Capitolo novantacinque

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Destiny

Ryan è atterrito. Sposta in continuazione lo sguardo tra il mio viso, la mia pancia e la pistola che ho puntata contro. Il pomo d'Adamo sembra come voler essere sputato fuori tanto deglutisce. Steve punta i suoi occhi nei miei. «Te lo meriteresti proprio.» Strabuzzo gli occhi e nel riflesso dei suoi leggo il terrore nei miei. «Ti prego.» Implora Ryan, devastato. Sposto lo sguardo su di lui quando non riesco a sostenere l'altro e leggo sul suo viso tutta la disperazione possibile. «Qualunque cosa tu voglia da lei, prendila da me. Vuoi qualcuno da torturare? Sono qui. Vuoi qualcuno su cui sfogare la tua rabbia? Fallo con me. Vuoi uccidere qualcuno?» Schiudo le labbra. Ryan soffre ma continua. «Mi hai davanti.» «Ryan.» mormoro, le lacrime che mi bagnano le guance. «Ma non toccare loro. Non lo sopporterei.» Ryan mi guarda in un modo che mi lascia senza fiato. Ha il viso martoriato e sprazzi di sangue sulle labbra, ma non è questo a lasciarmi impietrita. Sono gli occhi. Solitamente sfacciati e sicuri, adesso sono prossimi alle lacrime, distrutti dal dolore e dalla paura. Chino lo sguardo e sento Jared chiamarmi. Mi indica un taglierino a terra quando i miei occhi incrociano i suoi. Alissa segue il nostro sguardo e si fa attenta. «Dobbiamo distrarlo.» Il taglierino è a qualche passo da Steve che essendo di spalle non l'ha ancora notato. Se solo allungassi la gamba...
Steve, notandoci complottare, si volta verso di noi. Ryan si alza di scatto, impaurito che possa succedermi qualcosa. «Tuo marito ha intenzione di sacrificarsi per te e tu confabuli amorevolmente con lui?» Steve ride e si copre la bocca con una mano. «La mia opinione su di te non è molto lontana dalla prima impressione che mi hai dato.» «Non mi interessa ciò che pensi di me.» «Dovrebbe, tesoro. La tua vita e quella del bambino che porti in grembo sono appese ad un filo fatto oscillare da me. Se lo fermo, voi vi fermate con lui. Ti è chiaro il concetto?» Mi si pone davanti. «Non dovresti prendertela con lei.» Jared sputa fuori la sua rabbia. Steve guarda Ryan. «Le cose si fanno interessanti.» «E per quale motivo non dovrei, dottore?» Si sposta e sento le spalle rilassarsi. «È incinta di poche settimane. Solo un uomo piccolo se la prenderebbe con una donna in questo stato.» È in quel momento che Ryan si rende conto di esser l'unico che non ne sapeva niente. Il modo in cui guarda Jared mi fa sentire maledettamente in colpa per non averglielo detto prima. «E allora? Tu te la scoperesti lo stesso, anche incinta di un altro quindi non farmi la morale.» Ryan è teso come una corda di violino. Guarda trucido Jared e sospira rumorosamente. «Ti sbagli.» replica Jared. «Davvero? Perché quando stavo per farle succhiare il mio cazzo e ti ho detto che avresti potuto fare lo stesso non mi hai dato l'impressione di essere molto contrario.»
Ryan ha gli occhi fuori dalle orbite. «Tu cosa?» La rabbia gli sta deformando i lineamenti. Si alza da terra in modo meccanico. Non sembra neanche più lui in questo momento. «Ryan.» Lo chiamo per paura che faccia qualcosa di avventato ma lui non mi ascolta. Ha gli occhi fissi su Steve che lo sta guardando. «Niente di personale, amico. Mi stava innervosendo ed ho scelto il modo più facile per farla stare zitta. Avresti fatto lo stesso.» Ryan è livido di rabbia. Lo chiamo ancora ma non mi ascolta. Si volta solo per pormi una domanda. «Ti ha toccata?» Ha le veni del collo in evidenza. Annuisco e lui esplode. Si scaraventa su Steve con forza e riesce a buttarlo a terra afferrandolo dalle spalle. «Ma che cazzo?» Steve impreca quando sbatte la testa a terra. Si para il viso con le mani quando le mani di Ryan entrano in contatto con la sua faccia. «Ora.» Alissa si allunga quanto possibile per raggiungere il taglierino. Poggia il tallone contro il manico e cerca di tirarlo a sè. Ci riesce ed una sensazione di sollievo ci avvolge, ma si arresta quando il pugno di Steve entra in contatto con la guancia di Ryan. Ne incassa altri ed il cuore mi si stringe. «Dobbiamo fermarlo.» Alissa, percepita l'urgenza nel mio tono di voce, si affretta a tagliare le corde che le fasciano i polsi e mi aiuta a fare lo stesso con i miei. Mi alzo dalla sedia appena ho le mani libere ma non calcolo che anche Jared le ha perché mi ritrovo seduta sulla sedia dopo neanche un minuto. «Tu non ti muovi.» Jared non ammette repliche. «Ryan ha bisogno d'aiuto.» Provo ad alzarmi di nuovo ma Jared mi tiene ferma, stringendo le mie mani tra le sue. «Tu e Alissa prendete Dawson e andatevene via da qui. Di Ryan me ne occupo io.» Steve e Ryan si scontrano ancora. «Adesso.» Sfilo la mia mano dalla sua e mi alzo. Jared mi guarda un'ultima volta prima di andare ad aiutare Ryan. «Porta Dawson via da qui.» Non riesco staccare gli occhi dalla scena che mi si presenta davanti. «Tu non vieni?» Alissa balbetta. «No. Devo accertarmi che Ryan stia bene.» «Des.» «Vai, Alissa. Ti prego.» È combattuta, ma alla fine riesco a convincerla. Prende Dawson che è rimasto in disparte per una mano e lo trascina fuori. «Togliti. Non ho bisogno di te.» Ryan scosta malamente Jared che gli si è inginocchiato vicino. «Non lo sto facendo per te.» «Lo immaginavo.» Ryan prende Steve per la maglietta e gli fa sbattere la testa contro il pavimento. «Dovresti andartene. Mi sei solo d'intralcio qui.» «Lo ucciderai.» «Ha quasi abusato di mia moglie, è quello che si merita.» Jared posa le mani su quelle di Ryan. «Fermati.» Ryan gli rifila una gomitata sul naso, rompendoglielo. «Fatti i cazzi tuoi o farai la stessa fine.» Ryan minaccia Jared che si copre il naso con le mani e lo guarda da sotto le sue ciglia bionde. «Tuo figlio merita di crescere con un padre presente.» Ryan si blocca e Steve ne approfitta per ribaltare la situazione. Gli da una testata e lo colpisce con il ferro della pistola. Ryan boccheggia e finisce a terra. Steve gli punta la pistola contro. Infila un proiettile e mira alla sua testa. Ryan dischiude gli occhi ma li spalanca completamente quando mi nota dietro Steve. «Vattene, Des!» Grida in preda al panico. La paura che assista allo sparo è visibile nei suoi occhi. Non riesco a muovermi, ma anche se avessi potuto probabilmente non l'avrei fatto.
Jared mi guarda sbigottito. «Portala via, dannazione.» Impreca Ryan, esortandolo a muoversi. Lui si alza e corre verso di me. Steve però è più veloce. Sposta la pistola su di me e spara. A sangue freddo. Un urlo animalesco esce dalle labbra di Ryan. Jared sbianca. Io mi tocco la pancia con le mani. Le ho sporche di sangue. Me le guardo e la vista si annebbia.
La testa mi gira quando mi accascio a terra. L'ultima cosa che sento prima di perdere i sensi è la cassa toracica di Steve spezzarsi.

Perché proprio lei? ? 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora