Capitolo settantaquattro

430 32 3
                                    

Destiny

Mi sveglio con un corpo caldo avvinghiato al mio. Abbasso lo sguardo sul braccio tatuato che mi cinge la vita e sorrido. Ryan dorme serenamente contro la mia spalla, i capelli biondi arruffati sul viso e la bocca leggermente dischiusa. Mi volto su un fianco e nel farlo la sua mano scende lungo le mie natiche. Ne stringe una e sorride nel sonno. Mi sporge verso di lui e gli bacio la punta del naso. «Lo so che sei sveglio.» ridacchia, ma tiene gli occhi chiusi. Sfioro il contorno delle sue labbra con i polpastrelli e rido quando tenta di mordermeli.
«Quanto abbiamo dormito?» chiede, sbadigliando. Si passa una mano sul viso e mi guarda da sotto le sue ciglia folte. «Qualche ora.» rispondo, controllando la sveglia posta sul comodino a destra del letto. Ryan mi prende delicatamente per i polsi e mi chiede di guardarlo. «E stai bene adesso?» Mi osserva, circospetto e curioso al tempo stesso. Mi sdraio su di lui e annuisco. «Adesso sì.» Ride e mi bacia la testa. Affondo il viso nel suo collo e sorrido quando le sue mani tornano sul mio fondoschiena. «È anti stress.» dice, stringendolo tra le dita. Scoppio a ridere e la sua risata si unisce alla mia. «Mi era mancato vederti così.» ammette, sospirando. «E a me sei mancato tu.» «Sì?» «Da quando mi hai lasciato al check-in. Ho dovuto letteralmente trascinarmi verso l'aereo per non tornare indietro.» «Se lo avessi fatto non mi sarebbe dispiaciuto.» «Neanche a me.» Ryan sorride. «E invece sei partita.» «Se avessi saputo a cosa stavo andando incontro scesa dell'aereo con il cazzo che l'avrei preso.» Ryan ride sonoramente e le fossette compaiono sul suo viso. «C'est la vie, amore mio.» Gioca con i miei capelli. «No, sono loro stronzi.» Ride ancora e mi bacia la testa. «Vado a vedere come stanno i piccoli.» Mi ruba un bacio e rotola da sotto di me. «Ti raggiungo tra poco.» Annuisce ed esce canticchiando la melodia di una vecchia canzone. Metto in carica il telefono e nel farlo controllo i messaggi che mi sono arrivati. Ce n'è qualcuno da parte di Kate e qualche email di lavoro. Rispondo velocemente a Kate e leggo le ultime email che mi sono arrivate tra ieri e oggi. Sono tutte quante di Jared. Scorro e digito una risposta all'ultima arrivatami in cui mi chiede se vada tutto bene. Non mi assento quasi mai dal lavoro e le poche volte in cui succede mi ritrovo con la casella intasata. Appena ricevo la conferma dell'invio mi alzo dal letto e lo sistemo. Infilo le scarpe e scendo al piano di sotto. Chloe è seduta al bancone della cucina, una cuffia nelle orecchie, i libri davanti a sé ed il telefono a portata di mano. Sottolinea qualcosa e guarda il telefono. Si è sempre distratta facilmente. «Dovresti spengerlo quando studi.» Solleva la testa di scatto e mi guarda. È sorpresa che le stia rivolgendo la parola, ma lo maschera con un piccolo sorriso. «Falli tu tre capitoli di storia senza neanche una pausa.» «Ti ricordo che ci sono passata anch'io.» Mi sorprende che sia così facile parlare con lei quando non esce l'argomento Chase. «E non è che ti ricordi qualcosa?» Mi avvicino e guardo le pagine sottolineate ed intrise di appunti. Chloe mi osserva. Vorrebbe dirmi qualcosa ma quando mi volto abbassa lo sguardo sul quaderno. Mi schiarisco la voce che all'improvviso è secca e le riferisco quello che mi ricordo dei titoli posti ad ogni paragrafo. Chloe si appunta le cose e mi ringrazia. Mi sposto allora verso la porta finestra e la apro. Schiamazzi sonori provengono da fuori, segno che i piccoli stanno giocando. Sento mio padre e Lauren ridere con loro e spontaneamente sorrido anch'io. «Des?» Chloe mi chiama. La guardo e lei alterna lo sguardo dai libri a me. «Mi dispiace, davvero. Per tutto.» Deglutisco e cerco di sorriderle. «Dispiace anche a me, Chloe.» China lo sguardo e non aggiunge altro. La osservo un'ultima volta prima di uscire in giardino e richiudermi la finestra alle spalle per non disturbarle lo studio. Mamma, guarda! Emily mi mostra le mani sporche di pittura. Guardo mio padre accanto a lei che fischietta e guarda da tutt'altra parte. Ha metà guancia rossa e la fronte verde mentre Emily il mento giallo, il vestito sporco di colori e qualche ciocca di capelli arancione. «Siete un disastro. Entrambi.» Emily ride. Mio padre le sussurra qualcosa all'orecchio e quando corre da me intuisco quello che possa averle detto. «No, emz no!» Ma è troppo tardi. Mi ritrovo la faccia colorata ancor prima di finire la frase. Rido e le faccio il solletico. Si contorce a terra, in preda alle risate. A ridere con lei si unisce mio padre che ci guarda soddisfatto. «Tu ti diverti più di loro.» dico sorridendo. Ride e piccole rughe gli contornano gli occhi. Cerco Harry con lo sguardo e lo trovo con Lauren.
Stanno leggendo un libro insieme. Mi salutano ed io ricambio.
«Ryan e
Dawson?» Mi rialzo da terra e pulisco le mani sporche di terra sui leggings. «Nel retro.» Gli sorrido e mi avvio nella direzione da lui indicatami. Scorgo Dawson da lontano così lo chiamo ma la voce di Chase copre la mia. Aggrotto le sopracciglia e mi avvicino. Chase è a pochi metri di distanza da
Ryan che però presta attenzione unicamente a Dawson. «Ma guardalo, che carino. Non ha esitato a correre dalla sua amata.» Chase lo sta chiaramente prendendo in giro. Ryan si china a dire qualcosa a Dawson che annuisce e torna dagli altri. Mi acquatto contro il muro quando mi passa vicino. Trattengo il fiato ma lui non si accorge di me. Espiro e torno a concentrarmi su Ryan e Chase. «Avanti, dillo. Di' che non vedevi l'ora che facessi qualche cazzata e Destiny non mi rivolgesse più la parola.» Guardo Ryan ed ho un gruppo in gola. «Non l'ho mai voluto.» replica, sostenendo il suo sguardo. Chase ride beffardo. «Non è qui, puoi anche smetterla di comportarti come se potesse sentirti.» «Se fosse come dici tu cosa ci guadagnerei, Chase?» Ryan lo mette alla prova. «Me fuori dai piedi.» replica subito Chase «Proposta allettante ma no, Chase. Te lo dico io cosa ci guadagno: Destiny con il cuore spezzato. Ed è la cosa che più al mondo avrei voluto evitare.» Chase lo guarda torvo. Sa che ha ragione ma non lo ammetterebbe mai. «Aiutami, allora.» «Lo sto facendo ma dipende tutto da lei. Non posso scegliere al posto suo.» «Puoi, invece. Riusciresti a farle fare qualsiasi cosa soltanto guardandola quindi impegnati un po' di più.» Ryan inarca un sopracciglio. «Impegnati un po' di più? Sai che non ti devo nulla e che se ti aiuto è per lei che lo faccio?» Chase lo guarda come se gli fosse tutto dovuto. «Se la ami come dici neanche starei qui a pregarti di farmi dare un'altra possibilità. Gliel'avresti già chiesta tu perché lo sai quanto io sia importante per lei e viceversa.» Ryan arriccia il naso ma non si scompone.
«E se tu l'amassi un minimo di quanto faccia io le avresti detto ogni cosa appena ne avessi avuto l'occasione come ho fatto io tanti anni fa. Ma no, hai preferito mentirle e tenerle nascosta la tua relazione con Chloe.» «Ero sicuro mi avrebbe perdonato. Con te è stato così e le hai fatto di peggio.» «Ancora con questa storia, Chase? Sei ripetitivo.» «Ti sei scopato un'altra mentre stavate insieme. Scusa ma secondo me continua ad essere attuale.» «È successo sette anni fa.» «Potresti sempre rifarlo.» «E tu vorresti che ti aiutassi? Le senti almeno le stronzate che dici e la merda che mi butti addosso?» Chase lo ignora e rincara la dose. «Ma certo, adesso è tutto chiaro. A te che te la scopi è concesso ferirla. Io che non ho questa opportunità devo muovermi con cautela. Forse dovrei andarci a letto anch'io così riceverei il tuo stesso trattamento.» Sgrano gli occhi. Non l'ha detto sul serio. Ryan lo guarda malissimo e non so come ma si trattiene dal mettergli le mani addosso. «Considera appena perso il mio aiuto. Cavatela da solo, Chase. Io non ne voglio più sapere.» Ryan lo pianta in asso e torna indietro. Non si accorge di me quando supera il mio nascondiglio improvvisato. «Cazzo!» Impreca Chase. Sbatte un pugno contro qualcosa che si rovescia a terra. Qualche secondo dopo la sua rabbia tramuta in singhiozzi. Chase sta piangendo. Ha il corpo percosso dai tremiti e le mani a coprirgli il viso. Muovo un passo verso di lui, ma mi blocco.
Chase e Chloe a letto insieme. Ryan che mi chiede il divorzio. "Credo di essere incinta, Des." Chase che mi ignora. Ryan che non mi crede. Chase che si diverte alle mie spalle. Deglutisco e lo guardo. Mi spezza il cuore vederlo così, ma quello che ha detto e fatto è ancora vivido nella mia testa. Muovo un passo indietro e ricaccio indietro le lacrime a mia volta. Se c'è una persona che adesso ha bisogno di me è Ryan. Ed è da lui che vado.

Seguitemi su instagram💗: mywattpadstories

Seguitemi su instagram💗: mywattpadstories

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Perché proprio lei? ? 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora