Serena si sveglió con il cinguettio di qualche uccellino tra i rami di quel grande albero che ospitava quella casa costruita su di esso.
Si strofinó gli occhi e sospirando si voltó verso una figura adagiata beatamente accanto a se. Dormiva tranquillo come un bambino lontano da incubi e insonnia. Era forse la prima volta che gli accadeva dopo tanto tempo. Infatti,Quella mattina l'orologio segnava oltre 10:00, dormirono per gran parte della mattinata.
Lo scrutó per bene tenendosi per una mano su un lato: i ricci ormai lunghi erano sparsi sul cuscino sciolti da quella sera; il naso all'insù emetteva un dolce e pacato respiro, mentre gli occhi chiusi attraverso una linea distensiva e le labbra rosee leggermente socchiuse , gli regalavano un espressione serena; la pelle uniformemente più chiara presentava solo piccole chiazze sparse di qua e la; il corpo, avvolto giusto un po' dal lenzuolo bianco, era scoperto fin giù all'addome e faceva intravedere di poco il suo pube, ciò le provocó uno strano richiamo alla sua libido; una gamba usciva completamente fuori dal lenzuolo lasciando una graziosa vista del suo quadricipite allenato dai suoi passi e dell'adduttore interno.
In quel momento ben poco era lasciato alla sua immaginazione, e uno strano sorriso alieggió sul suo viso. Dopo due anni chi l'avrebbe detto che si sarebbero uniti ancora una volta, soprattutto da quel grande dolore, da quella perdita, da quel tradimento. Non si potevano di certo cancellare, solo una sana scelta avrebbe dato una svolta a quella situazione, ovvero al legame che intreccia Michael e Serena, nel quale si ripresentava sempre sotto nuove forme. Questa fu la volta concreta in cui si rivide il ritorno di Michael.
Serena si sentiva strana, inquieta, nella stessa identica maniera di quando comprese di amare Michael la prima volta. Tuttavia, era molto scettica, fin troppo segnata dal passato da essere intollerante al solo pensiero di essere nuovamente ferita, anche solo ammetterne il rischio. Così, quasi a malincuore, si alzó dal letto attenta a non svegliarlo, si rivestì e gli lasció un biglietto trovato sul tavolo di quella casa.
Se ne andó di fretta e furia nella speranza che Michael si svegliasse dopo che lei fosse stata a casa. E così fu.
Dopo quasi un'ora egli si risveglia con un sorriso soddisfatto, da una notte di fuoco, stampato sulla faccia.Ma non appena mosse il braccio in direzione di Serena e trovó vuota quella parte, sparì di colpo. Si alzó di scatto intento a cercarla con lo sguardo, ma non c'era, e nemmeno il suo abito lungo che Michael le levó quella notte. Dopo essersi vestito la andó a cercare ma senza risultati. Era andata via. Solo dopo si accorse del biglietto: ' questa notte è stata come la prima volta, la più bella. Malgrado ciò, sono confusa. Ho bisogno di pensare e schiarirmi le idee. Non mi cercare' . Quelle parole furono una dolce fitta al cuore, belle inizialmente ma con un continuo che ti lascia l'amaro in bocca. Egli non riusciva a capirne il motivo: aveva trascorso una notte così bella eppure era andata via. Si sediette sul letto sospirando e immagini ancora vivide dell'altra sera venivano scomposte nella sua mente per cercare un indizio, ma niente. Decise di rispettare la sua decisione è per alcuni giorni la lasció in pace.
Nel frattempo, dopo quasi 5 giorni Serena continuó il suo lavoro per il mondo viaggiando con Prince, tuttavia con lui non era più lo stesso.
"Ehi Sere, si puó sapere cos'hai?" Chiese ad un tratto Prince distogliendola dai suoi pensieri.
"Niente, non capisco questa domanda" affermó lei.
"È dalla sera degli Oscar che non sei più la stessa... sei distratta, non mi ascolti quando parlo, e poi, sei così sfuggente con me"
"È solo un periodo Prince"
"Perché non facciamo più l'amore?"
"Scusa cosa hai detto?"
"Mi hai sentito"
"Io non ho mai fatto l'amore con te... ti ho sempre detto che ci divertivamo, nulla di più"
Serena inizió ad agitarsi ricordando le parole di Michael. Non voleva una relazione con Prince. Non lo avrebbe mai amato.
"Va bene, va bene... ora ricominciamo, mi ha già fatto perdere tempo abbastanza" Prince la trattó male.
Lei non disse nulla seppur infastidita e ricominciarono le prove.
Serena era stanca, e iniziò a girarle la testa, svenne sbattendo la testa su uno scalino. Perse conoscenza e Prince, preoccupato chiamó subito un'ambulanza. Nel giro di uno quarto d'ora si ritrovò all'ospedale e tutti la raggiunsero. Nicole, Chris, Jason e diana, anche Harry era a Los Angeles in quel momento. Nessuno capiva cosa potesse avere, poi ad un tratto si avvicinó un medico.
"Salve, chi sono i familiari della donna?"
"Siamo noi, dica a me, io sono suo fratello" gli fece sapere Jason.
"Beh, vede signora, la ragazza non ha subito danni, ha solo un trauma cervicale, tuttavia non riusciamo a spiegarci del perché non si sveglia"
"Come non si sveglia? Se non è niente, dovrebbe svegliarsi, perché non fate qualcosa?" Chiese Jason stizzato.
"Abbiamo fatto già il necessario, la ragazza deve riposare, aspettiamo il suo corso, non dobbiamo forzare nulla"
"Il dottore ha ragione, non possono fare nulla" s'intromise Diana.
"In più, potete stare tranquilli la placenta sta bene" disse il dottore in un sorriso rassicurante.
Inizialmente nessuno capì.
"Dottore mi scusi, non abbiamo capito" riprese Diana.
"Parlo del bambino, sta bene"
"B-bambino?" Balbettó Diana verso il dottore mentre Jason era ancora più spiazzato.
"Si, non lo sapevate? La signorina Wisley è incinta" tiró ancora fuori il dottore.
Jason iniziò a scaldarsi.
"Ma è possibile che mia sorella sempre con questi artisti deve fare un guaio?".
Prince rimanne silenzioso per tutto il tempo. L'idea di diventare padre lo spaventó all'istante.
"Prince, sei tu il padre vero?"
Continuaaaa
_LiberinGirl_
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Baby Be Mine
FanfictionAttenzione: scene di sesso descritto dal cap. 24 1986, Los Angeles. Michael Jackson, cantante di successo ormai affermato nel mondo. Generoso, dolce e un po' eccentrico, un giorno decide di non seguire le direttive e rischiare di farsi scoprire pur...