Capitolo novanta

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Ryan

«Ha il telefono staccato.» Provo a ricomporre il suo numero ma l'esito della telefonata è sempre lo stesso. Squilla a vuoto e alla fine parte la segreteria telefonica che le ho intasato di messaggi in cui le chiedo di tornare a casa con Dawson. Non sapere dove siano in questo momento mi fa impazzire. «Destiny non è una sprovveduta.» commenta Chase, incrociando le braccia al petto. «È molte cose in questo momento.» Cammino nel corridoio di casa con il cellulare attaccato all'orecchio. «Non riesco a credere abbia fatto una cosa simile.» Kate si passa una mano tra i capelli. Borbotta qualcos'altro sul suo status fisico che non riesco a criptare. Chiedo a Chase di prestarmi il suo telefono e compongo il numero di Destiny a memoria. Magari è me che sta evitando. Ho la certezza di sbagliarmi quando non risponde neanche a Chase. «Niente?» Fa lui. Scuoto la testa e gli passo il telefono. Mi affaccio alla finestra e lascio correre lo sguardo sulle macchine parcheggiate nei dintorni di casa nostra. Un BMW nero attira la mia attenzione. Esco in balcone e mi sporgo per leggerne la targa. Non ho idea di come sia possibile, ma sono certo che non è la prima volta che lo vedo. Kate esce fuori in balcone e mi stringe una spalla. «Vedrai che li troveremo. Tutti e quattro.» Mi appoggio con i gomiti alla ringhiera e sospiro. Kate solleva lo sguardo verso il cielo le cui nuvole minacciano di scaricare pioggia per ore. Quando china lo sguardo, qualcosa cattura anche la sua attenzione. Corruga la fronte e schiude le labbra. «Quella macchina...» Mi volto verso di lei. «Sai a chi appartiene?» domando sbrigativo. Annuisce. «È di Jared.» Mi irrigidisco all'istante. Destiny è con lui?
«Ne sei sicura?» Kate annuisce con convinzione. «Ma non mi spiego perché sia qui.» «Questo lo so io.» ribatto infastidito. Scorro tra le chiamate ricevute e clicco sul numero di Jared che non ho salvato in rubrica ma che non ho cancellato. Risponde al secondo squillo. «Mia moglie e mio figlio sono con te?» domando sbrigativo. «Non so di cosa stai parlando.» Mi sta prendendo in giro? La sua macchina è qui, Kate è certa che sia sua ed era preoccupato per Destiny quando l'ho lasciato a piedi. Anche uno stupido capirebbe che sia corso da lei. «Non ho tempo da perdere con le tue risposte del cazzo. Rispondi a quella cazzo di domanda.» ribatto furioso. «Sì, Destiny è qui con me. Dawson è rimasto a casa.» Cerco di contenere la gelosia e mi concentro sull'ultima frase. «Qui non c'è. Deve essere con Destiny per forza.» Sento che si dicono qualcosa. «Passamela, stronzo.» inveisco contro di lui. «Non credo ti voglia parlare.» Impallidisco. Che cazzo significa? «Giuro su Dio Jared che se non me la passi nell'arco di un secondo ti spacco la macchina e poi la faccia appena ti vedo. Ah, mantengo sempre la parola data.» Le mie minacce sembrano convincerlo perché non lo sento più blaterare. «Pronto?» Sono talmente sorpreso di sentire la sua voce che rispondo dopo pochi secondi e non all'istante come mi ero prefissato. «Des, ma che cazzo? Sparisci dalla circolazione, non rispondi al telefono e poi scopro che sei con lui e che forse non vuoi rivolgermi la parola? Ma che diavolo?» «L'ho incontrato uscendo, non mi ci ero accordata se è questo che pensi.»
«Non me ne frega un cazzo. Dovresti essere a casa con me e Dawson e non un coglione che ti sbava dietro da anni.»
«Non me ne sto semplicente a casa quando i miei figli sono in pericolo. Dovresti conoscermi.» «Hai ragione, ti conosco. Ed è esattamente questo il motivo per cui non mi sarei dovuto fidare.» Destiny non replica, rimane in silenzio. «Dawson è con te?» Mi chiede dopo un momento in cui nessuno dei due ha proferito parola.
«Non è con te?» Mi prende nuovamente il panico. «No, ho chiesto ad Alissa di rimanere con lui.» «Non c'è Alissa a casa. Sono arrivato che non c'era nessuno, Des. Né tu, né Alissa, né nostro figlio.» «Ditemi che è uno scherzo.» Non posso vederla, ma me la immagino chiudere gli occhi e stringerli. «Chiama Alissa e chiedile se Dawson sia con lei.» «La chiamo, ma tu torna indietro.» «Non posso.» «Des, cazzo. Qualunque cosa tu abbia intenzione di fare, toglitela dalla testa. È pericoloso e non voglio che tu corra rischi.» Non è servito chiederglielo direttamente per capire che ovunque sia diretta l'uomo che ha sequestrato i nostri figli c'entra qualcosa. «C'è Jared con me.» Mi mordo la lingua per evitare di coprirlo di insulti. «Non ho idea di cosa entrambi avete in mente, ma è una pessima idea. Fareste meglio a tornare indietro entrambi. E non lo dico perché di Jared mi importi qualcosa, di lui non mi fotte un cazzo, ma perché se non l'ammazza quell'uomo lo finisco io per averti assecondato o lasciato che ti succedesse qualcosa.» «Ho spento il telefono esattamente per questo motivo, Ry. Non volevo che ti preoccupassi e stessi in pensiero.» «Preoccuparmi? Ho una paura fottuta che a te e ai piccoli accada qualcosa. Sai che non me lo perdonerei se succedesse e che mi incolperei fino alla fine dei miei giorni.» Mi infilo le mani tra i capelli, afflitto al solo pensiero.
«Torna a casa, Des. La risolviamo insieme, io e te.» La supplico ancora ma lei non pare intenzionata a cedere. «Non posso, Ryan. Mi dispiace.» «Des.» Tento ancora, invano. «Dimmi almeno dove sei così ti raggiungo. Non ti lascio affrontare una cosa simile da sola.» La sua risposta mi toglie le parole di bocca. «Qualunque cosa accada ricordati che ti amo.» Ha la voce prossima a spezzarsi. «Non azzardarti a dirlo neanche per scherzo, piccola.» Ho un groppo in gola. «Spero solo che ne valga la pena.» replica. «Tesoro.» Mi accorgo di aver torturato le labbra solo quando sento il sapore metallico del sangue in bocca. «Ciao amore mio.» E poi attacca, lasciandomi con un vuoto dentro che nessuna se non lei riuscirebbe a colmare.

Dove sarà finito Dawson?🤭💗

Perché proprio lei? ? 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora