XXXVI

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- Hey, Hal. Non ci crederai mai a cosa sta succedendo sotto!-

Haley sollevò la testa dal giornale che sfogliava con estrema lentezza, dando l'impressione che stesse leggendo attentamente quando invece fissava in soprappensiero immagine e didascalie d'accompagno.

- Altro furto? Altra lite?- chiese monocorde guardando la collega che le era piombata di fronte e che continuava a fissarla con occhi spiritati. - Dio! Sputa il rospo, no?-

Si rese conto di essere stata una stronza acida nell'esatto istante in cui notò la giovane tornare seria, corrucciando la fronte e serrando le labbra non più sorridenti.

- Scusa. Mi dispiace - disse chiudendo il giornale e sorridendole. - Non è colpa tua, sono io ad avere problemi. Dimmi, chi è passato alle mani, oggi?- aggiunse con un sorriso stanco.

- Beh, se può interessarti... Axl Rose, quell'Axl Rose sta litigando animatamente con Robert e ci scommetto la tetta sinistra che sono già passati alle mani e...-

Non le diede il tempo di concludere la frase che Haley era già alla seconda rampa di scale che pregava Dio di trovare i due ancora a battibeccare. Conosceva bene Robert ma conosceva ancor meglio Axl e sapeva che non sarebbe passato troppo tempo prima di alzare le mani.

Corse giù per la seconda e ultima rampa percorrendo a passo sostenuto il corridoio che portava verso le casse. Rallentò quando vide uno dei commessi domandando dove fosse Robert e questo indicò oltre gli scaffali che esponevano diversi modelli di basso, verso l'ufficio privato.

Corse schivando qualche cliente preso dall'ispezionare strumenti in vendita e piombò nella piccola stanza, richiudendosi la porta alle spalle con un tonfo. La prima cosa che vide fu Axl che reggeva Robert per il colletto della divisa. Un rivolo di sangue macchiava il mento del cantante, segno che erano già passati alle mani.

- Cosa cazzo state facendo?- esordì portandosi le mani al viso e Axl tornò a guardare il suo rivale, che liberò dalla presa con uno strattone.

Robert leccò il sangue che scendeva dal naso, segno che aveva preso un bel colpo in pieno volto. Rise e passò il dorso appena sopra alla bocca per eliminare il liquido vermiglio che colava tra le labbra.

- È arrivata la tua puttanella Rose, ora siamo tutti - disse rabbioso e Haley notò solo in quel momento una bottiglia di rum quasi vuota lasciata sopra alla piccola scrivania.

Scattò in avanti artigliando il braccio di Axl che si era sollevato nuovamente e gli prese il viso nell'altra mano, costringendolo a guardarla.

- Andiamo... Axl. Non ne vale la pena....-

- Dove credi di portarlo, eh? - berciò l'altro barcollando e battendo le cosce contro là scrivania bianca. - Non te la caverai, Rose. Chiamerò la polizia e ti farò mettere dentro. Oh, sì Axl Fuckin Rose! Sei rovinato. Rovinato-

Non poteva credere alle minacce che erano uscita da quella boccaccia. Non poteva per davvero crederci, Haley. Una rabbia sorda le montò dentro, bruciandole lo stomaco e risalendo come fiamme lungo la gola. Lasciò il braccio di Axl oltrepassandolo e punto il dito contro lo sterno del ragazzo che la guardava con espressione di pura strafottenza ubriaca.

- Prova solo a chiamare la polizia e ti ritroverai in cella anche tu. Pensi che non sappia della coca che nascondi a lavoro? E come la mettiamo con questa puzza di alcol che hai addosso? E con le ferite che hai inferto a lui? - spinse l'indice ancor di più contro il petto di Robert e avvicinò il viso al suo. - Tu provaci e sarai tu quello rovinato -

Rimase fermo a guardarla finché Haley girò sui tacchi e, presa la mano di Axl, si diresse verso l'uscita a passo spedito. Costeggiò il grande fabbricato e si fermò di fronte a una piccola auto rossa che aprì con l'ausilio della chiave. Lo invitò a salire senza troppe cerimonie e una volta in strada finalmente lo guardò, anche se per un breve istante.

Don't Damn meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora