Camila's pov
Julian ed io non riuscivamo a smetterla di guardarci negli occhi, come se ci stessimo parlando senza il bisogno di aprire la bocca. Lui era agitato, nervoso e triste e io non potevo che sentirmi esattamente come si sentiva lui. Era strano che fossimo proprio gli unici a non versare nemmeno una lacrima, ma tutti erano troppo presi dal proprio dolore per poter rendersi conto di ciò che li circondava.
Appena ricevuta la chiamata per Keana, Chris, Taylor ed io avevamo preso il primo aereo per tornare a Bristol. Mentre loro due erano preoccupati per la reazione di Lauren, il mio unico pensiero era giungere il prima possibile e darmi da fare. Dovevamo venire fuori da quella situazione in un modo o nell'altro, perciò era importante non deconcentrarsi e non farsi prendere dal panico. Non potevo permettermi che qualcosa andasse storto proprio a causa mia.
<<Dov'è Lauren, Julian?>>, chiese Dinah. Sicuramente avrebbero voluto piangere la perdita di Keana tutti insieme, ma la mora non era da nessuna parte. Nonostante tutto, dovevo ammettere di essere preoccupata. Ogni minuto che passava, rendeva impossibile mantenere la calma e non chiedermi che cazzo fosse successo. Una strana sensazione si era impossessata del mio petto appena ero arrivata in casa Jauregui ed avevo scoperto che Lauren non aveva passato qui la notte. Qualcosa era andato storto e non potevo che esserne più sicura.
<<Non lo so. Ieri sera è andata via...stanotte non è tornata e non ho ancora nessuna notizia da parte sua>>, disse, mostrandoci il telefono spento. Non sapevo come avesse passato lui la notte, ma ero convinta che avesse dormito poco e niente. Le occhiaie che aveva parlavano più forte di lui, mostrandoci che anche le persone forti come Julian sono destinate a cadere prima o poi. Avrei dovuto immaginare che quella situazione l'avrebbe messo in ginocchio, ma non immaginavo che si lasciasse andare così tanto.
<<Cazzo...>>, sbottò Chris. Ci voltammo tutti per guardarlo, trovandolo in un angolo del soggiorno col telefono in carica. Si era spento quando eravamo arrivati in aeroporto, perciò si era affrettato a metterlo in carica appena giunti qui. Doveva essersi riacceso poco fa.
<<Che succede?>>, chiese Taylor.
<<Charles...lui...un suo uomo ha visto la macchina di Lauren fuori la vecchia fabbrica. Stamattina ci è passato ed ha creduto che Lauren si stesse occupando di qualcuno, ma poco fa è ritornato a passarci e la macchina è ancora lì>>, disse lui, stringendo le sopracciglia. Okay, qualcosa era definitivamente andato storto. Julian mi lanciò un'occhiata veloce ed io annuii, alzandomi in piedi.
<<Vado a prendere il mio cellulare...Vedo se riesco a mettermi in contatto con Lauren>>, mormorai, salendo al piano di sopra. Nessuno di loro provò a fermarmi, forse perché sapevano che avrei provato a chiamarla comunque, anche se pienamente consapevole che non avrebbe risposto. O forse, era lo stress di tutta questa situazione. Infatti, nessuno mi fece notare che la valigia e la mia borsa erano ancora al piano di sotto. Avevo poco tempo per agire prima che se ne rendessero conto.
Lauren mi aveva rivelato che quando scappava dal padre, utilizzava il tubo dell'acqua che si trovava accanto alla finestra della nostra camera. Sperando di non cadere e sfruttando quelle poche cose che ricordavo degli esercizi con la corda del professore di educazione fisica, afferrai con forza il tubo e lo utilizzai per scendere. Misi male il piede tre volte, rischiando un attacco di cuore ogni singola volta- certo non sarei morta, ma mi sarei potuta rompere qualche osso cadendo da quell'altezza-, ma alla fine giunsi a terra. Corsi verso il cancello, presi il foglio di carta che avevo conservato e seguendo le istruzioni cambiai il codice d'accesso. Quando uscii e il cancello prese a chiudersi alle mie spalle, una voce mi fece fermare. Normani e Dinah erano appena uscite dalla porta e mi guardavano con gli occhi spalancati. Non furono abbastanza veloci e feci un passo indietro quando il cancello si chiuse, separandomi dalle loro mani che provavano a fermarmi. Dinah digitò il codice, ma ovviamente il cancello non si aprì perché l'avevo appena cambiato.
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Daddy's little girl(Lauren G!P)
ФанфикBristol, sud di Londra. Il mio nome è Camila Cabello. Ho un padre violento, che picchia me e mia madre quando torna a casa ubriaco ogni sera. La mia vita cambia quando mia madre mi spinge a scappare di casa. Allora, incontrerò colei che gli uomini d...