Quarantacinque

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Buon compleanno a Camila che oggi compie 22 anni! Crescono così in fretta...un minuto prima urlano e cantano con un piccolo microfono in camera, quello dopo si esibiscono ai Grammy's e partecipano all'after party degli Oscar...

Lauren's pov

Non avevo distolto l'attenzione da quel Malcom nemmeno per un secondo, perché volevo studiare attentamente ogni suo piccolo gesto. Era troppo perfetto per essere vero. Non era spaventato o intimorito, non aveva avuto timore di rispondere e scherzare con Chris e non aveva nemmeno mai toccato Taylor, come forma di rispetto nei miei confronti e nei suoi. Insomma, in un altro contesto, questo ragazzo sarebbe stato quello perfetto per lei, ma in quel caso, sapevo che c'era qualcosa che non andava in lui. Almeno un minimo di timore, almeno un piccolo sbaglio...assolutamente niente. E poi, portare le sue cugine? Tra l'altro, Mia era anche amica di Camila. Sembrava quasi che stesse cercando ogni minimo pretesto per avvicinarsi a noi, a me...non avevo ancora capito bene. 

Quando Camila e Mia si alzarono dalla tavola per andare in camera, notai subito il cambiamento di Lara. Si irrigidì prontamente ed osservò in silenzio la due ragazze allontanarsi, studiandole attentamente. Non aveva detto una parola, nemmeno quando Chris o Taylor cercavano direttamente di farla parlare. Lei non aveva fiatato, limitandosi solo ad annuire o scuotere la testa quando era necessario. In un certo senso, persino quel comportamento era più normale di quello di Malcom. 

Mentre Chris e Malcom parlavano di qualcosa riguardante una corsa di auto, con la coda dell'occhio notai Lara piegare le maniche della maglia. In primo luogo, non avevo prestato nemmeno così tanta attenzione, ma poi i miei occhi scorsero un dettaglio: un tatuaggio sul polso. Improvvisamente- siccome sedeva al mio fianco-, afferrai il suo braccio. Non riuscivo a credere a quello che vedevo...boccheggiai un paio di volte, prima di guardarla sconvolta.

<<Dimmi che non è quello che credo>>, sbottai, aprendo bocca per la prima volta. Chris, Taylor e Malcom smisero di ridere e mi guardarono sconvolta. Il ragazzo abbassò lo sguardo, mostrandomi che sapeva a cosa era dovuto tutto questo. I miei fratelli, al contrario, sembravano non averne la più pallida idea. 

<<Ero giovane ed ero nuova. Avevo bisogno di protezione>>, mormorò, come se questo spiegasse tutto.

<<E non sei venuta da me?>>, domandai, stringendo le sopracciglia. Il suo braccio scivolò via dalla mia presa, strinse la mano introno al polso, come se volesse nascondere quel tatuaggio. La corona capovolta...il simbolo di tutti quelli che appartenevano alla famiglia dei Jenner, a tutti quelli che appartenevano a quel pazzo psicopatico di Leo. 

<<Non eri assolutamente nessuno quando sono arrivata a Bristol, Lauren. E non avrei mai giurato fedeltà a quell'essere che c'è stato prima di te>>, disse, guardandomi dritto negli occhi. Mi chiedeva di comprendere, di perdonarla per averlo fatto e cercava di farmi mettere nei suoi panni. Non potevo perdonarla, non potevo passare sul fatto che era il nemico. Anche se era da un po' che non sentivo più parlare direttamente di Leo, sapevo perfettamente che fosse ancora in circolazione e cercava di avere quanto più controllo possibile. Le nostre famiglie si dividevano il potere da più di trent'anni e nessuna delle due aveva mai ottenuto il sopravvento. Dopo aver perso uomini, merci e denaro, i nostri nonni erano giunti ad una tregua: ognuno avrebbe governato nel proprio territorio, senza infastidire l'altra famiglia. Il primo del gruppo avversario che si faceva beccare a ficcanasare nell'altro territorio, sarebbe stato ucciso e perché no? Sarebbe ricominciata di nuovo la guerra. La tregua era sottilissima e per anni Leo ed io avevamo camminato su quel filo, quindi il fatto che avesse mandato loro tre da me...oh, era un affronto bello e buono.  Perché non credevo che non sapesse dov'erano, dato che voleva conoscere ogni dettaglio della vita di ognuno dei suoi uomini. Quindi, niente mi impediva di pensare che lui non sapesse di Lara e del fatto che Malcom fosse il ragazzo di mia sorella da mesi, ormai. E tutto questo perché Taylor non mi raccontava mai nulla; perché voleva essere indipendente e farsi strada da sola. E adesso, maledizione, ci trovavamo in una situazione più grande di noi.

Daddy's little girl(Lauren G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora