Il giorno dopo Serena si risveglió con il trucco tutto sbavato e gli occhi secchi dalle ultime lacrime. Quell'incontro della sera prima stravolse l'equilibrio che era riuscita a crearsi dal tragico evento. Quella piccola sfera che era riuscita a crearsi per non soffrire più, per non farsi scalfire più di tanto, venne invasa proprio da chi non voleva. Quella mattina Prince la andó a trovare per ricordarle che quella sera ci sarebbe stato il concerto, quindi doveva prepararsi perché avrebbero avuto un mucchio di cose da fare.
"Come stai?"le chiese lui premuroso notando bene che non stesse bene.
"Che dire, rivedere Michael non è stata una bella cosa"
"Menomale"
"Eh?"
"Dico, sarà stata dura rivedere la persona che più ti ha ferita"
"Già... guarda qui ho il trucco tutto sbavato, ieri sera non avevo ne la voglia ne la forza di fare niente"
"Capisco, ma adesso voglio che tu ti riprenda e ti prepari perchè questa sera"
"Si lo so, c'è il concerto"
"E poi perché quello lì non merita di avere tanta importanza, tu sei una tosta, sei bella, intelligente... sei bella quando sorridi"
"Mi stai adulando per caso?"
Chiese Serena sospettosa. Di solito lui non era così premuroso.
"No, ti sto dicendo la verità!"
"Che scemo"
"Cosa? Ritira quello che hai detto!" Esclamó lui con tono di minaccia ironica.
"E se non lo facessi?"
"Ci penserei io!"
"Come?"
"Così!"
Prince la tiró verso di se prendendola dal letto. Si combaciarono uno di fronte all'altro e lui chiese accesso alle sue labbra che non tardarono a rispondere. Quel bacio fu nuovo. Diverso dalle altre volte. Lei ne sentì l'effetto su di se. Non perché provava qualcosa di particolare, ma il modo in cui la guidava in quel bacio era più dolce, premuroso.
"Forza ora sbrigati!"
"Bene capo!"
Serena si andó a preparare mentre lui ritornó alle sue cose.
Nel frattempo Michael quella mattina era già sveglio da un pezzo nella sua camera d'albergo, ovviamente ripensava all'accaduto. Quel bacio avvenne sul serio, e da tener conto che lei ricambió quel gesto. Forse dopo tutto non l'aveva dimenticato. Ma poi come poteva? Quindi correggo, forse nel suo odio si nascondeva ancora l'amore che provava per lui. Mille dubbi lo tartassavano finché non gli venne in mente di chiamare un'amica ma quale gli fu molto accanto in questo periodo buio e freddo durato due anni.
"Pronto?"
"Ehi Madonna! Sono io Michael"
"Oi Mike! Che piacere sentirti, come vanno lì le cose a Monaco?"
"Beh che dire, avevo deciso di starmene un po' qui per conto mio, di prendermi una sorta di vacanza e il destino vuole che la becchi proprio qui"
"Aspetta, mi stai dicendo che hai incontrato la tua ex a Monaco?"
"Si, e per di più con Prince. Lo odio quello"
"Non ci posso credere, ma è grandioso"
"Volevo tanto rivederla, ma non tra le braccia di un altro"
"Capisco, e lei come ha reagito?"
"Male, come vuoi che reagisse... mi ha trattato come il peggior uomo che ci sia sulla faccia della terra"
"La comprendo, ma tu non dovresti buttarti così a terra. Qualcosa vorrà dire che la ricontri proprio lì. Quante probabilità ci sarebbero state che tu la rivedessi, a Monaco per giunta!"
"Ci siamo baciati"
"Hai visto! E allora? Forse non tutto è perduto"
"Non lo so, non ci parliamo da due anni, ci siamo lasciati nel peggiore dei modi, e siamo andati avanti... almeno ho certo di andare avanti pensando sempre e comunque a lei"
"Senti Michael è inutile rimanere a pensare e rimuginare sul latte versato. Due sono le cose, la ami? Vattela a prendere, non ti fa più niente allora vedi ma cosa come un modo per chiudere definitivamente questa storia della tua vita"
"Certo che la amo... ma come faccio a riconquistarla? L'ho tradita e ha perso il bambino per colpa mia"
"Non è stata colpa tua, purtroppo è capitato, sei stato solo una testa di cazzo a tradirla"
"Grazie"
"Di niente"
"Senti ma tra pochi giorni ci saranno gli oscar, con chi andrai?"
"In verità non lo so ancora... magari potresti accompagnarmi tu"
"Io? Non lo so, non ho tanta voglia di farmi vedere in pubblico nell'ultimo periodo. I giornali rompono, inventeranno sicuramente qualcosa su noi due"
"E allora? Chi se ne frega... poi sarà anche un modo per stimolare Serena"
"Tu dici che può ingelosirsi?"
"Sperando di si"
"Mmmm non credo che funzioni ma, vabene mi hai convinto"
"Ok, allora ci vediamo tra qualche giorno! Mi raccomando metti qualcosa con il bianco, io mi vestirò tutta di bianco, tipo Marylin"
"Ahaha d'accordo vedrò cosa fare"
"Ciao scemotto!"
"Ciao Madonna"
Staccó la chiamata. Poteva essere un'idea, tanto di sicuro sarebbe ritornata a casa, o magari ci sarebbe stata anche lei agli Oscar dato che Prince presentava il suo album, fu selezionato per due nomination.
Pensó che doveva fare qualcosa, parlarle, cercare un modo per ritornare in contatto con lei. Ma come?
Passarono i giorni e Michael si stava preparando per la notte degli Oscar, avrebbe accompagnato volentieri la sua amica, era un piccolo gesto per dimostrarle la sua riconoscenza per averlo supportato in quel periodo. Si vestì tutto in tiro con un pantalone alto in vita nero e una giacca bianca come le nuvole piena di svarosky, il tutto adornato di tanti piccoli particolari chic. Quella sera Madonna non sarebbe stata da meno con il suo nuovo taglio di capelli in stile Marylin e anche con il vestito bianco che le scendeva a pennello coperto da un pellicciotto dello stesso colore. Avrebbero fatto scintille agli Oscar i sovrani dal pop.
Prince anch'egli si preparó alla perfezione, non poteva di certo sfigurare sapendo dell'arrivo di Michael Jackson. Sarebbe andata anche Serena ma non le disse nulla riguardo Michael o non l'avrebbe accompagnato, tuttavia si accordarono che lei sarebbe rimasta dietro le quinte per non risultare in TV.
Michael e Madonna fecero la loro entrata più in forma che mai. Il delirio, i giornalisti avevano già qualche scoop fa far girare, pure se non fosse vero. I due si avviarono nell'atrio mano nella mano. Prince era già arrivato e Serena andó a bere per la sete.
"Prosecco?" Chiese Serena donando un calice a Prince.
"Mi hai letto nel pensiero"
"Ormai ti conosco"
"Sei stupenda questa sera"
"Tu di più, di dona il blu"
Mentre i due parlavano un fracasso attiró l'attenzione di Serena che sentì un calore suscitare dentro di lei non appena vide un Michael tutto vestito di bianco, in forma e più splendete del solito con i ricci che ha sempre giocato che gli scendevano lungo le spalle. Sembrava un principe e a quanto pare quella sera trovó la sua madamigella sempre di bianco.
"Tu lo sapevi?"
"Non saresti venuta"
"Infatti"
"Serena, devi andare avanti"
"Sono già andata avanti, ma non per questo voglio vederlo"
Nel frattempo Michael e Madonna parlavano e ridevano tra di loro con una complicità che a Serena diede fastidio fin da subito. Da quando frequentava Madonna? E dire che in una serata del genere Michael aveva lo stesso rapporto con Tatiana. Già, odiava con tutta se stessa quella donna.
Michael alzó lo sguardo in cerca di uno particolare. Serena cercó di non farsi vedere e andó a nascondersi in un'altra sala.
Le premiazioni iniziarono e tutti andarono ad accomodarsi. Nel frattempo lei rimase in sala ad aspettare facendo altro. Un po' leggeva, dava un'occhiata alla sala.
Passó qualche ora e dopo che Madonna ricevette il premio Michael si congratuló e si congedó per un po', aveva bisogno di aria. Rimase svariato tempo a nella sala a bere champagne. Andó verso la terrazza e da lì si ammirava tutta Los Angeles. E ormai brillo, da lontano intravide una splendida sidouette dall'abito lungo e color lillà dalle particolari maniche. Era di spalle, che fumava una sigaretta e ammirava il panorama. Quando ad un tratto si ricordó delle prime volte che frequentava Serena. Quando rimasero tutta la notte fuori a contemplare l'alba. Tutto era vivido come se fosse accaduto ieri.
La ragazza ancora non si accorse di lui, era fin troppo sovrappensiero. Tuttavia, il suo istinto lo incoraggió a conoscerla.
"Sai, mi ricordi una persona tu di spalle.... la persona che più ho amato al mondo ma che per colpa mia adesso è infelice"
La ragazza non si giró sebbene dentro di se quella voce la rabbrividì in grado di sciogliere del ghiaccio che si era creato in torno a lei. Michael si chiedeva perché non si girasse, forse era timida o forse pensava che lui fosse un pazzo.
"Beh posso capire se non ti giri, crederai che sia un pazzo.... però è la verità. Di spalle sei proprio lei. Vorrei tanto trovare un modo per portarla alla vita. Ormai si è lasciata andare, non ha più luce negli occhi. Vorrei solo fare questo per lei, non voglio che ritorni con me, sarà senz'altro infelice, ma vorrei solo che si riprendesse. Io ancora non mi sono ripreso... ormai appena posso bevo a spugna, sono arrivato persino a drogarmi tempo fa. E anche se il peggio è passato, la ferita rimane lì, e tu non puoi fare nulla per chiuderla. Vivo eppure mi manca sempre quella parte che mi rendeva unico, felice. La notte ne pago le conseguenze, la colpa non l'ho mai espiata per davvero. Ormai soffró di insonnia. Il mio cuore non avrà più pace"
Serena si accorse che la voce che parlava era di un Michael un po' brillo, quasi sbronzo. E tutte quelle parole descrivevano esattamente ciò che anche lei ha trascorso in quei due anni. Delle lacrime scorrevano lungo il suo viso salando le sue labbra. Per un attimo il rancore nei suoi confronti sparì per far spazio alla rassegnazione, a note di conforto che volevano abbracciare quella persona dietro di lei. La comprensione inizió a far luce nel cuore di Serena, nonostante ció, il dolore rimaneva, la collera era comunque li, e anche se non lo aveva mai odiato per davvero, proprio non riusciva a perdonarlo. Sapeva che il suo cuore apparteneva ancora a lui e la sola idea che non desiderava che lei tornasse con lui le pissicava il cuore, forse perché aveva trovato una persona giusta al momento giusto. Madonna era in grado di alleviare quel dolore che ancora si portava dentro?
Serena fece per girarsi e Michael sorrise senza dire niente.
"Cos'è una magia? Somigli a Serena, la ragazza che ti dicevo"
"Michael sono io" disse asciugandosi le lacrime.
"Si, sei tu... perché stai piangendo nel vedermi. Non è più come prima che non appena mi vedevi sorridevi a 32 denti"
"Le cose sono andate diversamente"
"Che buffo il destino"
"Perché?"
"Tempo fa venisti con me e adesso sei con Prince, ricordo che quella sera prendesti un passaggio da lui"
"È stato gentile... e in questi anni mi è stato vicino"
"Già, ti ha riscaldato il letto"
"È inutile che lanci queste frecce, tu non sei da meno"
"Io non continuó a portarmi a letto lo stesso uomo, ma d'altronde come darti torto se ti sei dimenticata di me"
"Beh adesso hai una nuova fiamma no?"
"Magari"
"Dovresti prendere un caffè, sei quasi ubriaco"
"Solo di te amore"
"Ho capito... andiamo va"
Serena prese Michael con se e uscirono dagli Oscar.
-Continua(c)
~LiberianGirl
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Baby Be Mine
FanfictionAttenzione: scene di sesso descritto dal cap. 24 1986, Los Angeles. Michael Jackson, cantante di successo ormai affermato nel mondo. Generoso, dolce e un po' eccentrico, un giorno decide di non seguire le direttive e rischiare di farsi scoprire pur...