Un rumore fece svegliare in modo fastidioso Michael che dormiva beato sul seno morbido di Serena. Cos'era stato?
Alzò di poco il capo guardandosi intorno.. e bene si non era stato un sogno! era successo davvero questa volta. Finalmente si erano uniti in una cosa sola e lei era diventata sua, solo ed esclusivamente sua.
Diede poca importanza a cosa potesse essere stato quel rumore di prima e si poggiò nuovamente sul seno di Serena
riassaporando con la mente ciò che era successo qualche ora prima.
Pensava e ripensava ad ogni istante in cui facevano l'amore: la fiamma della passione che ardeva in lui mentre la stringeva a se e conosceva ogni parte del suo corpo, lei sotto di lui che si intrecciavano in tutt'uno creando un unico cuore che batteva all'impazzata mentre il desiderio si impadroniva di loro. Al solo pensiero l'adrenalina si rifece sentire.
Una volta apriti gli occhi non poteva che ammirarla, contemplare ogni centimentro di lei, del suo corpo e della sua persona. Avrebbe passato ore e ore a guardarla ma una sensazione di bisogno aspirava in lui, era più forte, non voleva che dormisse, ma piuttosto che si svegliasse e si ricominciasse con quella danza passionale, o almeno ardeva di un suo bacio.
Senza esitare, iniziò ad accarezzarla facendo salire delicatamente le sue dita verso la pancia di lei che poi andarono a circolare intorno al seno. Serena si svegliò da un'ebbrezza mistificatoria di piacere data dai brividi a causa del leggero tocco di Michael, ma restò ad occhi chiusi per godersi ancora un pò quel momento. Michael questa volta passò a toccarla con baci umidi sfiorando la pelle con la lingua, ma di poco. Sapeva che era sveglia! e le piaceva.
Le suscitò un piccolo gemito e lui sentì bene!
"Finalmente sei sveglia" le sussurrò con voce sensuale sopra di lei ma senza appoggiarsi, lasciando uno spazio di pochi centimentri tra lui e il corpo di lei.
"Ehi tu, non rompere, mi hai svegliato apposta!" esclamò lei scherzosa.
"Ammetilo, ti piace come l'ho fatto!" le disse in modo presuntuoso.
"Cos'è quel tono arrogante? avermi fatta tua ti fa sentire potente?" gli incalzò lei tenedolo testa.
"Ancora devi ammetterlo" le fece notare lui.
"Mh, tanto che senso avrebbe mentire.." disse lei sorridendo rossa in guancia.
"Non so quante volte ti ho detto che amo vederti arrossire"
"E io odio vederti farmi arrossire! ci prendi proprio gusto"
"Questo è il mio gusto preferito" le sussurrò prima di poggiare delicatamente le sue labbra su quelle di lei.
Si legarono lentamente in un bacio virile, appassionato ed emozionante che tutto quello che c'era intorno a loro, a poco a poco sparì. C'erano solo loro due e il loro amore. La lingua di Michael si fece spazio tra la sua bocca richiamando possesso di quella di Serena e così, franeticamente, diedero vita all'emozione più pura.
L'adrenaliva risaliva lungo il loro corpo, il sangue scorreva sempre più caldo nelle vene scaturendo un calore eccezionale da avvolgere entrambi. Il desiderio di possedersi si faceva sentire sempre di più.
Michael, adaggiandosi su di lei, iniziò ad accerezzare tutto il perimetro del suo corpo mentre con una mano portava una sua coscia all'altezza del bacino alzandola da sotto al ginocchio, così da insinuarsi tra le sue gambe.
Le baciò il collo e il seno, solleticandola con i ricci un pò spettinati. Tra gemiti e respiri affannosi mancava davvero poco che si unissero per la seconda volta ma qualcosa li bloccò di colpo.
"Oddio chi è!?" esclamò ad un tratto Serena alzando il capo sotto di Michael.
"E'.. è la voce di tua sorella! Diana" rispose Michael rimanendoci male, molto male.
"Diana!?...aspetta, i miei vestiti dove sono?"
"Ehm.. credo di sotto" le sussurrò grattandosi dietro la testa.
"C-cosa?"
"B-beh.. è una cosa naturale Sery, se lo scopre, cosa vuoi farci?" le fece sapere lui.
"Prega che sia solo mia sorella!"
Ad un tratto si sentì un bussare alla porta.
"Serena! che succede lì?" chiese una voce, una voce maschile, una voce che divenne più severa del solito. Era Jason.
"Serena, apri! e tu Michael esci da là dentro! lo so che sei lì! i tuoi vestiti sono in giro per la casa!" iniziò ad attacare Michael. "Perchè non rispondete!? esigo di essere risposto!" esclamò ancora lui, ma niente, i due non sapevano che fare.
"Oddio che imbarazzo.." sussurò lei in un imbarazzo colossale.
"Visto come le cose sono cambiate in un secondo?"
"Michael, forza vestiti!"
"Si.."
Michael si alzò da lei e afferrò i suoi boxer. Nel frattempo Serena andò in cerca della sua biancheria intima, mentre lo faceva, uno sguardo sbiarciava verso di lei.
"Non mi fissare!" esclamò lei ancora più imbarazzata.
"Cosa ci posso fare? sei così bella! anche l'occhio vuole la sua parte!" se ne uscì lui con tale frase.
"Minchia! cosa co state facendo!?" ecco che rituonava la voce di Jason.
Ma cosa voleva? Serena era grande, e per di più anche più grande di lui, quando si decideva a smetterla con la storia del fratello troppo geloso? .. Serena, stufa, andò ad aprire la porta con Michael mentre era ancora in boxer.
"Serena che fai!? aspetta!" la pregò Michael ma senza essere sentito.
Lei aprì la porta e si vide un volto rosso come un peperone.
"Che cavolo ci fai in queste condizioni!?" esclamò lui guardandola in intimo.
"Quello che vedi!? io e Michael abbiamo fatto l'amore e allora? scusa tu non lo fai con la tua ragazza!?"
"TU COSA HAI FATTO!? E TU MICHAEL NON CREDERE DI PASSARLA LISCIA!" esclamò Jason arrabbiato.
"Smettla ok! non ti sopporto più! ma davvero fai? non ti si addice più la parte del fratello geloso! e poi non capisco perchè con me e con Diana no!"
"Diana è un caso apparte, mentre tu.. tu sei diversa"
Solo perchè non ho esperienza come lei!? andiamo Jas! basta.. che tu lo voglia o no è così, io amo Michael e questo è normale che succeda!"
"Oddio.. mi sto sentendo male" si portò lui una mano sugli occhi.
"Scrivitelo in fronte che non sono più una bambina! mi sono stancata di essere considerata come una ragazzina! basta" deto questo chiuse la porta lascendo il fratello in balia della meraviglia più totale. 'è davvero cresciuta?' si chiese lui. Che domande! quando i due più immaturi erano ancora loro: lui e Diana.
"Mi dispiace per l'enorme imbarazzo!" si scusò Michael.
"Mike, dici sul serio? ma di cosa ti scusi? di aver fatto l'amore con me?"
"No, non dico questo ma.."
"No, invece hai detto proprio questo!" esclamò lei ancora infastidita.
"Preferivo solo che tuo fratello non ci vedesse così.. insomma di tenere la cosa tra noi, è sempre privata la cosa!" si giustificò lui.
"Se hai paura di mio fratello tranquillo, ci penso io. Se avrà ancora da dire gli metterò lo scoch!" esclamò sarcastica.
"Adesso me lo fai un sorriso, eh?" si avvicinò Michael con fare tutto suo, mentre le alzava il mento con due dita.
"Solo se mi dai un bacio"
"Con piacere"
Molto dolcemente, Michael le posò le labbra sulle sue facendola andare quasi in estasi.
Fece per staccarsi provocando in lei uno sguardo di disappunto.
"Ehi, non vale, è durato troppo poco!" esclamò lei.
"Mi dispiace baby, adesso vestiti!" le ordinò lui.
" Ti odio quando fai l'arrogante!"
"E io adoro te quando ti innervosisci per questo!"
"Non farò mai più l'amore con te!"
"Cosa cosa cosa?" si riavvicinò a lei cingendole i fianchi.
"Hai capito bene! anch'io ho i miei mezzi che credi bello!" gli fec sapere lei.
"Questi però son ricatti!"
"Ti rispondo come meglio posso!"
"Non ti conviene fare la cattiva con me!"
"Perchè? se no che fai?"
"Sta a guardare.."
Arrogantemente si abbassò al livello delle sue ginocchia e iniziò a baciarle parte delle gambe arrivando all'interno coscia. Serena si sentì cadere, le gambe la stavano per abbandonare, il respiro le mancava. Stava scivolando letteralmente nel piacere, su di lui. In quel momento non seppe reagire se non godersi quell'emozione rigarle ogni centimentro del suo corpo, poi lui d'improvviso si fermò. Una sensazione inappagata si insidiò in lei mentre ne dava dimostrazione con una smorfia in volto.
"Sei davvero cattivo!" esclamò lei infastidita.
"So come vendicarmi dolcezza!"
"E non chiamarmi così, non so cosa sembri!" gli disse prima di cercare qualcosa nell'armadio per indossarlo.
"Amo provocarti ahaha"
"E io ti odio quando lo fai"
Si vestì in fretta mentre Michael si rimetteva i pantaloni. Lei scese di sotto disturbata con Michael che la seguiva.
"Non venirmi dietro! ti porto io i vestiti" lo fermò lei.
"Perchè? ormai Jason l'ha scoperto, che fa se vengo così di là?"
"Non ti da fastidio? non t'imbarazza?"
"Spiegami, da te fastidio per tuo fratello o perchè le altre mi vedano così?" disse riferendosi a Nicole e Diana.
"Oh cazzo, dici sul serio? sei diventato troppo arrogante per i miei gusti!" esclamò questa volta incazzandosi.
"ahahaha, sto scherzando!" esclamò lui.
"No, va a quel paese!" gli intimò lei.
Michael l'afferrò dai fianchi prima che scappasse da lui.
"Dai che fa, devo indossare solo una maglietta!" esclamò lui.
"Hai ragione..è che, l'intrusione di io fratello mi ha un pò spiazzato xD"
"Non pensarci, e poi credo che abbia capito"
"Lo spero"
Insieme raggiunsero gli altri e Michael andò a recuperare subito la sua maglietta, ma non la trovò.
"Ehm.. avete visto la mia maglietta?" chiese Michael in un certo imbarazzo.
"Si, è lì sistemata" gli disse Nicole mentre leggeva qualcosa sul divano con un sorriso malizioso che si faceva spazio sulle sue guance, ma senza dargli sguardo. Questò imbarazzò molto Serena.
"D-dov'è Diana?" chiese Serena.
"E' nella sua camera a fare non so cosa" s'intromise Chris uscendo dalla cucina.
"Ehm, vado da lei" disse Serena prima di sparire dalla loro vista.
"Comunque, hai colpito forte amico!" esclamò Chris dando una pacca dietro la schiena a Michael "Non ho mai visto Jason così.. stravolto, non so perchè si meravigli tanto che sua sorella vada.. ehm, anche lei a letto" continuò sotto voce.
Un sorriso rosso dall'imbarazzo si manifestò sul viso di Michael mentre abbassò lo sguardo.
"Lo capisco"
"Non credo proprio Mike!" esclamò lui ridendo.
"Ok, hai ragione.. ma.. com dire, sono cose che succedono" rise ancora.
"Cosa state farneticando voi due?" chiese Nicole guardandoli da lontano.
"Ehm niente, roba da noi uomini!" esclamò Michael simpatizzando.
"Non fare il simpatico con me! me lo hai stravolto quel cioccolatino chiuso in bagno" disse riferendosi al suo ragazzo.
"AHhahaha mi dispiace, non era mia intenzione"
Jason uscì dal bagno incontrando subito Mike. "Ehi, tu!" esclamò Jason. "Prova a spezzarle il cuore e io spezzerò il tuo, intesi?" gli intimò lui.
"Si fratello!" esclamò Michael.
"E non chiamarmi così!"
"Daccordo amico"
"Ah!" sospirò lui infastidito.*****
"Oh Mike sei stato magnifico! quei passi erano formidabili!" esclamò euforica Serena mentre andava a cambiarsi insieme a Michael per le prossime canzoni che venivano.
"Tu sei stata fantastica, sei la migliore che conosca! e non lo dico solo perchè tu sei la mia ragazza eh"
"Ti amo!"
"Anche io" le disse stampandogli un veloce bacio. "Stanotte credo che non riuscirò proprio a dormire!" esclamò lui malizioso.
"E con questo che vuoi dire Jackson? devi comunque riposarti per un altro concerto! che è domani u.u" disse facendo finta di nulla, sapendo molto bene a cosa si riferisse.
"Andiamo, sai bene cosa voglio dire!" disse con aria ancora maliziosa.
"Scordatelo Mike!"
Michael la strinse a se guardandola intensamente. Uno sguardo che fu capace di penetrarle l'anima e leggere ogni suo pensiero. Nel giro di due secondi si trovarono travolti da un vortice di passione con le loro lingue che reclamavano l'accesso alle loro bocche. Calde e dolci crearono un nuovo ed intenso bacio.
"Sai che non potrei fare a meno dei tuoi baci, ma tu questa sera devi riposare!" esclamò lei provocatoria.
"Sei malvagia!"
"Me l'hai insegnato tu!"
Quindi, iniziò il tour e per loro valeva dire meno tempo libero, meno tempo trascorrere le giornate all'aperto o a Neverland tra i supersocker, giostre e altre cose del genere, o passando il tempo semplicemente a coccolarsi e a fare l'amore. Ma la cosa importante è che erano sempre insieme, e nemmeno il lavoro riusciva a separarli.. almeno per ora.-Continua
;LiberianGirl
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Baby Be Mine
FanfictionAttenzione: scene di sesso descritto dal cap. 24 1986, Los Angeles. Michael Jackson, cantante di successo ormai affermato nel mondo. Generoso, dolce e un po' eccentrico, un giorno decide di non seguire le direttive e rischiare di farsi scoprire pur...