Capitolo sessantasei 🔴🔴🔥

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Ryan

Infilo le chiavi nella serratura della porta che si spalanca alla seconda mandata. La luce del salotto filtra sulla soglia, illuminando l'ingresso. Lascio passare Destiny e Emily che le si è addormentata in braccio e ne approfitto per fissarle il fondoschiena. La mia occhiata sfugge al suo sguardo ma non a quello di Dawson e Harry che seppur mezzi assonnati si schiariscono la voce e ridono. Destiny si volta ed i piccoli smettono. Guarda me ed io le sorrido, scrollando le spalle. Li osserva con sospetto ma non avendo né il tempo né la voglia di starci a combattere li manda a lavarsi i denti e poi a letto. I piccoli eseguono così da lasciarci soli con Emily che russa profondamente. «Fa casino anche quando dorme.» commento, spostandole i capelli dalla fronte. Destiny ride. «La porto a letto.» Mi chino a dirle. «E poi ti scopo.» Destiny si irrigidisce, ma so che è eccitata quanto me. Trattengo un sorriso e mi occupo di Emily che borbotta qualcosa nel sonno ma non si sveglia. Al piano superiore spavento i piccoli intenti a cambiarsi in camera e li aiuto a mettersi a letto. Stessa cosa faccio con Emily, baciandole la fronte e rimboccandole le coperte. «Notte, papà.» Il mio cuore ha un tuffo quando la voce di Dawson si unisce a quella di Harry. «Notte, piccoli.» Spengo loro la luce e chiudo la porta, conciliandogli il sonno.
Scendo le scale con una strana sensazione alla bocca dello stomaco. È ansia, lo percepisco da come i battiti cardiaci hanno iniziato ad aumentare.
Mi calmo solo quando vedo Destiny china a sistemare i giocattoli che i marmocchi hanno lasciato in giro per casa e che hanno rischiato diverse volte di farla scivolare. Ha ancora quel maledetto vestito rosso addosso. «Vuoi una mano?» Mi sorride e annuisce. All'improvviso è timida, tesa anche lei.
La aiuto a sistemare gli orsacchiotti e a raccogliere le macchinine sparse sul parquet. Non incrocia il mio sguardo neanche una volta mentre riordina. Se lo facesse sono sicuro che arrossirebbe di colpo. «Andiamo a letto?» Osservo la reazione del suo corpo da sotto le ciglia folte. «Fai strada.» replica, ma la voce le esce leggermente stridula. Ha il corpo pervaso dalla pelle d'oca e le pupille dilatate. Ed è solo a causa mia.
Sento il suo sguardo fisso sulla mia schiena quando mi avvio nella nostra camera da letto. Mi sbottono i primi bottoni della camicia e lei si sfila le scarpe. Ho la gola secca ma una voglia matta di baciarla. «Faccio io.» Sfioro le sue dita quando tenta di abbassare la zip del vestito che mi ha torturato tutta la sera. Destiny trattiene il respiro quando le bacio l'incavo del collo. La chiusura lampo continua a scendere e con lei le mie dita che si fermano qualche centimetro sopra le sue natiche. Mordicchio il lobo del suo orecchio e le sussurro tutte le cose che ho in mente di farle. Destiny geme silenziosamente. C'è qualcosa che la trattiene ma che non riesco ad individuare. La faccio voltare così da perdermi i suoi meravigliosi occhi verdi. «C'è qualcosa che non va?» Sfioro le sue guance con i polpastrelli. Ha le gote rosse quasi quanto le sue labbra morbide. Le chiedo dove sia il problema e sorrido sentendo la risposta. «Ho paura che finisca come l'altra volta. Facciamo l'amore e poi mi togli nuovamente la parola.» Si morde le labbra e a me diventa duro. «L'unica cosa che voglio toglierti sono i vestiti, piccola. E sarà così anche domani. Davvero credi che ti lascerei partire senza prima averti scopata ancora?» Mi accorgo che stava tremando solo quando smette. «Ti amo, Destiny. E se ti toglierò la parola sarà solo per baciarti. Ancora e ancora.» Abbassa la testa ed io le prendo il mento tra le dita, chinandomi a baciarla. La mia lingua cerca con impazienza la sua e quando finalmente la trova sento la pelle incendiarsi. La sollevo dalle natiche e mi lego le sue gambe nude in vita in modo tale d'averla vicina e farle sentire quanto la voglio. «Sentilo quello che mi fai. L'effetto che solo tu hai su di me.» Destiny mi prende il viso tra le mani e continua a baciarmi. Finisce di sbottonarmi la camicia e mi accarezza il petto nudo quando ne rimango privo. «Tu sei troppo coperta.» Destiny sorride e si lascia spogliare. L'intimo che indossa basta a portarmi quasi all'orgasmo. «E questo da dove diavolo è uscito?» È nero, stretto ed in pizzo. Risalta le sue curve e aumenta la mia erezione. «Ho fatto compere con Kate nell'ultimo periodo.» «Escici più spesso, cazzo.» Affonda le dita tra i miei capelli quando le lascio una scia di baci sui seni. Mi sposto verso il letto e mi infilo tra le sue cosce, spingendo il mio bacino contro il suo. «Ryan.» Ansima. Sto torturando entrambi, ma voglio fare le cose lentamente. Voglio farle
rivivere tutte le sensazioni che puntualmente entrambi proviamo andando a letto l'uno con l'altra. Capisco di non riuscire a resistere ancora quando mi infila le mani nei pantaloni e mi stuzzica il membro. Mi tolgo i pantaloni e con essi i boxer. La bacio ancora e denudo anche lei. Penetro dentro di lei con una lentezza che fa ansimare entrambi. La sento stringersi attorno al mio membro e le sensazioni che provo quando finalmente mi muovo dentro di lei sono impagabili. Affondo in lei ripetutamente , le lascio segni rossi sul collo, baci sulle labbra, morsi sui seni e gli occhi addosso. «Ti amo, Des.» «Lo vedo. Anzi no, lo sento quanto mi ami.» Rido e lei mi bacia. «Ti amo, Ryan.» Si solleva sui gomiti ed inverte le nostre posizioni. Premo una mano sulla sua schiena coperta dai capelli e grugnisco quando si spinge contro di me. Destiny mette una mano sulla mia coscia e lascia che la penetri ancora. Mi guarda negli occhi e leggo tutta la sincerità dei suoi sentimenti nei miei confronti.
Non è stata con Chase. No, Chase non avrebbe mai potuto competere con quello che abbiamo noi. Chase o chiunque altro.
Me la scopo con forza e sento i suoi muscoli contrarsi intorno ai miei. «Ryan...» Ansima. «Vieni per me, piccola. Così.» Spingo ancora. «Ti amo.» Destiny è sul punto di venire. La penetro ancora e raggiungo l'orgasmo con lei quando geme il mio nome. Si accascia contro di me e chiude gli occhi con uno stupido sorriso sulle labbra. «È inutile che cerchi di dormire. Non ho ancora finito con te.» Riapre gli occhi che le si illuminano. «No?» Scuoto la testa e le stringo una natica. «Merita attenzioni anche lui non credi?» Destiny si sporge a baciarmi. «Ti scoperò tutta la notte, piccola. Non hai scampo.» «Vorrà dire che mi sdebiterò succhiandoti il cazzo.» «Des.» Il membro torna a pulsarmi. Le parole sporche in bocca a lei sono la cosa più eccitante che possa sentir dire. «Sì?» La bacio con forza e la faccio piegare. Entro di lei da dietro e cerco di adattare le mie esigenze alle sue. Mi muovo con lentezza, aumentando gradualmente quando è lei stessa a richiederlo. «Ryan.» Mi supplica. «Ti piace?» Annuisce. «E che sia io a farlo? Ti sta bene o preferiresti qualcun altro?» Ho bisogno di sentirmelo dire. «Sei l'unico che voglio che lo faccia, Ry. È sempre stato così.» Le sue certezze mi aiutano a farle raggiungere il secondo orgasmo in pochi minuti. Esco da dietro di lei e le stringo i fianchi. Preme la schiena contro il mio petto e si lascia abbracciare. «Ti amo.» Le bacio la testa. Risponde baciandomi. Ha gli occhi chiusi e una stanchezza in viso che in automatico fa sbadigliare anche me. «Stai per crollare.» Nonostante quello che si è lasciata fare, il mio profumo addosso e le parole sporche che mi ha detto è la cosa più pura che abbia mai avuto. Dopo di lei allo stesso livello ci sono solo i miei figli. «Non è vero.» replica in dormiveglia. Rido sommessamente. «Ti metto a letto.» Preme una mano contro il mio petto. «Devo ricambiare il favore.» Per quanto mi ecciti la proposta è stremata e voglio che si riposi. Ha un volo domani di non poche ore e non voglio stancarla ulteriormente. «Puoi farlo domani.» L'aiuto ad indossare una mia maglietta pulita che le arriva fin sotto le cosce ed un paio di mutandine. «Riesci a resistere?» Cerco di non ridere per non svegliare i piccoli. «Non ti scopavo da un mese, piccola. Posso resistere un giorno senza le tue labbra intorno al mio pene.» «Basta che durante la notte non mi sveglio e ti trovo a masturbarti. La copro con le coperte. «Questo non te lo posso promettere.» Ride anche lei e prima di crollare esterna i suoi sentimenti. «Non ho mai voluto che un altro uomo mi facesse le stesse cose che abbiamo appena fatto io e te. Sei sempre stato tu l'unico. Non Chase con cui non ho fatto nulla se non un bacio a stampo alle elementari e né Jared a cui ho concesso una piccola parte di me che spetta solo a te. Sei tu l'unico uomo che amo e che voglio al mio fianco, Ryan. Tu, e nessun altro al posto tuo.» È tutto ciò che riesco ad assimilare tra parole mangiate a metà e sbadigli. Mi chino a baciarle la tempia ed ad augurarle una buona notte, ignara che lo avessi capito poco prima che lo ammettesse a bassa voce, soltanto guardandola negli occhi.

Perché proprio lei? ? 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora