4.

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La notte trascorreva sopra di loro, cosparsa di stelle e illuminata dalla luna. Era giovane, proprio come loro.
Mentre era appoggiata ad una spalla di lui, Serena continuava a chiedersi che strano potere avesse quel ragazzo.
Si erano incontrati appena un giorno fa e tra loro nacque subito un' amicizia che pareva crescere sempre di più, ma come era possibile ciò? insomma, nessuno da un giorno all'altro trova un amico! e pure Serena credeva di averlo trovato, credeva  di aver trovato un vero amico.
"Michael.. ti sei chiesto come mai sono con te qua sù ora?" chiese lei cercando di trovare la sua effettiva risposta in quella di Michael.
"Certo, credo che sia destino" rispose lui subito.
"Cosa intendi per 'sia destino?' " chiese lei ancora, perplessa.
"Sery io credo che tutto avvenga per una ragione"
"Si, e allora?"
"Siamo destinati ad essere amici non trovi?" le fece notare lui sperando in un'affermazione.
"Beh.. si credo che tu abbia ragione Michael, ti conosco appena da un giorno e mi ritrovo a parlare con te di cose che non mi sarei mai aspettata di parlare con uno sbucato fuori all'improvviso" disse lei.
"Vedi, ed è esattamente quello che ho notato anch'io"
"Sei un tipo davvero interessante Mike!"
"Anche tu non scherzi!" esclamò sorridendole, ma lei non potè vedere il suo dolce sorriso coperto da una sciarpa.
Rimasero a lungo sull'albero senza accorgersi di come il tempo passava in fretta, non avevano la ben che minima idea di che ore fossero!.. ma d'altronde non gli importavano poi così tanto. Nella loro mente c'era solo un desiderio sconfinato di potere conoscere bene l'un l'altra, era incredibile.
"A te piace ballare?" gli chiese di botto Serena cogliendo Michael alla sprovvista.
"Hai detto, ballare?"
"Si, certo ballare! non sai cosa significa?" domandò lei spontanea mentre rideva con la sua risata da contagiare anche Michael.
"Certo che so cosa significa, che domande!" le fece osservare lui mentre se la rideva tanto da cadere dall'albero.
"Non agitarti tanto a ridere Michael, potresti cadere!" esclamò lei, quando ad un trattò lui si fermò tanto da diventare serio e attirare lei in una domanda ovvia a causa della sua improvvisa serietà.
"Perchè ad un tratto sei così serio Mike?" chiese lei imbarazzata dal suo sguardo che sentiva addosso, quasi come fosse una calamita.
"No è che.. "
"C-cosa?"
"Ho notato una cosa"
"Cioè?"
"QUESTO!"
"AHAHAHAHA NO MICHAEL COSA FAI!"
Michael si fece prendere dalla voglia matta di farle in solletico, proprio come un bambino, rischiando persino far cadere entrambi dall'albero.
Lui smise per paura di farla cadere, quando per una specie di rivincita parte nuovamente all'attacco Serena con la sola differenza di non far agitare entrambi così tanto.
"Ahahaha smettila Sery" disse lui mettendosi in strane posizioni da suscitare una risata contagiosa in Serena la quale sembrava fosse ad uno spettacolo comico.
"Oh no Michael non posso, sei troppo divertente! ahahaha" esclamò lei ricavandosi anche la risata ancora più contagiosa di Michael la quale ignorava completamente fosse il suo idolo.
"Comunque non hai ancora risposto alla mia domanda!" borbottò poi Serena.
"Q-quale?" chiese lui ancora ridendo con quella risatina contagiosa sotto la sciarpa.
"Beh se ti piace ballare" disse lei girandosi verso di lui con uno sguardo malizioso.
"Si baby! e a te piace ballare?"
"Io adoooro ballare!" esclamò scendendo dall'albero.
"Dove vai?"
"A ballare!"
"Cosa?"
Michael fece per seguirla facendo direttamente un salto da quell'albero che tanto alto non era.
"Mi dici cosa vuoi fare?" chiese lui notando la sua concentrazione improvvisa.
"Sta a guardare amico!"
All'improvviso Serena cacciò fuori l'inaspettato, era incredibile, non poteva essere vero per lui, aveva ragione quando diceva che niente è impossibile.
Lei iniziò a muoversi facendo uscire una tale grinta che Michael ne rimase estasiato, non aveva mai assistito ad una tale grinta e tutto ad una serie di cose che circondavano la sua passione, il suo amore per il ballo. Un passo, dei movimenti, e uno sguardo furono suffienti per far capire a Michael di quanto quella ragazza fosse talentuosa, avesse così un buon potenziale e tanta grinta da bastare un giorno per diventare una grande ballerina.
Era come ipnotizzato da lei, e ancor più sorpreso perchè non c'era la musica, e allora dove prendeva il ritmo? come faceva a muoversi senza una nota?.. Michael potè capirlo, lo comprese molto bene.. chi meglio di lui poteva saperlo?
Michael fece uno sforzo immenso per trattenersi nell'unirsi a lei. Quell'energia dentro di lui stava iniziando a farsi sentire.. così decise di fermarla prima che facesse uno sbaglio e dopo non saper come rimediare.
"Ehi.. Serena! fermati" esclamò afferrandola dalle braccia all'improvviso che lei quasi si spaventò e non riusciva proprio a capire il suo comportamento.
"F-forse ho esagerato? scusa, a volte non riesco a fermami" ammise lei abbassando lo sguardo. Lui con una mano la costrinse ad alzarlo mettendo delle dita sotto al suo mento e con voce sensuale e delicata..
"Sei stata magnifica, mai nessuno ho visto ballare come te! hai talento da vendere signorina" ammise lui con sguardo ancora sorpreso, perchè aveva davvero un gran talento ma lei questo ancora non riusciva a concepirlo.
"D-dici sul serio?" chiese lei sorpresa pensando che stesse scherzando, che la volesse prendere soltanto in giro.
"Si! non mi credi? e pure smebravi così sicura prima di iniziare esclamando quel 'amico!'" le fece notare lui.
"Si, ma era tanto per dire, per scherzare! non credo di essere così brava come dici"
"Ti sbagli! e sai perchè?"
"No.."
"Hai grinta Sery! io non so come tu abbia fatto a ballare senza la musica!"
"Già, a volte me lo chiedo anch'io.. solo che a volte anche un piccolo suono, un rumore può provocarmi tutto questo"
"E' la stessa identica cosa che capita anche a me"
"Cosa? tu balli allora?" gli chiese Serena sorpresa della sua affermazione.
"Si.. ma ti prego non chiedermi nient'altro" gli chiese lui pietoso.
"Oh Michael.. io proprio non riesco a capirti" affermò lei.
"E' meglio così credimi" ammise lui.
In quel momento Michael si avvicinò a lei accarezzandole una guancia calda che lo divenne ancora di più dall'imbarazzo. Serena sentiva il suo sguardo, sentiva dentro di lei che aveva uno sguardo magnetico da toglierle il fiato, desiderava tanto vederlo.. più di qualcunque altra cosa in quell'istante.
"Michael.. "
"S-si?"
"Potrò mai vederti un giorno?"
In quel momento Michael non rispose, ma qualcosa lasciò Serena sorpresa quando per risposta ebbe un abbraccio.. così preferì prenderlo come un sì, felice e speranzosa.
Quell'abbraccio durò per un tempo indeterminato e lei si sentì così protetta che desiderava durasse tutta la notte e appunto gli chiese di restare con lei tutta la notte.
"Michael restiamo tutta la notte? ti prego" le pregò lei mostrando una tenerezza che fece impazzire Michael.
"Ma Sery! sei stanca, hai bisogno di riposare!" esclamò lui cercando di farla ragionare.
"Ma non vedi che la notte è giovane come noi? non ho proprio voglia di ritornare a casa! perchè non andiamo da qualche altra parte?" chiese lei elettrizzata in cerca di tante cose da esplorare durante quella notte che le sembrava così piena di nuovi orizzonti.
"Ti sei chiesta se io avessi sonno invece e andesso vorrei tornarmene a casa?" le fece notare lui, anche se aveva una voglia matta di trascorrere con lei tutto il tempo.
"Oh, che stupida.. hai ragione" disse lei al quanto desolata, si sentiva proprio come una scema in quel momento dopo aver fatto quella figura che poi invece..
"Uffa al diavolo! andiamo!" esclamò lui afferrandole una mano e portandola via con se.
"D-dove andiamo Mike?"
"Ti va di fare un viaggetto in macchina a quest'ora?"
"In macchina?"
"Si, hai detto di voler trascorrere tutta la notte fuori no? e bene così farò." disse lui.
Michael la trascinò con se fuori al parco in cerca della sua macchina che si trovava poco più avanti dell'entrata. Serena, nel frattempo, continuava a non capire la sua improvvisa voglia di passare tutta la notte fuori con lei, sembrava che volesse mandarla per forza a casa, ma qualcosa gli fece cambiare idea quasi come se avesse riuscito a restire a qualcosa.. ma cosa?
Finalmente entrarono in macchina e dopo un pò partirono verso un posto senza nome, lei si chiedeva proprio dove la stava portando, e non temeva nulla, di lui si fidava anche se l'aveva conosciuto soltanto oggi o più tecnicamente un giorno fa visto che era ormai passata da un pezzo la mezzanotte.
"Mike dove mi stai portando?" esclamò lei ancora, curiosissima.
"In un posto meraviglioso"
"E dove precisamente?"
"Non te lo dico!"
"Uffa, ma perchè?"
"Perchè è divertente tenerti sulle spine, soprattuto perchè sei un tipo curiosissimo tu!"
"Ah baby questo non vale! sei cattivo!" esclamò lei facendo la finta offesa mettendo il broncio proprio come i bambini, Michael rimase divertito da quella scena, finchè non si mise a ridere. "Che hai da ridere!?" esclamò lei.
"E' che sei davvero uno spasso Sery!"
"Si certo! ti sembra normale che tu mi tenga così sulle spine!? andiamo Michael!"
"No, ahahaha voglio divertirmi ancora un pò!"
"Ti diverti sulla mia pelle!? vergognati uomo nero u.u!"
"Uomo nero?" chiese lui stranito.
"Beh si.. sei tutto nero ahahah"
"Ma che scema!"
Il viaggio durò un pò, finquando Serena dal finestrino non incominciò ad intravedere luoghi di montagna.
"Michael ma dove siamo finiti?"
"Non lo vedi?"
"Ma siamo in montagna!"
"Esatto!"
In quel momento Serena ammirò la bellezza di quel luogo con il cielo che ancora era cosparso di stelle che brillavano e la luna che si vedeva meravigliosamente. Quel posto sembrò così bello, anche se nel buio, visto solo in macchina che si chiedeva come potesse essere una volta fermi.
"Ecco siamo arrivati" disse Michael una volta fermo.
"Finalmente!" esclamò Serena non più nella pelle, curiosa di vedere dove era andata a finire, con un'energia che Michael si chiedeva dove la prendesse in quel momento dopo che aveva lavorato fino a tardi.
Serena iniziò a guardarsi intorno anche se vedeva tutto molto scuro per via della notte che ancora dominava il cielo.
"Michael è tutto molto grande qui.. è davvero bello!" esclamò stupefatta.
"Aspetta di vedere l'alba!"
"Hei.. ma" disse lei come se avesse capito lo scopo di Michael, e lui se ne accorse.
"Si, ti ho portato qui per farti vedere la meraviglia che c'è qui non appena ci sarà l'alba!"
"Allora mi hai preso alla lettera signor Michael!"
"Certo signorina Wisley!:)"
"Tu sei matto!" esclamò sorridendo.
"Ehi, non eri tu quella che diceva di voler passare tutta la notte fuori?" le incalzò lui.
"Si, ed è per questo che ti voglio bene! mi hai subito accontentato in una cosa così folle!" gli fece notare lei.
"Già, infatti mi chiedo perchè ti sto accontentando! u.u" esclamò lui, cercando di fare il duro.
"Forse me ne vuoi un pò anche tu?" domandò lei mostrando un sorriso che fece sciogliere Michael.
"Si!" esclamò lui cercando all'improvviso un abbraccio che fece durare a lungo.
Insieme iniziarono a camminare dove, lei non lo sapeva, si affidava nelle mani del suo nuov amico sbucato dal nulla.
Era davvero un bene misterioso il loro, che era nato così dal nulla, cosa stava succedendo proprio non lo sapevano.
"Eccoci qui" disse ad un tratto Michael arrivando vicino a un albero molto alto. "Qui la vista è mozzafiato!"
"Vuoi dire che siamo scesi da un albero per andare sopra a un altro?" chiese lei ricordando quando prima si ritrovava sull'albero del parco.
"Si" rispose Michael in una risposta semplice e secca.
"Figo!" poi disse lei ridendo.
Uno dopo l'altro, si arrampicarono su quell'albero abbastanza alto. Aveva davvero una vista magnifica! si poteva vedere la maggior parte del paesaggio.
"Wow Mike è fantastico!"
"Aspetti l'alba con me allora?"
"Si" disse lei.
Passarono dell'altro tempo lissù, come due bambini che non vedevano l'ora di guardare qualcosa di magnifico e, due persone con un bene e una sensazione che iniziò a crescere dentro di loro improvvisamente, cosa sarebbe successo?
Alla fine.. Serena si addormentò, cullata dalle carezze di Michael e sul suo braccio che circodava le sue spalle..

Continua<3

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