16.

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Lei ballava, si muoveva grazie al ritmo di quella musica che le scorreva fin dentro le vene. Emetteva un'energia ineguagliabile e invidiabile.
"Non dirmi che la conosci!" esclamò ad un tratto Fred, l'amico di Michael.
"Lei è la ragazza che amo"
"C-cosa? è una bomba!"
"Moda i termini!"
"S-scusa" si scusò lui senza togliere gli occhi dalla sagoma perfetta di cui era innamorato il suo amico.
Michael la seguiva in ogni suo passo, era come se fosse catturato da lei e dalla sua magia ballerina. Quei capelli al vento, il viso dallo sguardo di sfida, il corpo mozzafiato danzante, esaltavano le sue emozioni e sensazioni da fargli sentire un fremito lungo il suo corpo. Gli faceva venir voglia di ballare! ma lui non poteva ballare, sarebbe stato un'idiota, si sarebbe fatto scoprire, ma lui non ci volle pensare più di molto, si lasciò andare, a lei e al suo ritmo, e anche alle conseguenze.
"Michael dove vai! Michael!"
"Vado a ballare!" esclamò lui deciso.
Fred ai portò una mano alla fronte, sapeva che sarebbe successo l'inevitabile.
Michael scese in pista, la raggiunse e dopo qualche secondo di unì al suo ritmo. Serena non fece molto caso a chi potesse essere, preferiva ballare e lasciarsi andare alla musica, ma le cose cambiarono non appena si congiunsero petto a petto.
Si fermarono entrambe a guardarsi avvinghiati con le loro mani chi sulla schiena chi sui fianchi. Un vuoto d'aria per entrambi seguito da un calore irrefrenabile il quale solo con loro succedeva ogni volta.
Lei non poteva vedere il suo sguardo che in quel momento stava consumando letteralmente quello di lei, ma riusciva a sentirlo bene, lo ricordò in un attimo, come se un mese non fosse mai passato. In quel momento desiderò inspiegabilmente in modo bramoso che le loro labbra si ritrovassero, lì nel bel mezzo della musica che li invitava a proseguire e la folla che si chiedeva cosa stesse succedendo tra i due.
Michael era quasi capace di farlo, ma cercò di trattenersi, volle sfidarla.. così riniziò a muoversi con sorpresa di lei. Serena proseguì e cominciò proprio come una competizione di danza.
"Vai bella sei forte!" esclamò qualcuno proveniente da un tavolo ammirando i suoi lineamenti.
"Non è vero è lui il più forte!" esclamò una ragazza innamorata dai passi di Michael.
Michael rimase quasi perplesso nel notare che ancora nessuno aveva riconosciuto il suo stile. Quando..
"Wow, ma tu sei Michael Jackson 2!" esclamò qualcuno seguendolo bene con la punta dell'occhio.
Jason si godeva tutta la scena abbozzando l'idea che quello lì si trattasse proprio di Michael e all'idea ne fu sbalordito, non sapeva se piangere o ridere.
La musica cambiò di colpo quando la canzone fu proprio il forte di Michael, anche se quello di prima era un suo pezzo. Ma qui adesso si trattava di Billie Jean.
Lui iniziò a muoversi, come soltanto Michael Jackson sapeva fare. Serena, dopo averlo seguito per un pò, decise poi di mettersi da parte e godersi la scena, dopo tutto era il suo idolo no? la gente iniziò a sclerare e a incitare il ragazzo. Michael spontaneamente, buttò via il cappello e di conseguenza gli occhiali. Continuava a muoversi senza accorgersi dell'incredulità delle persone che per un momento lasciarono regnare il silenzio lì dentro, ma dopo due secondi, urli e incitamenti a non finire.
"Michael! ti amo!" qualcuna esclamò.
"Sei forte Mike!"
Ad un tratto Jason si alzò finalmente da quel tavolo e raggiunse sua sorella che rimase disorientata da quella situazione. Lei sparì letteralmente da quella folla dopo che tutte le persone del locale si unirono alla mischia. Michael si fermò cercando di far calmare le acque. Molti lo assalirono per foto e autografi e fu costretto a consentire.
Serena nel frattempo tornò a sedersi mentre suo fratello rimaneva lì.
"Jason! vieni qui!"
"Sere, lasciami in pace! voglio conoscerlo!"
"Conoscere chi, andiamo!"
"Shh!"
Jason aspettò impaziente che facesse l'autografo a tutti mentre il proprietario del locale chiuse quest'ultimo sotto richiesta di Michael.
"Ah, finalmente sono finiti!" esclamò Jason riferendosi a Michael.
"Beh, tu sei l'ultimo"
"Pare di si"
"Dove devo autografarti?"
"Qui sulla maglietta!"
"Ok!"
"Scrivi, dal tuo caro cognatino!"
"Come hai detto?" chiese Michael ridendo, non capiva quella frase.
"Sono il fratello di Serena"
"D-davvero?"
"Già, piacere fratello! io sono Jason!"
"E' un piacere conoscerti!"
"Siamo proprio difronte al tuo tavolo!"
"Cavolo non me ne ero accorto"
"Tranquillo, ti capisco, eri preso nel vedere quei ragazzini ballare prima!"
"Già, prima di tua sorella"
"E' lei che li ha insegnati"
"Davvero?"
"E' quello che mi ha detto" lo rassicurò lui alzando le mani.
Michael e Jason rimasero a scambiarsi qualche chiacchiera per conoscersi. Michael era interessato nel conoscere il fratello del suo grande amore, chissà se sapeva di loro due.
Serena continuava a chiedersi cosa avessero da dirsi, erano ormai più di 5 minuti che stavano parlando, avevano iniziato a prenderci gusto! fino a che non fu distratta da qualcosa.
"Ehi Bambola!"
"Ehi ragazzi! che ci fate qui?"
"Tu che ci fai qui! non ti facevamo in un locale del genere!" esclamò un ragazzino della band.
"Siete stati forti!"
"Anche tu nel fronteggiarti con Michael Jackson!" esclamò una ragazzina.
"Ah cosa dici? lui rimane ineguagliabile!"
"Certo, ma eri niente male!"
"Grazie! vi voglio bene" li abbracciò.
Loro fecero per lasciare il locale e puntò di nuovo lo sguardo su suo fratello che continuava a parlare tranquillamente con Michael come se si conoscessero da tempo. Ma perchè Michael non andava da lei?
Magari il suo amore era già svanito, e il suo intromettersi al ballo con lei era solo un modo per darle stizza. Pensando a questo inziò ad innervosirsi così se ne andò in bagno.
"A te piace mia sorella Mike?"
"..per chiedermelo immagino già lo sapessi" sbottò lui.
"Beh, però vorrei avere una conferma da te" gli fece sapere Jason.
Michael si limitò a guardarlo con uno sguardo il quale Jason capì tutto. Quella fu la sua risposta.
"Non capita tutti i giorni di parlare con una persona famosa sai, e il solo pensiero che stia con tua sorella beh ti spiazza molto" gli confessò lui.
"Magari stia con lei.."
"Devo ammettere che non appena ti scoprii con lei ai music awards, ehm.. non ne ero affatto felice, anzi litigammo, finchè non se ne andò in camera piangendo"
"L'hai fatta piangere?" gli domandò Michael partendo in quarta sentendosi quasi in colpa.
"Beh cerca di capire fratello, io voglio il suo bene, voglio proteggerla!"
"T-ti capisco.. ma fino a farla piangere però!" gli incalzò lui.
"Non preoccuparti, dopo poco lo accettai subito! grazie a Chirs"
"E' vostro amico vero?"
"Si, il suo migliore amico in particolare"
"Già, me ne ricordo di questo particolare!"
"Che ricordo hai?"
"Ah, nulla lascia perdere xD"
"Beh, allora? quando ti decidi ad andare da lei?"
"Volevo farlo non appena avessi finito con gli autografi, ma sei arrivato tu e adesso lei non c'è più!" esclamò osservando il suo tavolo.
"Forse è in bagno"
"Vado a vedere"
"Vai nel bagno delle ragazze?" gli chiese notandolo avviarsi verso di esso.
"Beh, non ho altra scelta"
"La ami sul serio Michael?" gli chiese lui avvicinandosi di nuovo a lui.
"Certo che la amo, e pure troppo!"
"Allora perchè le sei stato lontano questo mese? perchè l'hai lasciata andare via?"
"Volevo rispettare la sua scelta, non potevo mica obbligarla. Tua sorella quando si mette una cosa in mente è proprio un mulo!"
"L'amore è bello anche con i suoi difetti!"
"Si, ma il nostro amore potrebbe non mai avere una storia se non la smette!" esclamò per poi guardare di nuovo il corridoio che portava al bagno delle ragazze "Io ci riprovo.. se mi rifiuterà ancora inventerò di tutto per farla venire lei stessa da me! farò l'impossibile, inventerò mille stratagemmi, tenterò il tutto e per tutto per far si che sia tutta mia" esclamò Michael più deciso che mai. Non voleva commettere quello stupido errore, questa volta l'avrebbe seguita anche se non sarebbe stata mai sua. Adesso che l'aveva ritrovata niente poteva distoglierlo da lei.
"Bene amico, così mi piaci! va, va a travolgere mia sorella!" esclamò ridendo.
"Ci puoi contare!"
In modo risoluto si diresse verso quel bagno e non diede molta importanza alle persone che lo vedevano lì. Aprì la porta di quel bagno e vi ritrovò due ragazze che si stavano rifacendo il trucco. Loro rimasero al dir poco sconvolte.
"Ehm, ragazze non fate caso a me, fate come se io non ci fossi. Cercavo lei!" esclamò percependola a distanza da lui mentre alzava il viso guardandolo dallo specchio. Si era appena bagnata le mani un pò sudate.
"Beh, tanto stavamo per andare!" esclamò una delle ragazze capendo al volo la situazione e in meno di un minuto quelle due sparirono.
"Anche io stavo per andare, anzi stavo proprio andando a chiedere a Jason se ritornavamo a casa, sono piuttosto stanca" inventò una solita scusa facendosi strada per scappare dalla presenza di Michael.
Con una stratta al polso di Serena, Michael la fermò prima che arrivasse a superare il bordo di uscita della porta rendendola stupita del suo gesto rimandendo in quella posizione per un secondo senza che lei potesse guardarlo. Ma con un balzo da quel poldo fece per tirarla a se facendola incollare di colpo alle sue labbra non lasciandole neanche il tempo che si accorgesse di cosa stava accadendo, tanto da sgranare gli occhi non appena sentì il contatto con le sue labbra.
Dopo un attimo di esitazione si lasciò andare completamente a quel bacio che in un nulla divenne coinvolgente e appassionato. Nel frattempo che le loro mani percorrevano ogni lato del perimetro del loro corpo Michael la girò verso l'uscita della porta impegnandosi a chiuderla per non lasciare che qualcuno potesse entrare e vedere lo spettacolo, l'appoggiò ad essa e con la mano la chiuse con un gesto secco a chiave facendo sentire il suo sottile suono.
Serena cercò di condurre lei il gioco facendo ritrovare lui bloccato tra la porta e lei, ma questo a Michael non dispiaceva affatto anzi, lo faceva impazzire ancora di più. D'istinto, lui poggiò le sue mani sul sedere di lei per poi stringere le natiche facendola sussultare e farle fare un piccolo gemito passando di conseguenza al suo collo. Voleva condurre io gioco eh? magari doveva lasciare la situazione in mano a chi aveva più esperienza, il suo compito era ancora quello di imparare! e così successe. Michael la sbattè alla porta facendo rituonare un rumore forte nel bagno. Una mano si poggiò sul viso di Serena mentre l'accarezzava con il pollice spaziando in tutta la sua guancia mentre il movimento labbiale era così lento e dolce che lasciava assaporare ogni piccolo attimo fuggente. Lei si strinse a lui circondandolo con le sue braccia il collo e lui ne approfittò per prenderla dal sedere e tirarla su insinuandosi tra le sue gambe e iniziarle ad esplorare da sopra il suo jeans aderente.
Qualcosa le diceva che non ne avrebbe mai avuto abbastanza di lui, di conseguenza anche Michael pensò la stessa cosa. Quel fuoco una volta acceso, non si sarebbe più spento.
;Continua(c)

-LiberianGirl<3

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