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Siamo nel 1986, nel bel mezzo degli anni 80', Los Angeles.
Una ragazza di nome Serena Wisley, alta, snella, capelli biondi e due occhi color smeraldo, s'incamminava in una stradina di sera, verso le 20:00, per recarsi al suo solito lavoro che le permetteva di pagare alcune spese della casa che divideva insieme a sua sorella Diana, di 22 anni, e suo fratello Jason di 24. Lei era la sorella maggiore di 25 anni, e come appunto una sorella maggiore, rappresentava il punto di riferimento di tutta la famiglia.
Arrivata al ristorante, dato che lavorava come cameriera, si diresse verso la stanza di servizio per indossare la sua uniforme.
"Ehi Ciao Serena!" disse un ragazzo di nome Chris, non appena la vide.
"Ciao Chri! come butta oggi?"
"Solita palla! e tu invece?"
"Solita palla! pronto per quest'altra pallosa serata?"
"Pronto!" esclamò lui divertito.
Serena e Chris si conoscevano da molto tempo, fu grazie a lui che lei potè avere questo lavoro poichè lui lavorava già prima di lei. Erano migliori amici, e lui era una figura molto importante nella sua vita, lo considerava come un fratello anche se non di sangue. In ogni circostanza, Chris non esitava ad aiutarla quando ce n'era l'effettivo bisogno.
Lui, pelle scura e abbastanza muscoloso, era un ragazzo dolce e un pò sensibile nonostante non lo desse a vedere, a prima vista sarebbe sembrato un ragazzo dal carattere forte e sicuro. Era così, ma rappresentava anche un lato molto tenero.
Il loro lavoro iniziò e nè avrebbero avuto per molto tempo.
Finirono più tardi del solito e finalmente, dopo aver pulito e riordinato tutto, Chris l'accompagnò a casa, un bacio in guancia, e andò via.
Serena prese le chiavi dalla sua borsa,aprì la porta e si trovò una lite al quanto accesa.
"LEVATI C'ERO PRIMA IO!" urlava Diana.
"NO,LEVATI TU CORNACCHIA!"
"MI HAI DATO DELLA CORNACCHIA!? VERGOGNATI! NON SI TRATTA COSI' UNA SORELLA!"
"COSA SUCCEDE QUI!?" Urlò Serena.
Ad un tratto volò un cuscino da parte di Diana che fece traboccare una bambola di porcellana dal tavolino accanto al divano.La bambola finì in mille pezzi provocando una profonda sensazione di dolore improvvisa in Serena che servì a bloccare il bisticcio.
"Brava! contenta!? guarda cosa hai fatto!" incalzò Jason a Diana.
"I-io..io non volevo! non l'ho fatto apposta!"
"Sei un'incosciente!" esclamò ancora Jason.
"E tu un'idiota! se non mi facevi arrabbiare non succedeva!"
"ADESSO BASTA! MI AVETE ROTTO! SIETE O NON SIETE FRATELLI!? QUESTO ERA IL RICORDO MIO PIU'CARO CHE AVEVO DI NOSTRO PADRE! E A CAUSA DEL VOSTRO LITIGIO GUARDATE COM'E' FINITO! MI FATE PENA!" Urlò triste e arrabbiata Serena, che non ne poteva più.
Corse nella sua camera lasciandoli lì, tristi e dispiaciuti. Sbattè la porta e si fiondò sul letto iniziando a piangere.
La sua vita è stata caratterizzata per molto tempo dal prendersi cura di quei due. Per molti anni Serena ha dovuto prendersi cura dei suoi fratelli in modo esemplare. Sicuramente vi starete chiedendo il perchè..
Suo padre morì dopo pochi anni dalla nascita della sua ultima figlia, e sua madre non era mai presente. Era spesso in viaggio per lavoro o per piacere. Così, essendo lei quella maggiore, fu costretta a fare da madre a entrambi, crescendoli quasi. Ma adesso erano grandi, potevano cavarsela anche da soli, senza chiedere aiuto ogni volta alla sorella maggiore per un innocuo problema. Erano grandi.. perchè continuavano a comportarsi così? perchè non capivano la loro sorella?
era questo quello che le faceva più rabbia.
La bambola, rappresentava un ricordo ben preciso per lei. Un ricordo che l'avrebbe accompagnata sempre, in ogni momento. Rappresentava l'ultimo momento trascorso con suo padre.. e adesso vedendolo in frantumi, si sentiva allo stesso modo. Le mancava suo padre, più di chiunque altro, ormai non sentiva nemmeno più la mancanza di sua madre, poichè un giorno nella sua normale assenza, decise di non tornare.. al dire il vero tornò a casa solo per preparare delle valige e per poi andarsene,lasciando i suoi figli al loro destino.
Provava una forte rabbia per sua madre.. non le perdonerà mai per averla lasciata sola e in custodia dei suoi due fratelli.
Quello che Serena adesso desiderava per la sua vita era di vivere senza pensare a troppi pensieri..l'affitto, la casa, Diana e Jason.. cercava nuovi orizzonti da esplorare, fare nuove conoscenze ed esperienze .. vivere il mondo.
Ma a giudicare dai fatti e dalle sue lacrime, le sembrava completamente impossibile. Molte volte ha creduto di non poter realizzare i propri sogni, e questa era una di quelle.
Nel bel mezzo delle lacrime si appropriò del suo mp3 che in momenti come questi era l'unica cosa che la consolava,la faceva star bene.Attaccò con una prima canzone a caso del cantante che più amava ascoltare.. Michael Jackson.
Adorava quell'uomo,non lo conosceva e pure aveva lo strano potere di farla sentire meglio.Era quasi come un amico immaginario,il quale se ti sentivi sola sapevi che lui c'era sempre.
Quindi si abbracciò alla sua musica,e tra le lacrime,si addormentò..

-Continua-

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