Sessantatré

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<<Camz! Sono passati tre giorni, basta!>>, mormorò Lauren, lasciandosi cadere sul divano. Mi sistemai la camicia che aveva provato a sbottonare un paio di secondi prima. Non aveva creduto che sarei stata in grado di negarle il sesso per una settimana, però ero molto seria quando gliel'avevo detto. Era stato così imbarazzante camminare per tutta la serata, temendo che da un momento all'altro qualcuno potesse vedere. Perciò, una volta tornate a casa, avevo reso ben chiaro che non avrebbe fatto nulla con me. Assolutamente nulla. 

<<Te ne mancano altri quattro>>, le ricordai, facendole un occhiolino. Borbottò qualcosa a voce bassa, prima di guardarmi con un broncio tenerissimo.

<<Non fare quella faccia. Te la sei cercata tu, dopotutto>>, dissi, lasciandole un bacio sulle labbra. Mi tirò su di sé, ma non provò a fare niente di compromettente. Chiusi gli occhi, poggiandomi contro il suo petto. Lauren prese ad accarezzarmi la schiena, aiutandomi a rilassarmi. Le mie mestruazioni dovevano essere vicine, perché i miei sbalzi d'umore diventavano sempre più frequenti e la mia fame aumentava ogni giorno di più. Inoltre, si spiegava perfettamente il perché mi sembrasse così facile evitare di fare sesso. Avevo notato che più si avvicinava il giorno del ciclo, più diminuiva la mia voglia di fare sesso. Invece, Lauren amava quel periodo di tempo dove volevo farlo tre volte in una stessa notte, perché il mio desiderio non faceva altro che aumentare minuto dopo minuto. 

<<Sei così cattiva>>, borbottò, afferrandomi il sedere. 

<<Togli quella mano prima che la tagli>>, sbottai, fulminandola giocosamente con lo sguardo. Lauren si lamentò, portando le mani dietro la testa. Ridacchiai, anche se il nostro momento venne interrotto dal rumore della porta: qualcuno stava entrando in casa utilizzando proprio le chiavi.

<<Spero che voi siate vestite. Ci sono delle donne anziane qui con noi>>, urlò la voce di Chris. Balzai in piedi, portando Lauren a fare lo stesso. Pochi secondi dopo, Chris, Taylor, Clara e Sinue entrarono in soggiorno. Sorrisi, correndo verso mia madre. La strinsi in un forte abbraccio, rischiando di farle perdere l'equilibrio.

<<Vacci piano, mija>>, mormorò, divertita.

<<Che ci fate qui?>>, chiese Lauren, avvicinandosi a sua madre.

<<Volevo passare Pasqua con mia figlia e con mia nuora>>, disse. Arrossii profondamente, guardando Clara con un sorriso imbarazzato.

<<Non fare quella faccia, tesoro. So benissimo che finirete all'altare>>, disse la donna.

<<Abbiamo deciso di tornare per farti una sorpresa e passare questa festività in famiglia. Sinue e Camila fanno parte della famiglia, ormai>>, disse Chris, avvolgendo un braccio intorno alle spalle di mia madre.

<<Questo ragazzo è adorabile, Camila. Sembra proprio il figlio maschio che volevo avere>>, disse mia madre.

<<Bene. Vorrà dire che mi farò adottare da Clara>>, dissi, andando ad abbracciare la donna per fare la linguaccia a mia madre, una volta giunta tra le sue braccia.

<<Ehm...no, grazie! Sarebbe strano>>, disse Lauren, scuotendo la testa.

<<Allora, cosa facciamo?>>, chiese Chris.

<<Venite, vi aiuto con le valige>>, disse Lauren, prendo i bagagli delle due donne.

<<Dove dormiranno?>>, chiesi, confusa.

<<Be'...la camera di Normani ha un letto matrimoniale, no?>>, disse Chris. Taylor sembrava ancora incazzata con Lauren, infatti non rispondeva nemmeno alle sue domande.

Daddy's little girl(Lauren G!P)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora