Uno squillare assordante la fece sussultare dal divano fino a svegliarla, poichè si era accocolata a dormire guardando la tv. Serena andò in cerca di quel suono. Cercò tra i cuscini del divano fin quando non lo trovò brivando tra le mani.
"P-pronto?" rispose con voce ancora assonnata.
"Ciao Bimba!" esclamò una voce a lei fin troppo familiare.
"Hei Smelly!"
"Da quando questo soprannome?" chiese Michael divertito dall'altra parte del telefono.
"Beh, da oggi!"
"Non ti sei dimenticata di stasera vero?" le ricordò lui.
"Perchè?"
"Ecco lo sapevo!"
"Michael mi sono appena svegliata, e poi no, non me ne sono dimenticata! ma tu non mi hai detto un granchè!"
"E' vero, è per questo che ti ho chiamata, tra un'ora esatta devi farti trovare pronta con quel bel vestito che ti ho mandato. Ci sono i Grammy Awards stasera e c'è la canzone di We are the world la quale io e Lionel Richie potremo vincere un premio" le spiegò lui ma senza arrivare diritto al punto.
"Ehi aspetta bello, cosa centro io? arriva al dunque!"
"Beh vorrei che tu mi facessi da accompagnatrice!" esclamò lui serio dall'altra parte.
"COSA? MA SEI IMPAZZITO?" gli urlò contro, lei con tono arrabbiato e stupito.
"Sarò da te tra poco preparati nel frattempo!" esclamò lui riattaccando.
"Michael!.. Michael!.. che stupido ha riattaccato! mi ha chiuso il telefono in faccia questa non gliela perdono, e poi col cavolo che mi preparo!" esclamò lei arrabbiata andandosi a rimettere di nuovo comoda al divano per poi addormentarsi dopo aver notato da lontano quella scatola che le aveva mandato Michael semichiusa con il vestito rosa pallido che fuoriusciva lievemente. Il vestito? cavolo se era bello! non lo aveva ancora provato ma sicuramente quella sera Michael ci sarebbe riuscito, in un modo o nell'altro, con le buone o con le cattive, beh scarsamente con le cattive xD.***
Un'oretta passò e Serena la trascorse interamente per il suo sonnellino.
Michael arrivò sotto casa sua essendosi fatto accompagnare dal suo autista con una limousine nera. Sostò lì mentre lui si impegnava a scendere dall'autoveicolo sicuro di se con la classe che lo accompagnava. Era vestito in modo elegante ma allo stesso tempo semplice e intrigante, beh il suo genere!
Avvicinò il suo dito al campanello e con modo garbato suonò, ma niente. Ritornò a suonare e ancora niente. Incominciò a preoccuparsi, forse era successo qualcosa, pensò. Suonò più volte questa volta insistemente, fin quando quella porta non fece per aprirsi e mostrare una sagoma di una dolce donna appena svegliata che lui, prima s'intenerì e poi s'infastidì, mentre lei rimase del tutto meravigliata.. cosa vedeva davanti ai suoi occhi? Un uomo alto, di classe, vestito da occhiali neri, camicia rosso fuoco, giacca e pantaloni neri stretti e una cravatta con un colore che spezzettava. Era fottutamente bello, più bello del sole, quella sera avrebbe brillato più di tutti.
"Chiudi quella bocca che entrano le mosche. Vedi di vestirti!" esclamò lui dopo qualche secondo superandola sotto l'arco della porta per poi accomodarsi in casa senza curarsi del fatto che qualcuno potesse esserci o meno.
"Ehi tipetto da dove sei uscito fuori!? io non prendo ordini da nessuno!" esclamò lei irritata dalla sua esclamazione arrogante.
"Vestiti che siamo già in ritardo!"
"Sono già vestita! e magari lo sei tu!" esclamò lei in mani consorte.
Lui si girò ad osservarla. La scrutò per bene, dal basso verso l'alto. Beh, anche senza prepararsi era stupenda ma dovevano andare in un certo modo.
"Dai su sbrigati!" esclamò andando in camera sua.
"Ma, dove vai?"
"Qual è la tua camera?" chiese aprendo tutte le porte della casa.
"Michael mi stai facendo salire il nervoso!"
Michael fece entrare in camera sua e notò subito la sua scatola. Prese quella meraviglia di vestito e glielo porse non appena la vide arrivare in camera.
"Che devo fare con quello?" gli domandò apposta facendo una certa smorfia.
"Che domande! indossalo no!?"
"Io non indosso un bel niente!"
"Dai Sere non farti pregare!"
"Michael ma ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo? prima il video, e adesso questo?"
"Per il video posso capire, ma accompagnare un.. un.." iniziò a balbettare.
"un?" lo incitò a proseguire.
"Dai, non succederà nulla! se ti preoccupi per i giornalisti non temere, una settimana e si sconderanno di te! tanto ormai sono abituati a vedermi con molte donne" disse lui spontaneamente senza curarsi di nulla e lei fece per infastidirsi.
"Ah allora chiedilo alle tue donne di accompagnarti! ma guarda un pò tu questo!" esclamò arrabbiata andando in cucina.
"Ehi, non dirmi che sei gelosa!" le incalzò lui facendola girare verso di se con uno scatto che i loro occhi e i loro respiri si incontrarono in un attimo.
Prenderla così la faceva letteralmente impazzire, aveva un tocco così orginale in tutto che la sorprendeva ogni volta. Il cuore le salì in gola non appena le sfiorò il mento con un dito per alzarle il capo e far incontrare di nuovo il suo sguardo con quello di lui. Un fremito la percosse. Michael era invece a suo agio, sapeva quello che stava facendo e lo divertiva molto, ma presto avrebbe perso il controllo e l'avrebbe baciata con tutta la passione che riusciva a trovare in quel momento.
"Io, non, sono, gelosa!" fece per dire poi Serena rimanendo a galla, scandendo per bene le parole. Non si lasciava mettere al tappeto facilmente!
"A me invece qualcosa dice il contrario!" la tirò di nuovo a se notando che stava per filarsela.
"E cosa te lo fa pensare?" chiese con fare arrogante. Voleva giocare? bene, lo stava accontentando.
"Il tuo atteggiamento no?" le incalzò lui arrogantemente.
"Sei troppo arrogante per i miei gusti questa sera! sta attento che per quento non ti daranno il premio!"
"O piccola per questo non preoccuparti" la rassicurò lui.
"Ah, io non mi preoccupo affatto, a questo ci devi pensare tu!" esclamò per poi andare in salotto.
Fece per sedersi di nuovo sul divano facendo crescere così l'irritazione di Michael.
"Santo cielo, vuoi alzarti?"
"Sbrigati, sei già in ritardo no?"
"Si, perchè ti sto aspettando!"
"Io non vengo, porta quella lì.. ehm, Talliana!"
"Si chiama TA-TI-A-NA!" esclamò lui.
"haha guarda lui come scandisce bene il suo nome, sei proprio cotto eh?" chiese sarcastica mentre accese di nuovo la tv.
"Vuoi fare la testarda? bene, se vuoi saperlo io sono molto più testardo di te!" esclamò lui.
"Michael che vuoi fare?" chiese lei sbigottita non capendo perchè si stesse sendendo vicino a lei.
"Fatti i cavoli tuoi! stai guardando la tv? e guardala!" esclamò lui a mani consorte con gli occhi diritti verso la tv.
"Oddio, e poi la ragazzina sarei io?" disse con tono arrabbiato.
"E poi per dirla tutta, sai, mi ci hai fatto pensare! Tatiana non è poi così male, è una bella donna, di classe" iniziò Michael per provocarla "non è per niente una ragazzina. Sfila molto bene, è una ballerina eccezionale.. e poi ha delle gambe davvero sexy, penso che farò con le anche il video di Dirty Diana!" esclamò con fare fiero e soddisfatto il quale non fece altro che incentivare ancora di più la rabbia e la gelosia di Serena.
"Ehi dimmi dove vuoi arrivare!? pensi davvero che io sia una ragazzina? mi hai davvero rotto le palle signor Jackson! vuoi una prova della mia femminilità?! ah? bene! ti darò una prova accompagnandoti a questo cazzo di evento! La tua 'Tatiana'" scandì le parole e facendo il segno tra virgolette " non sarà l'unica a mostrare quella che tu chiami classe! o quello che tu hai citato prima! vuoi la guarra Mike? e guerra sia!"
"Allora ci vieni?" le chiese sobbalzando dal divano con un sorriso a 32 denti peggiò di un bambino che lei ne rimase totalmente sbigottita.
"Tu o ci fai o ci sei! certo che vengo, non lascerò che tu ti prenda gioco di me e della mia classe!"
"Dopo questa serata ti dirò se almeno un pò ce l'hai" le incalzò lui adorando provocarla.
"Michael, ma cosa vuoi da me stasera?! non ti facevo così STR.."
Michael non le diede il tempo di finire la parolaccia che le tappò la bocca con un bacio a sorpresa. E come se era a sorpresa! anche se fu a stampo ebbe il potere di rendere quel bacio incredibilmente caldo e coinvolgente per non dire avvincente. Quella donna lo stava letteralmente logorando, travolngendo. Ormai se non c'era lei non c'era la sua vita.
Terminò il bacio con un dolce schiocco per assaporare anche per gli ultimi istanti le sue labbra. " Sbrigati a cambiarti" le disse poi sensualmente, con voce calda e sexy che in quel momento Serena non poteva far altro che starlo a sentire rimanendo ancora incantata da quel momento coinvolta all'improvviso. Lo amava, oh come lo amava!
Andò diritta in camera e iniziò a spogliarsi per indossare quello che era il vestito incantato. Una volta indossato mise anche i tacchi coordinati al vestito, alti più del dovuto. Non era abituata a metterli così alti, anzi non li aveva mai portati così. Ma i suoi piedi e la sua disinvoltura non la tradirono, le calzavano e poteva portarle d'incanto, così come il vestito. Ma come aveva fatto Michael a centrare la sua taglia? certo che era un ottimo osservatore!
Uscì dalla sua stanza andando direttamente in bagno senza farsi accorgere da Michael mentre era impegnato a giustificare il suo ritardo.
Si truccò perfettamente e legò i capelli in una acconciatura alta ma morbida. Ci sapeva fare eh lei!
Uscì da lì e venne attirata dallo sguardo penetrante, dolce e incredulo di lui che quasi si emozionò, per non dire lo stesso di lui che venne travolto dallo sguardo innamorato e tenero di lei.
Insieme rimasero senza dire una parola fina quando Jackson non ruppe il ghiaccio.
"Miss Wisley, la limousine e il qui presente la stavano aspettando ormai da qualche ora, ma direi, che ne sia valsa la pena" le disse lui così in modo sensuale e da gentiluomo che volle cadere da quei trampoli, mentre si avvicinava lentamente per porle il suo braccio.
"E siamo solo all'inizio..Mr Jackson!" gli rispose lei con una pausa sensuale e provocante.
"Non vedo l'ora di assaporare il seguito allora, Miss Wisley!" esclamò lui tenendole testa. Era ormai un gioco provocatorio.
"Uh che sbadata, stavo dimenticando il cellulare!" esclamò lei ancora provocante allontandandosi da lui per mettere il telefono in borsa per poi reggersi di nuovo al suo braccio.
Salirono in macchina e finalmente partirono per quell'evento. In quel momento partirono sguardi imbarazzanti e provocanti, ma quello fu il momento di gloria per Serena.
"Scusa, devo rispondere, magari e mia sorella o mio fratello che chiedono dove sia finita."
"Oh, fa pure"
"Pronto?"
"Hei bellezza!" in quell'istante partì un sorriso vincente e malizioso dal viso di lei sentendo la voce di Harry dall'altra parte.
"Ma ciao Harry!" esclamò lei a voce alta attirando l'attenzione.
Michael si fece subito rosso. Incassa il colpo Michael!
"Scusa se ti chiamo adesso, ma volevo sentirti"
"Hai fatto bene a chiamarmi, volevo sentirti anch'io!" esclamò lei lanciando uno sguardo di sfida.
"Davvero? mi fa piacere saperlo! allora ti farebbe piacere se una di queste sere t'invitassi fuori per una cena?"
"Per una cena? ma certo! anche domani se ti va!" esclamò lei ancora. Michael ormai stava diventando rosso dalla rabbia. Cena? ma che cena! l'avrebbe passata con lui la cena! si disse nella sua mente.
"Domani ci sarà una sorpresa per te!"
"Ma non mi dire! una sorpresa!" esclamò Serena facendo finta di niente. Ma ecco che Michael fece per perdere il controllo. Le sfilò il cellulare dalla mano "Ehi ma che modi!" gli urlò lei.
"Senti Harry, purtroppo la signorina questa sera è molto impegnata e per tua sfortuna anche domani sera! quindi la sorpresa dovrà essere rimandata e poi non preoccuparti che gia ce n'è una per lei questa sera!" esclamò lui tutto d'un fiato sull'intento di chiudere la chiamata ma Harry lo bloccò.
"Ehi ma tu chi sei per saltare così fuori all'improvviso!? fammi parlare con Serena per favore!" esclamò Harry irritato dall'altra parte, per non parlare di Michael.
"Chi sono amico non ha importanza! ha importanza il fatto che tu stai importunando la mia ragazza!" esclamò lui risoluto.
"La tua cosa!???" chiese Serena incredula e anche Harry.
"Che io sappia lei non ha nessun ragazzo!"
"Beh ci hai appena parlato amico mi dispiace, sei stato sfortunato! questo esemplare di donna è unico non ce ne sono in giro come lei e ti dico ancora mi dispiace per te ma posso averla solo io! posso sembrarti arrogante in questo momento ma purtroppo devo esserlo, scusami ancora eh, ma adesso se ci vuoi scusare siamo impegnati!"
"Ehi, ehi, aspetta!"
Michael terminò finalmente quella chiamata per lui del tutto inopportuna e irritante e fece per passarle delicatamente il telefono con fare dolce e gentile, come se non fosse successo nulla. Nulla? aveva appena detto che era la sua ragazza cavolo!
-Continua..#LiberianGirl
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Baby Be Mine
FanfictionAttenzione: scene di sesso descritto dal cap. 24 1986, Los Angeles. Michael Jackson, cantante di successo ormai affermato nel mondo. Generoso, dolce e un po' eccentrico, un giorno decide di non seguire le direttive e rischiare di farsi scoprire pur...