I giorni passarono e questa sera sarebbe stato il primo concerto lì a New York, al medison square garden.
Michael provava e riprovava con i ballerini e i musicisti tutte le canzoni in scaletta senza quasi mai fermarsi, doveva essere tutto perfetto per quella sera. Serena non stava nella pelle, era stanca, la fatica si faceva sentire ma ció non era nulla alla sua felicità, alla sua allegria, un'energia che trasmetteva anche al suo ragazzo, Michael. Ormai lui faceva tutto con più motivazione, averla accanto in ciò che gli riusciva meglio era stata una specie di benedizione, parlavano la stessa lingua, soprattutto quando finivano per ballare insieme e provare dei passi. Tra Tatiana e Serena i rapporti non erano un granché, lei preferì tenerla distante dopo quello che successe mentre Michael manteneva un profilo amichevole, profilo che Tatiana non riusciva più ad accettare.
Le prove si arrestarono per qualche minuto, nel frattempo Michael e Serena avevano uno scambio di effusioni, erano totalmente presi. Il manager di Michael si avvicinó a loro per far valutare alcune sue proposte a Michael.
"Michael hai un attimo? Vorrei parlarti in privato" gli chiese Frank.
"Andiamo Frank dimmi pure, non ho segreti con la mia ragazza" gli riferì Michael indicando Serena.
"Beh stavo pensando, perché non rilanciare una nuova proposta alla Pepsi? Proponi altri spot pubblicitari però questa volta il ricavato sarà nostro, non faremo nulla"
"Che vuoi dire? Sai che una parte la do sempre in beneficenza, soprattutto quando sono dei guadagni extra... il tour già mi da tanto"
"Ma Michael devi pure iniziar ad ingranare, per il futuro, poi devi pensare anche per chi lavora per te"
"Io penso sempre a loro, penso tutti, ma non credo sia proficua questa proposta, anche perché non c'è tempo, toglierei spazio ai concerti"
"Ma pensa per un attimo, Michael potrai prenderti una pausa, di certo non ti toglierà più energie del tour, e guadagneremo un sacco, anche in Russia hanno chiesto i tuoi spot"
"In Russia?"
"Si! Pensa potrai guadagnare tanto, col minimo sforzo e dare anche un messaggio abbattendo le barriere!"
"Quella del messaggio è una buona idea, ma non lo so..."
"Michael, pensa a quanti quattrini faremo!"
Michael era molto confuso soprattutto per il modo in cui insisteva Frank. Ad un tratto Serena disse la sua.
"Michael posso dirti una cosa? Sempre se posso intromettermi..."
"Certo che puoi"
"L'idea di Frank è ambiziosa, potrebbe contribuire a lanciare un forte messaggio, tuttavia io credo che tu in questo periodo non debba fermarti, abbiamo da poco ricominciato il tour e poi tra un pochi giorni andremo in Europa. Forse è una cosa che potresti fare dopo che il tour sarà finito, ma adesso è bene concentrarsi per questi concerti, è il tuo primo tour da solista e poi le persone hanno comprato il biglietto perché vogliono vederti, live, non solo in TV, ci sarà tempo... ci rimarrebbero malissimo sapere qualche data cancellata, ti sto parlando da Fan. E poi hai già fatto qualche spot, ci sarà tempo per farne altri"
"Ma si hai ragione amore mio, non voglio deludere i miei fans, ci sarà tempo per questo"
"Ehi Mike, non vorrai mica starla a sentire, lei non ne capisce nulla di questa roba, marketing e..."
"Frank non voglio discutere, ho preso la mia decisione ed è no!" Michael era sensibilmente infastidito dall'atteggiamento di Frank, perché era così? Negli ultimi giorni era strano.
"Michael abbiamo bisogno di quei soldi!!"
"Abbiamo?... ma che ti prende? Sei strano ultimamente, sei impacciato, nervoso"
"Va tutto bene"
"È successo qualcosa? Qualcosa che dovrei sapere?"
"No, tutto in regola, ora devo andare"
Frank fece per andarsene irritato. Michael non sospettava cosa ci fosse dietro. Frank si era indebitato per la sua dipendenza al gioco di azzardo e adesso cercava a tutti i costi delle nuove entrate usando Michael, ma c'era di più. Michael non sapeva che Frank aveva usato dei suoi assegni per pagare delle cifre al gioco.
Nel frattempo Tatiana stava arrivando sulle scene quando si scontrò col Frank.
"Buongiorno Frank!"
Frank appena la vide ebbe un'idea. Doveva sbarazzarsi della ragazza di Michael."Non ci credo finalmente iniziamo!"
Mancavano poco meno di un'ora al concerto e lì fuori c'era già il delirio. Le ragazze urlavano il nome di Michael, qualcuno era svenuto e quindi le autoambulanze erano lì per ogni eventuale problema.
Michael si stava preparando mentre Serena era già con il suo costume di scena. Aveva un vestito corto per la canzone di Smooth Criminal, sarebbe stata la 4 in scaletta.
"Sei molto sexy con quel vestitino" le disse con sguardo malizioso.
"Grazie mr. Jackson! Tu hai un bel culetto a mandolino questa sera"
"Culetto a mandolino?" Michael schiattó a ridere con una risata contagiosa. Lei prese il suo viso tra le mani e lo baciò dolcemente. Era troppo dolce quando sorrideva, quando rideva a crepapelle, ti veniva voglia di coccolarlo, di prenderti cura di lui.
Michael dopo si guardò intorno, chiuse la porta del suo camerino e si fiondó sulle labbra di Serena. Il desiderio si impadronì in men che non si dica di loro.
"M-Michael non possiamo, ci sentiranno!"
"Ti ho già detto che parli troppo?"
"Ma..."
Michael non le diede il tempo di parlare che le tappó la bocca con una mano iniziando a baciarle il collo. Fece per scendere sempre più girandola di colpo.
"Cosa abbiamo qui?" Le chiese palpandole una natica.
"Ti piace quelle che vede signor Jackson?"
"Giudica tu stessa" le disse avvicinandosi di più a lei da dietro mentre le faceva sentire di più la sua eccitazione.
"Mmm..."
Riprese a baciarle il collo mentre con una mano si faceva strada tra le sue gambe alzandole di poco il vestito.
"Il bello dei vestiti è che sono facili da alzare" disse lui al suo orecchio.
"Questa sera sei molto focoso, che succede?!" Esclamò lei un po' sorpresa.
"Ho voglia di te!"
"Anche io, ma tra un po' dovremo andare in scena"
"Sei seccante!" Esclamó toccandole l'interno coscia. Lei fece un gemito, era molto sensibile, e in quel momento non le dispiaceva.
"So io come farti stare zitta"
La buttó sul divano e si mise a cavalcioni su di lei. Dopo un pó umidì il suo corpo con dei baci lunghi fino a giungere alla scollatura. Di colpo alzó il vestito di poco lasciando intravedere i suoi slip di pizzo rosso.
"Ulalà... mi piace il rosso"
Serena non capì più niente non appena la bocca di Michael bació la sua pancia Fino a scendere nella sua inimità spostando gli slip. Un calore incredibile avvolse il ventre di Serena mentre lui era impegnato con quella dolce ed estenuante danza con la bocca. Serena non aveva mai provato una cosa del genere e ne fu meravigliata da quanto in un solo gesto possa venir fuori tanto piacere.
"Ti piace?" Chiese lui guardandola dal basso. Il suo sguardo era sexy, motivo che le fece sentire ancora di più. Dopo qualche minuto iniziò a gemitare interrottamente.
"Cerca di fare silenzio però! O ci sentono" l'ammonì lui arrestandosi all'improvviso.
"Non ti permettere!" Esclamó lei. Michael ne rimase divertito.
"Vieni per me"
Lui continuó questa volta introducendo anche due dita seguendo un ritmo sempre più veloce.
"Avanti" non appena Michael pronunció l'ultima parola Serena venne intorno alle due dita raggiungendo un piacere sempre nuovo. Di sicuro non si aspettava che accadesse una cosa così sexy in luogo con migliaia di persone, ma questo fu indice di qualcosa ancor più emozionante di altre volte.
"Allora?" Michael la contemplava mentre le raddrizzava il vestito, per lui era una dea. Impazziva per ogni cosa che faceva con lei. Tutto aveva un senso.
" allora, wow... in camerino" Michael fece per ridere mentre le stampò un bacio sulla fronte.
Ad un tratto si sentì bussare. Era un addetto alla sicurezza che diceva di prepararsi.
Michael andó a controllare le ultime cose dandole un ultimo bacio. " a dopo piccola"
Era tutto pronto dovevano solo entrare in scena. Il concerto fece per iniziare e il pubblico era più caotico che mai. Michael sprizzava da una parte all'altra del palco, e ogni nota fuoriusciva dal suo corpo mentre cantava, mentre ballava. Le canzoni proseguivano, salì qualche fan sul palco, cosa che Serena avrebbe sempre sognato, ma non credeva che sarebbe andata meglio di così. Adesso condivideva con il suo idolo il lavoro, l'amore, il letto xD.
Venne la volta di Smooth Criminal e Serena si lasció andare sotto stretto consiglio di Michael mentre altri seguivano dei passi. Lui ballava, le girava intorno. Movimento fluidi e sgargianti univano i due in una sola danza sexy e pistolera. Dopo un po' lei uscì di scena lasciando spazio ai ballerini e a lui nella volta del passo antigravità.
Il concerto andava a gonfievele.
"Allora siete carichi questa sera!?"
Il pubblico urlava, stava dando di matto.
"New York! Non ti sento, urla più forte!"
Il pubblico urlava quando ad un tratto lui iniziò ad urlare a sua volta
"Uhh! Uhh!" Il pubblico lo imitava. "Aaoww!!" Diede un urlo seguito da un movimento del corpo. Poi dell'incredibile.
Prima di cantare Rock with you, precedette una musica fatta solo di note vocali e rumori con il piede di Michael. Poi la musica iniziò davvero. Serena stava per esplodere.
Venne la volta di The way you make me feel, un Michael vestito con una camicia blu e un pantalone nero era più sexy che mai. Tatiana iniziò la sua comparsa. Ma era diversa, molto diversa dal video ufficiale. Non si muoveva con discrezione, piuttosto... ci provava, ma per davvero. L'istinto femminile non mente mai.
"Ma guardala, che oca" disse Serena ad uno dei ballerini. Lui le diede ragione.
"Dai serena, vedrai che presto finirà, sono solo 4 min di scena... non la pensare, non merita tanta importanza" come non detto dal ballerino, Tatiana si avvicina pericolosamente al corpo di Michael incitandolo ad afferrarla e lui dopo ciò L'afferra la schiena mentre lei ne approfitta dandogli un bacio appassionato. Lui immobile ricambió limitandolo alla scena della canzone, come trovata scenica. Mille emozioni si trovarono in lui in quell'istante, adrenalina, eccitazione che andavano tutte in un vortice di paura, preoccupazione, ansia. Per un attimo sperava come non avesse visto quella scena Serena, ma come faceva? Comunque l'avrebbe saputo. Per un attimó sbaglio anche l'intonazione della canzone così sceneggiò dei passi.
"Come dicevi prima? Ah sì noi devo darle importanza, grazie!" Esclamò Serena fuori di se al ballerino.
"Scusa, io non credevo che..."
Serena andó diritta in camerino, presto Michael l'avrebbe vista, ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di vederla piangere. Cercó di fermare le lacrime. Poi una rabbia mai sentita si faceva strada dentro di se. Questa volta non sarebbe stata lì semplicemente a guardare. Non era possibile che fosse successo di nuovo, per la 3 volta. Michael non l'avrebbe passata liscia disse tra se e se. Adesso era troppo. La faccia da angioletto non riusciva più. Mentre Michael era ancora impegnato a cantare, Serena fece una cosa inaspettata.
"Ho bisogno del tuo aiuto" disse al ballerino di prima che cercava di consolarla.
"Certo"
"Stephan, non appena Michael torna deve guardarci baciare"
"Che coooosa? Tu sei pazza, capisco che vuoi prenderti una vendetta, che Michael non doveva permettersi, ma non voglio avere problemi con lui, egli è il mio capo"
"Guarda ti posso anche pagare, prima di andarmene di qui devo lasciargli un ricordino"
"Andartene? Ma dai davvero vuoi darla vinta a quell'oca?"
"Non c'è la faccio più! È già successo e adesso non lo tollero più! Dai ti pago 100 dollari"
"Wow.... ma non è per i soldi è che"
Serena non appena vide Michael arrivare preoccupato cercandola nelle quinte, si fiondò a baciare il biondo non lasciandogli scampo e tempo di finire la frase. Michael vide la scena e rimase sconvolto. Non riusciva a spiegarsi come questo fosse possibile. Gli rimase dell'amaro in bocca, credeva che Serena fosse da qualche parte a piangere o ad arrabbiarsi per lui e invece era con un ballerino con cui se la spassava. Pensó così per un attimo, ma non avrebbe senso, così.
Michael preso dalla rabbia scansó violentemente il ragazzo da Serena.
"Ora basta, e tu non ti azzardare più a toccarla!" Gli intimó Michael.
"Michael io, io.."
"Zitto, sei licenziato!"
"Michael ma io"
"Tu non licenzi proprio nessuno hai capito?!" Serena difese il suo complice.
"E sentiamo come faresti a proibirmelo?" Michael era più arrabbiato che mai. Non si sarebbe aspettato una presa di testa del genere.
"Perché già senza una bellerina avrai dei problemi, figurati con due" disse flebile Serena più sicura che mai.
"C-cosa?"
"Ah comunque devo dire che mi dispiace essermi persa la vostra sceneggiata, ma sai com'è, quando c'è la passione, proprio non ce la faccio" Serena provocava Michael mentre accarezzava i capelli del ballerino biondo. "Almeno adesso sai cosa si prova Jackson!" Esclamò senza batter ciglio.
"Allora dillo! Dillo che volevi solo vendicarti, senza sentire neanche la mia versione"
"Ne ho piene le palle! Scusami la volgarità, e adesso lasciami stare devo andarli a cambiare"
Michael rimase di sasso senza libertà di parola. Non capi nulla. Era solo in crisi, come se avesse voluto fare tante cose ma nessuna era possibile. Il concerto riprese. E quando finì nessuno dei due proferì parola, almeno non appena entrarono in albergo.
"Ora devi ascoltarmi" Michael la prese per un braccio.
"Io non prendo ordini da nessuno tanto meno da uno stronzo come te" lasció la presa e andò diritta a spogliarsi sotto gli occhi di Michael. Si spoglió nuda lentamente, lo avrebbe provocato fino alla fine solo per fargli rendere conto cosa si sarebbe perso. Lui si avvicinò a lei cercando di afferrarla a se.
"Lasciami, e noi ti azzardare mai più a toccarmi"
"Lo so che fai così perché sei nervosa, e hai tutte le ragioni, ma se l'ho baciata è stato solo per non creare altro trambusto"
Serena non diceva nulla, l'indifferenza totale. Fece per vestirsi in modo al quanto provocante.
"Perché ti stai preparando? Che intenzioni hai?"
"Vado a ballare"
"COSA? Tu non vai da nessuna parte, e poi sei molto stanca domani abbiamo un altro concerto... se vuoi andiamo a prendere un aperitivo e poi rientriamo subito"
"Faccio quello che voglio, come te d'altronde"
"Vuoi smetterla e starmi ad ascoltare una buona volta?!" L'afferró per i polsi. Non l'avrebbe lasciata andare così.
"È stato tutto un attimo, non me ne sono neanche accorto ok?! Io non ho provato nulla! E dire che poco prima stavo con te nel camerino che volevo fare l'amore, come puoi credere che possa significare qualcosa?" Michael era sincero, ma lei non ne poteva più.
"Adesso basta, mi scoccio anche starti a spiegare perché mi abbia fatto male, ma adesso sto bene, perché ho finalmente capito"
"Che vuoi dire? Serena parlami per l'amor del cielo"
"Ora lasciami, ho un appuntamento"
"Con chi? Con Harry!?"
"Non sono affari tuoi da oggi in poi"
"E invece si!"
"Comunque io non torno a dormire, e domani faccio le valige"
"Serena, che stai dicendo?! Non rovinare tutto per questa sciocchezza"
"Sciocchezza, beh si io voglio rovinare tutto per tale sciocchezza" disse cercando di non piangere. Perché voleva sorvolare su una cosa tanto importante? Possibile che Michael non se ne rendesse conto? Non è il bacio di questa sera, ma l'insieme di tutte le altre volte.
"Ti prego, no. No!" L'abbraccio stretta a se ma Serena era un pezzo di ghiaccio, noi voleva lasciarsi andare. Si era fidata di quell'amore, e ne venne fuori un cuore in pezzi.
"Perché? Perché mi stai facendo questo? È stato solo un errore, perdonami, non accadrà più, io non lo volevo, l'ho fatto solo per una trovata scenica dato che mi ha colto di sorpresa, per me tu sei l'unica" Michael era impaurito e cercava di trattenere le lacrime.
"Devi capire Michael, io non ce la faccio più, ed è meglio se ci salutiamo qui"
"No, io non voglio perderti"
"Già mi hai persa"
"Allora faró di tutto per averti di nuovo, io non vivo senza di te!"
"Guarda il lato positivo, adesso potrai dedicate più tempo a quella sciaquetta"
"Vedi, con te è impossibile parlare"
"Io me ne vado"
"No aspetta"
"Che c'è ancora!? Cosa non ti è chiaro? È finita! Basta"
Jane andó in discoteca lasciando Michael in balia dei suoi sensi di colpa. E adesso?;continua
-LiberinGirl
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Baby Be Mine
FanfictionAttenzione: scene di sesso descritto dal cap. 24 1986, Los Angeles. Michael Jackson, cantante di successo ormai affermato nel mondo. Generoso, dolce e un po' eccentrico, un giorno decide di non seguire le direttive e rischiare di farsi scoprire pur...