5.

821 36 0
                                    


Serena era ormai crollata avvinghiata alla spalla di Michael, lo prese proprio per un morbido cuscino. Si addormentò per un pò anche Michael circondando Serena dalla schiena. Si svegliò presto per via dell'inevitabile scomodità di quell'albero in cui si trovavano. Così Michael decise di svegliarla pensando di portarla in una casetta abbandonata non molto lontana da lì, ormai l'alba era alle porte, il tempo che si avviavano a quella casetta di sicuro l'avrebbero vista. Quindi così fece.
Con delicatezza e cautezza, Michael svegliò Serena senza troppa difficoltà perchè si svegliò quasi subito. Le disse che sarebbe stato meglio scendere da lì, o avrebbe sentito dolori quasi tutta la giornata. Le spiegò che a pochi metri c'èra una casetta, e lì avrebbero potuto passare del tempo..
"Come? e l'alba?" chiese lei assonnata.
"Guarda" le disse, facendola girare verso il sole che stava spuntando e la luce che illiminava già da qualche minuto il cielo nella parte del sole, con una stella che dominava ancora la parte di cielo in cui si trovavano loro.
"Wow, che bello! è la prima volta che lo trovo così fantastico" ammise lei.
"Che vuoi dire? non hai mai visto l'alba?"
"Certo! ma non me la ricordavo così bella"
"La prossima volta vedremo il tramonto! ahahaha"
"Ehi Michael, ma tu non lavori?" le chiese lei perplessa.
"Certo, perchè?"
"Oggi non vai a lavoro?"
"No, oggi non c'è niente di tanto importante, a meno che non mi chiamino all'improvviso"
"Ah, quindi tu aspetti la chiamata"
"Vabbè se c'è qualche problema, il capo sono io! ahahah!"
"Davvero? tu sei il capo?" le chiese ancora lei curiosa ma allo stesso tempo assonnata, facendo un piccolo sbadiglio.
"Si, sei stanca.. andiamo!" esclamò lui cercando di trascinarla con se in quella casetta, dove avrebbe potuto dormire tranquilla.
"Dove andiamo?"
"Nella casetta! ci riposiamo un pò lì.. tanto comunque è presto, e che io sappia tu non lavori di giorno!"
"No infatti.. mh adesso che ci penso, chissà cosa si saranno chiesti a casa quando non sono tornata a dormire"
"Magari tra qualche ora farai una telefonata"
"Ma chi se ne frega! tanto prima o poi dovrò tornare, farà più che bene a quei due scemi un pò di preoccupazione per la sorella! a volte sembra che se ne freghino di me e di quello che faccio per loro"
"Dai non dire così, ti vorrannò comunque un gran bene.. solo che lo domostrano a modo loro"
"A volte mi secca proprio essere la sorella maggiore! voglio pensare un pò più a me stessa Michael, mi sono stancata di fare la mamma"
"Perchè la mamma?"
"Scusa Michael.. adesso non voglio proprio parlarne, magari te ne parlerò dopo" disse lei in un tono freddo ricordando la rabbia che provava verso la madre che li ha abbandonati.
Michael non disse nulla limitandosi ad abbracciarla, rendendosi conto di aver toccato una nota dolente, si chiedeva tanto quale potesse il motivo di tanta di tristezza nei suoi occhi all'improvviso. Cosa rendeva così malinconica la sua amica divenuta tale ad un tratto in poco tempo, amica.. o così credeva.
"Non vorrei chiedertelo, però, mi chiedo quale sia il motivo di tanta tristezza e rabbia all'improvviso ne tuoi dolci occhi.." disse lui, sperando di non aver peggiorato le cose, perchè d'altronde sapeva che era una nota dolente.
"Non vuoi farti sfuggire niente eh.." disse lei con uno sguardo dolce ma allo stesso tempo sensuale che Michael si perse completamente nei suoi occhi.
"Voglio solo capire Wendy, e magari.. togliere quella tristezza, perchè la mia Serenella deve sorridere! proprio come il suo nome" disse lui in un sorriso.
"Che dolce che sei Michael.. riesci sempre a dire le giuste parole in qualsiasi circostanza"
"Faccio quello che posso, e io farò il possibile affinchè quelle labbra sorridano!"
Lei ad un tratto lo abbracciò forte, ma così forte che lasciò lui sorpreso. Entrambe arrivarono alla casetta
e Michael con un piccolo gesto l'aprì entrando per poi aprire una finestra e far entrare un pò d'aria nuova lasciando uscire quell'aria di chiuso.
"Che carina.. anche se abbandonata" notò Serena.
"Vuoi la verità? da quando qui non ci mette più piede nessuno, questo è diventato il mio rifugio segreto"
"Il tuo rifugio segreto? da cosa?" disse lei non capendo.
"Da tutto quello che c'è qui fuori" ammise lui.
"Anche da quello spettacolo della natura?"
"No..non capisci.. ma d'altronde mi sembra anche normale"
"Ok, non riesco ancora a capirti"
"Lascia perdere Sery è meglio"
"No dai, dimmi cosa!"
"Forse un giorno te lo dirò"
"Voglio che quel giorno sia quello"
"Quel giorno tutte le tue domande avranno risposte! una ad una promesso"
"Sei troppo misterioso tu! ma sai che c'è? più sei miserioso e io.. e io.." stava esclamando lei ma ad un tratto si fermò imbarazzata.
"E io cosa?" chiese Michael guardandola tanto da farla sentire ancor più in imbarazzo sentendo il suo sguardo addosso anche se coperto.
"Niente"
"Cosa?"
"Niente!"
"Dai Sery!"
"No.. anch'io ho i miei piccoli segreti! tu non mi dici quello che vorrei sapere e anch'io farò lo stesso u.u" disse vendicandosi.
"Ma sei proprio cattiva!" esclamò ad un tratto prendendo un qualcosa per mettersi vicino al caminetto il quale era stato appena acceso il fuoco.
"Me devo prendè almeno una rivincita! u.u"
Insieme si sedettero a terra, riscaldati da quel piacevole calore che li avvolgeva grazie a quel fuoco, finchè non si stesero abbracciati: lei sul suo petto e lui che la tiene bel salda per una spalla, con il capo sul suo.
"Mia madre se ne andò quando ero appena un'adolescente, mi abbandonò insieme ai miei fretelli. Jason di 24 e Diana di 22 che è la più piccola. Da lì siamo stati costretti a vivere da soli, senza più un padre e una madre che ci accudissero. Lei non c'era mai in casa, era sempre in giro, e la sera, ogni sera, usciva con un tipo diverso.. vedeva chi aveva più soldi. A volte mi domando cosa l'ha fatta diventare così, se la morte di papà o perchè si sia risvegliata la sua vera natura..io pian piano iniziai a sentire sempre di meno la sua mancanza, perchè usciva la mattina, qualche pomeriggio ritornava ma solo per riposarsi, e la sera usciva ritornando a notte fonda. Finchè un pomeriggio, non potrò mai dimenticarlo, si stava preparando per uscire di nuovo come al solito, ma qusta volta diversamente. Preparò anche delle valigge mettendo proprio tutti i suoi vestiti.. io le dissi, 'mamma ma cosa stai facendo?' lei non mi rispose e continuava a sorridere mentre piegava i panni in valigia, io ritornai a spronarla di dirmi che intenzioni aveva e lei con tutta spontaneità mi disse che partiva, da oggi l'aspettava una nuova vita con il suo nuovo compagno ricco. Non potevo credere a quello che mi rispose quando le ricordai di avere 3 figli.. mi disse che aveva fatto uno sbaglio, e che adesso la sua vita poteva ricominciare come aveva sempre voluto.. così tutto quello che io potei fare e guardarla mentre lei se ne andava, non salutò nemmeno Jason e Diana.. se ne andò in quella decappottabile salutandomi con un cenno della mano, dicendo di aver cura di me e dei miei fretelli, che da oggi toccava me prendermene cura.. ed eccomi qui dopo 10 anni" gli parlò Serena, decidendo di fidarsi in tutto e per tutto, decise di aprirsi completamente con lui, sapeva di potersi fidare e che lui in qualche modo non l'avrebbe fatta sentire sola, ma le sarebbe stato vicino, cercando di confortarla.. perchè diciamocelo, in questo momento Serena cercava soprattutto un posto in cui rifugiarsi da quel pensiero che la tormentava ogni tanto, e non ne poteva parlare mai con nessuno, nemmeno con Chris ci riusciva, tanto meno coi fratelli, ma invece con Michael si.. come mai? come mai lui si e gli altri no?
Serena decise di non pensarci troppo e rifugiarsi nelle sue braccia che non appena lei fini di parlare Michael la tirò a se mentre le lacrime le colavano sul viso.
"Sfogati Sere.. ti farà sicuramente bene.. sfogati, io sono qui e non me ne andrò mai"

-Continua-

Baby Be Mine Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora