24.

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"Beh potevi almeno dirmelo! mi sarei tolta di mezzo già da tempo" esclamò decisa Serena con lo sguardo più deluso che mai.
"Sere!" Michael si allontanò immediatamente dalla bocca di Tatiana mentre lei sorrideva a Serena vittoriosa.
"A quanto pare ce l'hai fatta Tatiana, complimenti. Prenditelo è tutto tuo, ah scusate se vi ho disturbato, vi lascio soli" disse sarcastica prima di andarsene.
"Serena, non è come pensi!" la bloccò Michael da un braccio in modo che lei non uscisse da quel camerino.
"Lasciami! non mi toccare" si liberò dalla sua presa "Continua quello che stavi facendo invece di perdere tempo con me!" gli incalzò arrabbiata mentre tratteneva un pianto colossale.
"Io non ho fatto niente di male, Tatiana, ha fatto tutto lei!"
"E tu hai contribuito!"
Tatiana se ne stava buona buona seduta sul divanetto con ancora la camicia sbottonata mentre si godeva lo spettacolo, sembrava proprio che avesse trionfato.
"Basta, non resisto un minuto di più qua dentro!"
"Ti prego, non andartene.. io ti giuro che non ho fatto niente!" le disse supplichevole Michael. Serena per un momento stava per cedere ma prevalse l'orogoglio.
"Siete mezzi nudi.. cosa dovrei credere?" gli chiese scuotendo il capo.
"All'amore che provo per te, vero e puro che sia"
"Come ho detto fin dall'inizio, questo è un amore impossibile e oggi abbiamo visto un altro perchè" finì con questa frase per poi sparire da quella stanza.
Michael, amareggiato, vide la sua ragazza dargli le spalle mentre lo lasciava lì in preda al dolore avvolto da un cerchio di rabbia che stava crescendo in lui. Con scatto guardò Tatiana, artefice di tutto.
"Brava, immagino che sarai contenta!" le urlò contro.
"Michael io.." lei iniziò a preoccuparsi, quella rabbia negli occhi non le piaceva affatto.
"Sta zitta! sei solo una stronza! hai capito?"
"Ti prego, non trattarmi così" gli pregò lei desolata e preoccupata allo stesso tempo per paura di perdere anche quel poco che aveva stretto con lui.
"E sentiamo come dovrei trattarti? ti rendi conto cosa hai fatto?!"
"Io, l'ho fatto solo per amore, devi credermi"
"Me ne infischio del tuo amore, come devo dirtelo che io amo e amerò sempre Serena Wisley!?"
"Michael.." si avvicinò a lui appoggiandosi ad un suo braccio.
"Ah, lasciami stare, io vado a cercare di recuperare quello che tu hai tentato di farmi perdere!" esclamò mentre usciva dal camerino.
Infilandosi la sua maglietta bianca e una giacca rossa tentò di raggiungere Serena, sperando che non avesse già lasciato lo studio. Troppo tardi.. così andò a casa sua. Prese l'auto e per fortuna la raggiunse sotto casa mentre lei si apprestava ad andare aprire la porta. Michael scese di fretta mentre le urlava di fermarsi, ma niente da fare.
"Cavolo, Sere, aspetta!" esclamò correndo verso di lei mentre cercava di rifugiarsi da lui in casa chiudendo velocemente la porta. Menomale che Michael riuscì a bloccare la porta con le mani infilando un piede in modo che non si chiudesse.
"Fammi entrare!"
"No, vattene brutto stronzo!"
"Mi dai dello stronzo?! io non ho fatto niente" si giustificò lui.
"Questo vallo a dire a qualcun'altro" rispose lei mentre faceva battaglia sulla porta.
"Fammi entrare ti ho detto!" esclamò esausto sopravvivendo alle tante spinte che dava Serena alla porta per non farlo entrare.
"Mai"
"Mh.. ora basta!" esclamò esusto facendo ancora più pressione entrando una volta e per tutte.
Serena rimbalzò dalla forte spinta ricevuta dalla porta mentre Michael entrò con fare deciso e la chiuse sbattendola arrabbiato.
"Ah, ti scaldi anche in casa mia adesso?" gli chiese saracastica.
"Risparmia il sarcasmo e ascoltami!" le rispose risoluto.
"Io non starò più a sentire un bugiardo come te!"
"E invece mi ascolterai che tu lo voglia o no!" esclamò avvicinandosi a lei e tirandola a se.
"Lasciami, mi fai male" cercò di liberarsi mentre si dimenava.
"Ti lascerò solo se tu mi ascolterai"
"No!"
Michael la guardò con un sguardo davvero duro.. "Fai la testarda eh?" le chiese quasi divertito.
"Cosa czzo ridi!?"
"Rido, perchè sei ridicola!"
"Non solo vieni qui a rompere le palle dopo che mi tradisci con quella, ora mi prendi anche in giro? e poi dici che non sei uno stronzo!"
"Io ti amo, come devo fartelo capire?" le chiese senza lasciare la presa.
"Lasciandomi andare!"
"Lo farò solo dopo che mi avrai ascoltato, compreso e perdonato! capito?"
"Chi ti dice che io ti perdoni?"
"Io!"
"Solo perchè sei famoso non credere che tu sia Dio!"
"Infatti non lo credo stupida, io non sarò mai Dio, Dio è unico!" l'ammonì lui.
"Come dovrebbe essere la tua ragazza! ma ti piace troppo scopartele in tante!" lo attaccò lei.
"Io non mi scopo nessuno da tempo ormai! e questo dovresti saperlo, tu saresti l'unica con cui lo farei adesso nella mia vita" le disse senza esitazioni.. da quando era così spontaneo? era innamorato, e l'amore caccia il lato migliore delle persone, in questo caso Michael riusciva ad essere più chiaro e puro che mai nelle sue risposte.
Serena rimase sbigottita dalla sua frase limpida e naturale, ma cercò di non dare quest'impressione ma anzi, un'impressione orgogliosa, dura.. ma altri due secondi nelle sue braccia e non avrebbe esitato a baciarlo.
"Palle! anzi sai che ti dico? ci stavi andando a letto proprio perchè io non ero disponibile, vero? è così?"
"Ma cosa cavolo dici! io potrei aspettare tutto il tempo di questo mondo se è questo che vuoi! vedi che sei scema? io non ho fatto proprio niente! se mi lasci spiegare io ti dirò come sono andate relamente le cose, il tutto è stato in una manciata di secondi!" le spiegò Michael mentre cercava il suo sguardo innamorato sotto quella rabbia che usava come scudo contro lui.
"Ma anche se tu mi dirai che non hai fatto niente, come farò a sapere che non menti?"
"Questo dovresti saperlo tu!" le disse poco lontano dalle sue labbra, i loro respiri già si toccavano e le punte dei loro nasi si sfioravano.
"Guardami negli occhi Sere.. e dimmi cosa vedi" le disse mentre all'improvviso la guidò in un ritmo lento e passionale girando intorno ad essi. Stavano ballando o cosa?
"Io.. vedo .. vedo..." Lei si stava lasciando andare, quel ritmo l'avrebbe portata piano piano in un bacio appassionato e lento, ma non cedeva. Si allontanò da lui dopo che lasciò di poco la presa.
"Quando ti ci metti sei davvero dura!" esclamò con un mezzo sorriso.
"Fai delle esclamazioni assurde! io ti ho trovato avvinghiato ad un'altra donna, e per di più mentre ti diceva ti amo!"
"E' vero, lei mi ama.. ma io non la considero più di un'amica." Sospirò e poi riprese a parlare riavvicinandosi a lei "Aveva un dolore strano al fianco e suppongo che come un fesso ci sia cascato, così le ho consigliato di andare nel mio camerino a riposarsi avendo un divanetto. Abbiamo preso 5 minuti di pausa e io avendo caldo ho tolto la maglietta, sono entrato nel mio camerino e mi sono ritrovato Tatiana con quasi solo l'intimo che mi seduceva e mi plagiava a lasciarti.. ma io le ho detto fino all'ultimo minuto che amo solo te! poi sei arrivata tu e lei mi ha baciata.. tutto qui, io non ti stavo tradendo" le spiegò con lo sguardo più sincero del mondo mentre la pregava di credergli.
"Mh, per essere una scusa l'hai elaborata davvero bene!" fece notare a mani consorte.
"Ma quale scusa, è la verità" le disse sospirando rumorosamente.
"Peccato che io non riesca a crederti"
"Fa uno sforzo! farò tutto quello che vuoi purchè tu mi creda!"
"Michael tu hai la minima idea di come potresti sentirti a ritrovare la persona che ami nelle braccia di un altro?"
"Lo so che sei arrabbiata adesso e amareggiata, lo sono anch'io credimi soprattutto con Tatiana! perchè se non era per lei adesso staremmo provando, è tra pochi giorni c'è il tour cavolo" disse mentre si riportava una mano in fronte.
"Infatti, non capisco perchè sei qui a perdere tempo quando dovresti occuparti del tour!"
"Oggi il tour aspetterà.. adesso no ho proprio la testa per andarci, tu sei più importante!"
"Va, o la tua Tatiana potrebbe sentirsi solo senza di te"
"La finisci?" l'ammonì ancora una volta Michael.
"Non ci posso credere"
"Io non ho mai amato nessuna come amo te..devi credermi Sere"
Serena non sapeva che fare.. voleva crederci e pure c'era qualcosa che non la convinceva.
"Lo so che tu mi credi.. allora perchè mi respingi?"
"Io non ho detto niente!"
"Avanti.. dal tuo sguardo capisco tutto, ma questa situazione è come se adesso ti avrebbe fatto ritornare la paura che prima eri riuscita a soffocare" Cavolo sembrava che ti leggesse nella mente, quasi come se avesse un potere telepatico, ma come faceva? era incredibile di come fosse empatico con lei. Serena odiava quando riusciva a interpretare ogni suo stato d'animo, era impotente da parte sua, non riusciva a ribattere. E poi aveva perfettamente ragione.
"Ti odio Michael!"
"Questo vuol dire che è vero?" le chiese con fare sicuro.
"Se già lo sai perchè me lo chiedi!?"
"Perchè voglio che tu capisca quanto sia importante per me.. vederti scappare prima è stata la cosa più brutta che potessi vedere, sei la mia anima, la mia luce del giorno quando finalmente le tenebre vanno via" Michael sembrava più sincero che mai, non che prima non lo fosse, ma è come se avesse capito una volta e per tutte cosa desiderasse veramente, come volesse il suo futuro..
"Ho davvero capito che nella mia vita non ci sarà più spazio per nessun'altra donna, io ti desidero al mio fianco, insieme potremo superare qualunque ostacolo, sentire l'amore crescere ogni giorno e viverne, non aver paura di amare, amami Sere e io ti renderò felice" le disse risoluto.
Quella frase fece letteralmente meravigliare Serena, non si aspettava parole simili, anche se altre volte era stato comunque dolce, ma non fino a questo punto. Questa volta crebbe di avere la vera prova del suo amore, i suoi occhi trasmettevano una luce che rispecchiavano perfettamente quelle dolci parole, un tuffo al cuore fu per lei, la gioia devastò ogni senso di paura e dubbio.
Michael si avvicinò di poco a lei aspettando con strazio una sua risposta, una parola.. un suono che potesse determinare una volta e per tutte quella situazione.
"Michael io..." stava per dire qualcosa, ma per la gioia che cresceva nel suo cuore non aveva la forza di parlare.
"Cosa amore?" chiese preoccupato di cosa stesse per dire.
"Io ti amo!" esclamò sorridendo mentre le sue lacrime finalmente si liberavano facendo un lago sul suo viso.
"Amore mio.."
Si abbracciarono così forte che il respiro venne a mancare. Michael la sollevò da terra col sedere girando in tondo, era evidente che fosse il più felice del mondo. La ripoggiò a terra e senza perdere altro tempo combaciò le sue labbra a quelle di Serena creando un vortice di passione che coinvolse entrambi in emozioni uniche e senza precedenti. In quel momento stavano provando qualcosa di singolare, mai provato prima, cosa li stava accadendo?
Le loro bocche, ardenti di passione e bramose delle loro lingue, le richiamarono appunto, ad intrecciarsi e a far diventar più frenetico quel gustoso bacio, che sapeva di amore.
Michael la risollevò da terra per il sedere mentre lei intrecciò le sue gambe intorno al bacino di lui. La sbattè contro il muro freddo cercando di separarsi per un attimo da quelle labbra saporite per avventurarsi nel suo collo liscio, ma come impresa era molto difficile, Serena non le lasciava un attimo. Posando le labbra sul suo collo, si mise a succhiarlo lasciando umida la sua pelle accaldata grazie a quella situazione che si venne a creare.
Con il bacino la mantenne al muro e con le mani gli strappò la camicetta all'altezza della sua scollatura non curandosi dei bottoni che caddero su di loro. S'insinuò tra i suoi seni che anche questi si mise a baciare lentamente gustandosi quel momento. Serena non capiva niente, voleva solo assaporare le sue labbra e non separarsene più.
Ripensando al momento di prima le venivano i brividi, aveva rischiato di perderlo per cosa? si promise di non fare più cavolte, di starlo ad ascoltare e dargli fiducia, perchè l'amore è anche questo, avere fede nella persona che si ama..e purtroppo Sere si era fatta trascinare subito dalle apparenze, beh certo, chiunque avrebbe reagito come lei, ma questo è per dire di come a volte possiamo sbagliarci su una persona se non ci fermiamo per un attimo ad ascoltarla o semplicemente diamo ragione alle apparenze.
Serena fece pressione sul viso di Michael per riportarlo alle sue labbra, in un attimo le loro lingue si unirono di nuovo riecheggiando nella stanza il loro suono veloce e intenso. Mentre si baciavano, Michael ripose le sue mani sulla camicetta di lei completando il lavoro fino a sbottonarla tutta, la liberò da essa e la buttò chissà dove. Nel frattempo le mani di Serena si facero strada lungo i ricci cadenti di Michael che non ci vedeva più dal desiderio , e quel semplice gesto servì ad eccitarlo ancora di più.
Serena iniziò anche lei a liberarlo dagli indumenti che portava: gli tolse quella giacca rosso fuoco che aveva indossato prima di arrivare da lei, poi afferrò i bordi sua maglietta bianca a mezze maniche e senza esitare gliela tolse facendogli sollevare le braccia mentre lei si teneva con le gambe avvinghiate al bacino di lui al muro. Ripresero a baciarsi, questa volta lentamente, lasciando spazio a lenti e profondi respiri scendere lungo la loro pelle.
Lei lo accarezzava con le sue mani piccole e delicate a confronto a quelle di lui che erano grandi e altrettanto dolci ma veloci sulla pelle calda di lei, conoscendo il suo corpo snello. Serena gli accarezzò le spalle, la schiena, dando anche piccoli baci su tali parti.
Michael, con ancora lei in braccio, si spostò di lì avviandosi verso il divano che l'appoggiò delicatamente. Si mise su di lei provocandole leggeri brividi lungo la schiena terminando all'inizio del collo. La guardò intensamente, uno sguardo del tutto nuovo e più innamorato di prima, le sorrise ma era uno strano sorriso.. sembrava che le parlasse, o meglio che le chiedesse qualcosa e lei senza capire come, riuscì a comprendere.
"Stiamo facendo l'amore vero?" chiese senza essere troppo intimorita.
"Dimmelo tu" rispose Michael con un sorriso davvero divino.
Dopo qualche secondo, di tutta risposta, Serena prese tra le mani il viso di Michael che da lì scendevano i ricci ribelli solleticandola, e lo baciò dolcemente e molto lentamente, voleva gustarsi ogni istante. Notando il suo modo di baciarlo, intuì che quella sarebbe stata la loro volta, lei era davvero pronta, così senza esitare, Michael si lasciò andare completamente.
"Sicura piccola?" le disse dolcemente baciandola.
"Come non mai.. fammi tua mr. Jackson, amore mio" disse in un sorriso.
"Ti amo Serena Wisley!"
"Anch'io Mike, con tutta me stessa"
Freneticamente, si baciavano con un desiderio sconfinato mentre l'adrenalina scorreva rapida nelle loro vene.
Lui le strinse i fianchi strusciando su di lei, il piacere iniziava a farsi sentire deliziosamente. Una mano di Michael si fece posto sotto la coppa del reggiseno iniziando a palpare a ritmo delle sue labbra che andavano spedite contro la bocca di Serena , reclamando così l'intreccio con la sua lingua fino a creare un gioco costruito su sentite emozioni.
Accarezzò il petto ancora un pò scuro di Michael cosparso di qualche macchiolina qua e là, si esaltò a sentire sotto il palmo della sua mano la forma perfetta di ciò che toccava. Ogni piccolo particolare in quel momento portava all'eccitazione.. una carezza, un leggero sfiorare di dita, anche un sussurro.
Michael decise di alzarsi, la stanza di Serena sarebbe stata molto meglio.
Se la caricò come una principessa mentre si avviava velocemente in quella camera che presto si sarebbe vestita di un'atmosfera calda e avvolgente, fatta di passione ed emozione.
Lui aprì la porta violentemente richiudendola con un calcio. Adaggiò Serena candida sul suo letto, sembrava proprio una bambina che reclamava le sue cure. Michael ritornò alla porta per accertarsi di chiuderla a chiave, nel frattempo le rivelò uno sguardo malizioso, come risposta lei gli diede uno sguardo imbarazzato e trepidante.
Mentre era seduta sul letto, lui le si avvicinò pian piano e dopo averle rivolto un ulteriore, dolce sguardo amorevole..
"Sei la più bella che io abbia mai visto" le sussurrò facendola colorare di un vivace rosso fuoco.
Si piegò al livello delle sue ginocchia e iniziò a baciare parte del suo corpo, prima da un piede er poi risalire lungo le gambe. Arrivò all'interno coscia che si soffermò per un pò. In quel momento Serena sentì il basso ventre contrarsi e un piacere pervadere tutto il suo corpo toccando anche l'anima.
Michael risalì di poco baciandola sugli slip di pizzo nero , per poi andare verso il ventre e il seno insinuando le dite tra i bordi delle sue mutandine facendole scivolare verso le gambe e così liberarla da quell'indumento. Mentre le baciava la scollatura del seno, si poggiò con un ginocchio,tra le sue gambe,al materasso. Intanto, le mani di lei si allungarono in modo naturale all'inizio dei suoi pantaloni sbottonandoli, con lui che affondava anche le mani all'estremità accanto le sue spalle per reggersi meglio aspettando che lo liberasse dall'indumento di jeans nero, il quale lei stava facendo scendere scoprendo i suoi boxer. Tutto questo accadeva con una lentezza straziante ma eccitante.
Rimasto in intimo, si poggiò completamente su di lei provocandole brividi di piacere. Accarezzò tutto il perimetro del suo corpo. Con una mano saliva e risaliva un fianco facendosi spazio lungo la coscia che piegò al suo bacino per stringere anche il gluteo. Serena ad ogni tocco gemeva silenziosamente. Sussultò non appena le strinse una natica e premette contro di lei sentendo la sua erezione ancora coperta. In un secondo la fece ritrovare a cavalcioni su di lui.
Rimasero per un attimo a guardarsi: lei rossa in volto e lui divertito. Provocata da quella situazione, cercò di rimediare muovendosi su di lui. Michael, sorpreso dalla sua reazione, chiuse gli occhi godendosi quel momento anche se lei si muoveva inesperta su di lui. Poi la fece stendere sul suo dorso baciandole l'incavo del collo mentre cercava di toglierle il regiseno.
Ritornò sotto di lui e accarezzandogli la schiena gli tolse i boxer mentre accarezzava il suo sedere. Michael l'aiutò a toglierlo, ormai straziato da quella lenta attesa, era arrivato il momento. Riposizionandosi su di lei, s'impugnò contro il materasso in modo di non poggiare tutto il suo peso sul suo corpo esile, e con un gesto delicato ma deciso entrò in lei insinuandosi poi per bene tra le gambe. Un dolore atroce la invase. Lente spinte le provocarono gemiti rumorosi accompagnati da urli contrastanti.
"Mi dispiace piccola.. passerà" cercava intanto di rassicurarla Michael con piccoli baci.
Serena sentiva troppo dolore per poter rispondere, quando pian piano si accorse che il dolore veniva accompagnato da un intenso piacere, un piacere che cercava di compensare quell'afflizione corporea.
La velocità delle spinte aumentarò gradualmente e insieme poterono raggiungersi nel piacere ,con lei che si curvò verso di lui, facendo rimbombare nella stanza solo i gemiti e i lamenti della loro passione. Dopo essersi fermato, la guardò amorevolmente, dolce e appagato, tra le sue braccia mentre goccioline di sudore scendevano dai suoi ricci. Lei stremata, si abbandonò completamente respirando a fondo, con la fronte ancora calda. Si guardarono per un tempo indeterminato a corto di fiato dopodichè senza esitare si baciarono dolcemente prima di crollare in un sonno profondo.
-Continua(c).

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