Capitolo settantanove

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Canzone per il capitolo: Empty Space by James Arthur💗

Ryan

Rimbocco le coperte ai piccoli quando finalmente li metto a letto. Harry borbotta qualcosa nel sonno mentre Dawson si volta semplicemente dall'altra parte. Con la coda dell'occhio noto Destiny fare lo stesso con Emily che le dorme scomposta tra le braccia. Si siede sul letto e con delicatezza solleva il lenzuolo e l'aiuta ad infilarcisi. «Il viaggio di ritorno ha avuto la meglio persino su di loro.» commento, alzandomi e controllando che le mie parole non abbiano interferito con il loro sonno. Destiny sorride. «Neanche un tir riuscirebbe a svegliarli domani.» «Mi ricordano me da piccolo.» Destiny mi guarda. «Mia madre doveva letteralmente tirarmi giù dal letto per farmici alzare.» «Noto con rammarico che il vizio ti è rimasto.» Rido e l'abbraccio. «Con la differenza che adesso sei tu a svegliarmi.» Destiny posa le mani sulle mie. «Le sveglie a casa nostra sono un optional.» Sorrido. «Da quando mi sono svegliato con le tue labbra attorno al mio membro non c'è sveglia che tenga, tesoro.» Le ricordo, facendola arrossire. «Considerala la prima ed ultima volta che capita.» «Ed io che volevo alzarmi di buon umore ogni mattina.» Ride e si scioglie dall'abbraccio. Spengo la luce in camera dei piccoli e chiudo loro la porta. Seguo mia moglie in camera e soffoco una risata quando a casa del buio si scontra contro uno dei mobili. «Tutto bene? «Cinque secondi fa stavo meglio.  Poso le mani sui suoi fianchi e lei si ferma. «Ti guido io.» mormoro contro il suo collo. «Di male in peggio, allora.» replica ma ha la gola secca. Rido contro la sua guancia ed esercito una leggera pressione sui suoi fianchi che si muovono sotto il mio tocco. Sento la sua pelle infuocarsi, e l'ho solo sfiorata. Una volta messo piede in camera la spingo delicatamente verso il letto. La luce fioca della lampada le mette in risalto i succhiotti sul collo e nel silenzio in cui è immersa la stanza sento il suo respiro farsi corto. Si siede sul bordo ed io mi abbasso all'altezza del suo viso. I suoi occhi attendono impazienti che faccia il primo passo. «Cosa vuoi, Des?» Mi chino sulle sue labbra. Le stuzzico con le mie, le sfioro con le dita, ne bacio gli angoli. «Te.» Il suo respiro mi pizzica la pelle. La bacio ma mi scosto prima di approfondire. «Non mi hai chiesto cosa voglio io.» «Cos'è che vuoi, Ryan? Mi guarda negli occhi ed io mi perdo nelle iridi più belli che abbia mai visto. «Dormire. Notte, tesoro.» Le bacio la fronte e mi scosto dal suo corpo, rotolando sul letto ed infilandomici. «Mi prendi in giro?» Mi volto su un fianco per non scoppiare a ridere. Destiny mi tocca il petto ma io non mi muovo. Fingo di russare e lei borbotta qualcosa. «Non ci credo.» Penso a qualcos'altro per evitare di riderle in faccia. «Ryan...» «Dormi, piccola. Hai il turno presto domani.» Abbraccio il cuscino e sorrido. Destiny spenge la luce ma non replica. Mi volto allora verso di lei e la trovo in reggiseno. Raccoglie i capelli in una crocchia alta e mi manda qualche maledizione. «Così cattiva, tesoro?» Le sfioro la pelle nuda delle braccia con le dita e lei mi guarda sorpresa. Lo stupore dura poco perché mi tira una cuscinata in faccia. Rido e l'attiro verso di me, prendendola dal retro delle cosce. «Avresti dovuto vedere la tua faccia. Impagabile.» Mi sollevo sui gomiti e faccio scontrare i nostri nasi. «Sei uno stronzo.» Scuote la testa e mi allaccia le braccia intorno al collo. «Ti amo anch'io.» La bacio e me la sistemo sulle cosce. Destiny mi preme una mano sul petto e mi guarda. «Non è un altro dei tuoi giochetti?» Percepisco diffidenza nel suo tono di voce. «Sono stanco di giocare, tesoro.» I suoi occhi brillano. «Non ti scopo da parecchio. Davvero credevi che sarei andato a letto senza neanche toccarti? Mi deludi, dolcezza.»
«Cambi idea ogni cinque secondi.» «Non quando si tratta di venire a letto con te. In quel caso ho le idee chiarissime.» Ride ed io ne approfitto per baciarla. Faccio scivolare la lingua nella sua bocca che si dischiude al contatto. La bacio con trasporto e sorrido leggermente quando geme nella mia bocca. «Mi era mancato averti addosso.» Mi faccio sfilare la maglia e rimango a torso nudo. «E a me starti sopra.» Rido e riprendo a baciarla. Le abbasso i pantaloni sulle cosce e ci affondo le dita dentro quando rimane senza. Mi sbottona i pantaloni ed io sento l'erezione crescere nelle mutande. «Potrei venire soltanto guardandoti mentre mi tocchi.» «Ti perderesti tutto il divertimento così.» Inverto le nostre posizioni e mi ritrovo il suo viso a pochi centimetri dal petto. «Mh, hai ragione. Meglio se ti scopo, allora.» Infilo una mano tra le sue cosce e gliele divarico. Allungo una mano oltre il comodino e apro il cassetto dove trovo un pacco di preservativi. Ne srotolo uno e me lo infilo sotto il suo sguardo attento. «Cerca di ricominciare a prendere la pillola, voglio sentirti senza.» «Ho la visita in settimana, socio.» Sorrido e affondo in lei. Ripetutamente, baciando ogni centimetro della sua pelle, toccandole il fondoschiena, tenendola ferma per i fianchi.
Facciamo sesso tutta la notte e quando ci stanchiamo facciamo l'amore. Lentamente, le bocche premuta una sull'altra, i nostri respiri che si uniscono, i nostri occhi che si cercano, i nostri corpi che si ancorano l'uno all'altra. Sono circa le cinque quando mi scosto e mi sdraio accanto a lei.  «Puoi ritenerti soddisfatta?» Le domando, prendendola in giro. «Diciamo.» replica, facendomi ridere. «Devo ricominciare?» Mi lecco le labbra. «Abbi pietà, tesoro.» È stanchissima ed è questione di minuti prima che si addormenti tra le braccia. Rido e la bacio.
«Sono contento che tu sia di nuovo a casa. Questo posto non è lo stesso senza di te. Io non sono lo stesso senza di te.» Destiny apre lentamente gli occhi e mi guarda. I miei si ancorano ai suoi e non c'è modo di staccarcisi. «Casa mia è dove siete tu e i piccoli, Ryan.» Mi sfiora il viso con le dita ed io le bacio le nocche delle mani. «Ti amo.» «Ti amo anch'io, tesoro.» Mi bacia la punta del naso e si accoccola contro di me. Cinque minuti dopo dorme profondamente. La copro con una delle coperte e le bacio la testa. Averla a Chicago e a non chilometri di distanza mi rende più facile proteggerla e occuparmi di lei, rimediando a tutti gli errori che ho commesso non credendole. Voglio vederla sorridere ogni volta che ne ho l'occasione, baciarla, starle vicino, amarla. Destiny merita di essere amata senza condizioni. Merita un amore che le dia sempre e non le tolga mai.
Merita qualcuno che le dia attenzioni senza riserve, la sorprende con le piccole cose, la ami come nessun altro ha mai fatto con lei. Ma più di tutto merita che sia io quel tipo di persona. «Ti renderò felice, amore mio. Fosse l'ultima cosa che faccio.» Mormoro sulla sua pelle, baciandole la guancia e sdraiandomi al suo fianco.

Perché proprio lei? ? 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora