Lo scrivo all'inizio del capitolo, perché è una specie di avviso. A seguire, leggerete una spiegazione del mondo BDSM e proprio per questo, voglio subito sottolineare che questo è solo un capitolo di passaggio per il successivo, dove ci saranno un paio di novità da vedere. Dunque, vi chiedo scusa se lo trovate un po' noioso ma questi "preliminari" erano abbastanza necessari, sia per quelle che conoscono un po' la comunità, e soprattutto per chi non la conosce(Il sito da cui ho preso le informazioni è foxlife).
Lauren's pov
Potevo vedere i dubbi e le preoccupazioni farsi spazio nella sua mente, e potevo comprenderlo pienamente. Era la sua prima volta in un ambiente simile, era la prima volta che vedeva come funzionavano le cose in questo luogo ma speravo che alla fine, le sarebbe piaciuto quello che avevo in mente per noi.
Salendo le scale per giungere al terzo piano, dove Manuel e Aicha ci aspettavano, Camila strinse la mia mano, stringendosi contro di me. Ad ogni piano, la porta era dipinta col colore del bracciale che si indossava, dunque ci trovammo davanti ad una porta di colore nero. L'aprii e quella classica musica dai toni sensuali raggiungesse le nostre orecchie. Intorno a noi, nella sala, le persone si muovevano continuamente: c'era chi già sapeva cosa voleva e c'era chi invece si guardava intorno, alla ricerca di cosa poter fare e con chi.
Le altre porte all'interno di ogni sala, avevano dei cartellini all'esterno, che permettevano agli altri di capire se poter partecipare alla sessione che si teneva all'interno o meno. Il colore verde dava il via libera tutti, mentre quello rosso lasciava intendere che c'era bisogno di privacy.
Camila si strinse a me quando, ad un tratto, una donna passò davanti a noi e al suo seguito, c'era un ragazzo che camminava a carponi dietro di lei, con un guinzaglio che lo univa a lei.<<Va tutto bene, piccola, non preoccuparti>>, sussurrai, portandola al mio fianco. Si guardò intorno con un evidente rossore sulle guance e un forte disagio impresso negli occhi, che scrutavano ogni minimo dettaglio. Nel frattempo, io cercavo la coppia che mi aveva invitato a partecipare a quella serata. Per quanto strano sarebbe potuto sembrare a Camila, mi fidavo di Manuel e di Aicha. Conoscevano questo posto e questo mondo mille volte meglio di me, e nel loro mondo, osservare era una cosa fondamentale: avevano capito subito che avremmo avuto bisogno di questo locale o di loro. Dunque, una volta tornata a Bristol, avevano presso a parlare con me, cercando di guidarmi nel da farsi con Camila. Adesso che avevamo visto la punta dell'iceberg, c'era bisogno di andare in profondità e vedere fin dove potevo spingermi con lei.
Quando li trovai, camminai con Camila verso di loro, circondata da persone che ci guardavano con interesse: qualcuno voleva giocare con noi, e cercava di capire se eravamo disponibili o meno. Era divertente vedere la lussuria nei loro occhi, sopratutto in quella dei "dominatori". I loro sottomessi non avevano quasi mai il permesso di alzare lo sguardo o di parlare con qualcun'altro senza il permesso dei loro dominatori, indipendentemente dal fatto che fosse un loro "simile" o un loro "superiore". Perché alla fine dei conti, a differenza di quello che credono tutti, in questo tipo di società, tutti valgono alla stessa maniera. Conta il benessere di entrambi, la salute di entrambi, la disponibilità di entrambi e il consenso di entrambi. Prima di portarselo a letto, un dominatore deve cercare la fiducia del proprio sottomesso. Nessuno permetterebbe a qualcuno di cui non si fida di bendarlo, legarlo e giocare con lui/lei in mille modi diversi. E una volta imparato cosa si era disposti a provare e cosa no, poteva iniziare l'incontro, un incontro che unisce mille volte di più rispetto al semplice sesso. Ti porta sempre in un altro universo soddisfare la persona che si trova con te, essere la causa del suo piacere e quando osservi una persona completamente alla tua mercé, sai di avere la sua fiducia e senti di aver creato una connessione fortissima con quella persona.
<<Eccole qui>>, disse Aicha, indicandoci con un cenno della mano. La musica non era estremamente alta, perciò era possibile parlare senza bisogno di urlare uno nell'orecchio dell'altro.
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Daddy's little girl(Lauren G!P)
ספרות חובביםBristol, sud di Londra. Il mio nome è Camila Cabello. Ho un padre violento, che picchia me e mia madre quando torna a casa ubriaco ogni sera. La mia vita cambia quando mia madre mi spinge a scappare di casa. Allora, incontrerò colei che gli uomini d...