Capitolo quarantotto

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Ryan

«Se è davvero andata a letto con Chase con me ha chiuso.» proclamo con autorevolezza, tirando la palla nel canestro che entra con facilità. Luke la blocca prima che cada a terra e me la passa con le mani. «Tu credi sia arrivata a tanto?» «Non avrei mai detto neanche che avrebbe mai baciato un altro ed invece...» Non riesco a togliermi dalla testa il messaggio che è arrivato a Chase sul telefono. Lui e Destiny insieme... Non riesco neanche ad immaginarlo tanto mi fa schifo.
«E sei sicuro fosse proprio lei il soggetto della frase?»
«Quante Johnson conosci?»
«Destiny non aveva una sorella una volta?»
«È una teenager, Luke.» L'ovvietà nel mio tono di voce non sembra farlo desistere.
«E quindi? Se è figa la metà di sua sorella capirei Chase.» Alzo gli occhi al cielo.
«Non ha senso che sia Chloe. Destiny poi non glielo perdonerebbe mai.»
«Non è un problema tuo, non credi?»
«Se riguarda Destiny sarà sempre affar mio.» Luke mi osserva con attenzione. «Tanto vale parlarne con lei a questo punto. Chiedile se c'è stata e riparti da quello che ti dice.» «Ho timore che quello che voglio sentirmi dire non coincida con la realtà dei fatti.»
«Quindi preferisci rimanere con il dubbio?» «Sì se significa poterle stare ancora a fianco.» «Ti fai del male in questo modo.» Allargo le braccia, rassegnato. «Hai altre idee, Luke?» Il mio sguardo cade sulla mia mano, priva dell'anello che dal giorno del nostro matrimonio non ho mai pensato di togliere. Non è stato un caso che lo abbia lasciato a casa questa mattina, l'ho fatto di proposito. Tenerlo mi avrebbe riempito la testa di possibili scenari a cui ho volontariamente deciso di non sottopormi. «E se chiamassi Chloe? Potresti chiederlo a lei.» Effettivamente non ci avevo pensato. «Potrei.» replico mentre estraggo il telefono dai pantaloncini che ho indosso. Cerco il suo numero tra i contatti e appoggio il telefono alla guancia quando inizia a squillare. Chloe risponde qualche secondo prima che parta la segreteria telefonica. «Cognatino!» «Hey, Chloe. Ti disturbo?» Mi mordo le labbra e punto lo sguardo al pavimento.
«No, dimmi pure.» «Volevo chiederti una cosa...»mi annuncio, scandendo lentamente le parole. «Ti ascolto.» «Tu e Chase... vi frequentate?»Avverto lo sguardo di Luke puntato addosso. «È il miglior amico di Destiny.»Il tono con cui replica da' quasi per scontato che non si stiano frequentando, ma ho bisogno di certezze e non di supposizioni. «Non ti ho chiesto questo, Chloe.» le faccio notare con dolcezza. «Uscite insieme?» riformulo la domanda, passandomi una mano tra i capelli. Ho il cuore che martella contro la gabbia toracica e un mal di testa in procinto di trasformarsi in emicrania. «Andrei incontro all'ira funesta di mia sorella se così fosse e, dal momento che incazzata fa paura, la risposta è no. Io e Chase siamo amici.» Il mondo mi crolla addosso e con esso anche la speranza che potessi essermi sbagliato. «Cosa ha detto?»mima Luke con fare preoccupato. Devo essere sbiancato perché ha mosso un passo nella mia direzione e mi guarda come se potessi svenire da un momento all'altro. Occorre soltanto che sollevi lo sguardo per lasciargli intendere la risposta che mi è appena stata data. «Ti ringrazio, Chloe.»La saluto e chiudo la telefonata. Ho la testa annebbiata da una quantità infinita di pensieri, il cuore in gola ed una sensazione spiacevole alla bocca della stomaco.
«È stato con Destiny.»
«Non è possibile.» Luke è quasi più pallido di me. Mi avvio verso i primi spalti e raccolgo le mie cose, infilandole alla rinfusa nella sacca sportiva. Ho bisogno di uscire e schiarirmi le idee. «Ci sarà una spiegazione.»Mi volto verso Luke e lo guardo come se fosse stupido. «A cosa? Al fatto che mi abbia tradito, di nuovo?» Luke deglutisce. «Chloe potrebbe averti mentito. Chi ti assicura che abbia detto la verità?» «A che pro farlo? Non credo che rovinare la relazione tra me e sua sorella rientri tra le sue priorità.» «Neanch'io, tanto meno però che Destiny abbia rischiato di perderti una seconda volta.» «A quanto pare la prima volta non le è servita di lezione.» «Sai che non è così?» «E com'è Luke, eh? È andata con un'altra persona dopo avermi promesso che non mi avrebbe più mancato di rispetto. E guardaci adesso: siamo nella stessa medesima situazione.» «Io continuo a non crederle.» Mi altero leggermente. Non può prendere le sue parti anche questa volta. «Smettila di difenderla, Luke. Mi stai dando al cazzo.» «Dovresti essere tu a difenderla.» «Non questa volta.» Chiudo la zip e mi carico la borsa in spalla. «Cosa intendi fare?» «Quello che avrei dovuto fare dall'inizio.» Luke aggrotta per un secondo le sopracciglia, ma quando scrollo le spalle capisce cosa ho in mente. «Non lo faresti davvero.» «Mettimi alla prova.» Boccheggia ed io tiro fuori le chiavi dell'auto. Le porte della palestra si aprono e lo schiamazzo che causano i miei compagni di squadra supera di poco il casino che al momento ho nella testa. Meghan si avvicina con un sorriso. «Ho intenzione di farvi tornare a casa più distrutti del solito.» Le unghie laccate di viola picchiettano contro la tabella sportiva che tiene tra le mani. «Oggi passo.» Muovo un passo in direzione della porta, ma quando si accorge della borsa che ho al collo si posiziona davanti a me e mi fissa con un cipiglio. «Vai ad allenarti, biondino. Ed anche tu, Luke.» Scuoto la testa e lei mi fissa con aria interrogativa. «No.» «Non era una domanda.» «Neanche la mia.»  «Cos'è, hai dormito male?» Mi punzecchia, sorridendo. Non ho dormito affatto. «Non è giornata, Megh.»«Vuoi che chiami Destiny in modo che ti aiuti a sbollire?» Anche se non lo ha detto con cattiveria - naturalmente non può sapere cosa sia appena successo tra noi- le sue parole mi infastidiscono non poco. «Non rompere il cazzo, e togliti di mezzo.» Supero una Meghan scioccata dalla rudezza delle mie parole con facilità e poco prima che raggiunga l'uscita la sento chiedere a Luke cosa mi sia successo. Cosa sia accaduto chiede? Sono stato appena spinto a fare l'unica cosa che, mano sul fuoco, non mi sarei mai sognato di fare: chiedere la separazione coniugale.

Perché proprio lei? ? 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora