Serena si era appisolata ancora nuda sul corpo sempre nudo di Michael. Egli era soprappensiero. Si sentiva in colpa, avrebbe voluto tanto dirle come erano andati i fatti, tuttavia, non se la sentiva di rischiare, temeva di perderla per davvero questa volta e per giunta, per una cosa grave che egli aveva fatto. Doveva parlare con Tatiana assolutamente, doveva andarsene.
Michael fece per alzarsi e chiamó Tatiana.
"Ehi Mike, come va?" Lei risposto con tono gioioso, ma duró poco quando sentì la voce seria di Michael.
"Tatiana, dobbiamo parlare, è importante... si tratta di noi"
"Sapevo che prima o poi ci avresti ripensato... anche io penso spesso a quella notte"
"No, mi dispiace... sei fuori strada"
"C-cosa? Che vuoi dire?"
"Vediamoci tra un quarto d'ora in hotel"
"Ok" e staccó.
Nel frattempo lui fece per vestirsi e sveglió Serena per avvertirlo che sarebbe uscito per un servizio urgente.
"Io devo andare in Hotel... ti faccio venire a prendere dopo? Così ce ne staremo soli soletti in camera che ne dici? Prepara le tue cose" le diede lui delle direttive.
"Ehi ehi, frena, sembra che non vedi l'ora che esca di qui"
"È normale baby, il mio letto è troppo grande senza di te, già te l'ho detto"
"Non so, è che mi dispiace per Harry"
"Credimi Harry sarà contento"
"Da quanto in qua tu e lui ve la contendete?!"
"Credimi, non smetterò mai di ringraziarlo abbastanza"
"Devi dirmi qualcosa? Sei strano"
"No, macchè... alla grande" disse lui un po' agitato.
"Michael, ti prego, niente segreti tra noi, è successo qualcosa che non so?"
Chiese lei sospetta. Non era il solito Michael.
"No, davvero. È che mi rompo davvero di andare, ma devo proprio. Allora posso contare sul fatto di vederti dopo in hotel?"
"Mmm, va bene... ma tienimi lontano Tatiana o la spello viva"
Michael non appena sentì quel nome rabbrividì.
"No Michael, davvero tu non me la conti giusta"
"Va tutto bene davvero! Ho una sorpresa per te dopo, e sono un po' nervoso"
"Addirittura? E che sorpresa è allora?"
"Non posso dirtela"
Michael fece per scappare via dandole un veloce bacio e lasciandola nel suo letto. Intanto, si affrettò a raggiungere Tatiana che lo aspettava già da un 10 minuti.
"Ciao"
"Ciao Michael"
I due si salutarono a stento, fecero per accomodarsi nella sua stanza e lei cercó subito di tagliare la distanza che li separava circondandolo con le sue braccia e baciarlo come l'altra volta. Michael le afferrò i polsi e la bloccó.
"Tatiana, no"
"Lo so che avevamo deciso di far rimanere le cose come stavano ma, non ce la faccio... ho voglia di fare l'amore con te"
"Tatiana, noi non abbiamo fatto l'amore quella notte... è stato solo un momento, un'avventura. Credevo avessimo chiarito"
"Forse tu hai chiarito, ma il mio cuore non è d'accordo"
"Devo dirti una cosa"
"Di cosa si tratta?"
"Io apprezzo molto il tuo gesto di essermi stata vicina, di avermi consolata, e dato calore, sfogo quando più ne avevo bisogno, ma devo chiederti di andare via"
"Cosa? Ma il contratto.."
"Conosco le condizioni del contratto e sono pronto a pagarti anche il doppio, ma se mi vuoi bene ti chiedo di fare quest'ultima cosa per me"
"Michael, ma così, di punto in bianco? Posso sapere almeno il motivo?"
"Io non voglio più problemi"
"Adesso sarei io il problema?"
"Si... ho chiarito con Serena e, sono riuscito ad avere un'altra possibilità con lei, e non ho nessuna intenzione di sprecarla ancora, non voglio ripetere gli stessi errori soprattutto con te"
Spiegó Michael quasi d'un fiato. Un pó gli dispiaceva congedarla così, ma non aveva alternative.
"Sai che ti dico? Sei veramente un grande bastardo, non solo vieni a letto con me per assopire le tue pulsioni erotiche, ma mi cacci pure dal tuo staff. Che c'è, hai paura? Hai paura che possa dire tutto alla tua cara Serena? Eh? Oh ti confesso che in questo momento lo farei molto volentieri, potrei tenerti in pugno, ricattarti, notando quanto tieni a lei."
"Tatiana, non arriveresti a tanto... ti prego, cerca di capirmi, tu che dici di amarmi, prova a metterti nei miei panni da persona innamorata"
"Nei tuoi panni? Perché tu l'hai fatto? Si dice che chi ripaga con la stessa moneta non fa mai peccato"
"Ti ho detto che ti pago anche il doppio, tutti i giorni che non ti lasceró finire in tour"
"Comodo quando si parla di soldi, ma guardati, sembri un povero imbecille! Non hai neanche il coraggio di dire la verità alla tua donna e preferisci lavare tutto chiedendo aiuto a me, dopo che mi hai usata e ferita... mi stai cacciando perché credi io possa essere così cattiva da raccontarle tutto"
"Beh, una settimana fa mi hai baciato, dinanzi a tutti, cosa vuoi che pensi?"
"Hai ragione... ma vedi che io ho un cuore, e non voglio vendicarmi o altro perché non ne vale la pena. Sono stanca, non è bene per te ne per me. Me ne devo fare una ragione e non preoccuparti non ho bisogno dei tuoi soldi, dammi solo ciò che mi spetta, voglio uscire a testa alta da qui dentro, e anche con la soddisfazione di farti capire come sei caduto in basso con me"
"Credi che io non lo sappia? Mi sento uno schifo per quello che ti sto chiedendo, soprattutto quello che è successo, anche se dopotutto non avresti il diritto di parlarmi in questo modo, sono sempre stato onesto con te, e ripetuto che quella notte è stato solo sesso, se poi tu l'hai interpretato diversamente non posso farci nulla"
"Questo l'ho capito... ma sappi una cosa, a volta fuori da quella porta, non voglio più vederti"
"Va bene, come lo vuoi l'assegno?"
"Va bene circolare"
"Ti prego, non farne più parola con nessuno"
"Da oggi non puoi chiedermi più nulla Jackson"
Tatiana prese l'assegnó e se ne andò via senza salutarlo sbattendo la porta. Ebbene sì Tatiana è ora fuori dai giochi. Nel frattempo il tempo passó e Serena preparava le sue cose. Harry tornó a casa e stettero un pó insieme, poi i due si salutarono e Serena andó in hotel come deciso. Finalmente poteva dormire di nuovo con il suo amato e stare in santa pace senza Tatiana. Non doveva preoccuparsi più di nulla.
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Baby Be Mine
FanfictionAttenzione: scene di sesso descritto dal cap. 24 1986, Los Angeles. Michael Jackson, cantante di successo ormai affermato nel mondo. Generoso, dolce e un po' eccentrico, un giorno decide di non seguire le direttive e rischiare di farsi scoprire pur...