» ammetto, e non potrebbe esserci affermazione più vera.

Perché proprio lei? ? 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora