Settantuno

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Tre settimane dopo

Camila's pov

Da quello che sapevo, Bristol era diventata un vero e proprio campo di battaglia. Ogni giorno, Leo e Lauren si lanciavano un attacco a sorpresa ed erano aumentate le persone che finivano in ospedale. Keana si trovava ancora in coma, non riusciva ad aprire gli occhi e i medici non sapevano spiegarsi il perché. L'operazione era andata a buon fine, lei sembrava aver reagito bene all'operazione e non c'erano complicazioni: sembrava quasi che non volesse svegliarsi. Forse, era tutto accaduto perché era necessario che io andassi via, dato che lei sarebbe stata l'unica in grado di convincere Lauren a farci restare.

In quel periodo, passai un po' di tempo anche con Manuel e Aicha. Sapevo che il loro scopo era proteggerci, perché non era un caso che fossero apparsi nella mia vita appena arrivata a Manchester. Non rendevo difficile il loro lavoro, lasciando che mi seguissero ogni volta che uscivo di casa e passando volentieri del tempo con loro, quando ero desiderata. Mentre seguivo i miei studi online, con la noia che cresceva sempre di più, Aicha mi aiutò persino a trovare un lavoro. Al proprietario della caffetteria era stato detto che non sapevo quanto sarei rimasta a Manchester, però a lui andava bene così. La donna che sostituivo stava per finire il periodo di maternità, perciò non era necessario che mi impegnassi per parecchio tempo. Ero felice di potermi tenere occupata e mi divertivo a conoscere nuovi clienti ogni giorno; ma sopratutto amavo quando Chris e Taylor venivano a farmi visita e scherzavano sul fatto che fossi una cameriera sexy.

Alla fine, avevamo compreso il pensiero di Lauren (tenerci al sicuro) ma non potevamo perdonare il fatto che non ci avesse lasciato scegliere. Non eravamo più dei bambini, potevamo prenderci cura di noi stessi e sicuramente non spettava a lei scegliere se volevamo combattere quella battaglia o meno. Ogni minuto, inoltre, veniva passato temendo per la sua vita e quando la sera ci videochiamava, sospiravamo, contenti di vederla viva e vegeta. Al tempo stesso, sapevamo che fosse solo questione di tempo prima che si facesse del male. Quella partita non sarebbe finita finché non fossero andati giù o il re o la regina. Quella sera, mentre parlavamo, Lauren ci diceva che un carico che doveva giungere nel suo territorio non era mai arrivato, perciò progettava di attaccare gli uomini di Leo che avevano rubato la roba. La cosa peggiore era che, a differenza di Leo, Lauren combatteva in prima linea e rischiava ogni giorno di più. 

<<Noi andiamo a letto. Niente cose zozze>>, sussurrò Chris, indicando me e Lauren col dito. Clara ci ospitava a casa sua, dato che mia madre si stava ancora sistemando e alloggiava ancora presso il centro che l'aveva aiutata fino a quel momento. Col lavoro che si era trovata, cercava ancora di mettere da parte un po' di denaro per potersi permettere un piccolo appartamento. Aspettava l'offerta giusta, dato che si sarebbe dovuta occupare di tutto da sola. Clara insisteva nel cercare di convincerla di andare a vivere con lei, così che avessero potuto condividere le spese, ma lei sembrava non volerla disturbare e quindi le beccavi a litigare di tanto in tanto prima di fare la pace come due bambine. 
Il computer si trovava in quella che era la mia camera, dato che ne avevo bisogno la mattina mentre studiavo per i corsi. Dunque, i due fratelli e Clara si riunivano con me e parlavamo con Lauren, poi ci lasciavano da sole per un po' affinché potessimo parlare di cose nostre. Lauren mi chiedeva se seguivo la terapia con le pillole, si scusava spesso per come mi aveva detto di non volere figli e mi rassicurava dicendo che insieme avremmo superato tutto. Mi mancava così tanto e non mi sarei mai perdonata il fatto di essere andata via quando ero incazzata con lei...realizzavo che non avrei potuto più vederla e non avevo avuto nemmeno l'opportunità di darle un bacio d'addio. 

<<Come vanno le cose?>>, mi chiese, quando ci lasciarono da sole. 

<<Come sempre, Lau. La mattina seguo i corsi, il pomeriggio vado a lavoro e a volte la sera, Manuel ed Aicha ci invitano ad uscire con loro>>, spiegai, alzando le spalle. Era ciò che facevamo sempre da tre settimane.

Daddy's little girl(Lauren G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora